POLITICANDO/ Dall’Europa dei popoli all’Europa dell’egoismo e dei cravattari

28 maggio 2019

I padri fondatori dell’Europa unita – Robert Schuman, Konrad Adenaur e Alcide De Gasperi, per citarne alcuni tra i più noti – avevano fatto di tutto perché, dopo la seconda guerra mondiale, si superassero gli egoismi e le barriere per creare una Comunità europea aperta ai bisogni della gente e il benessere nelle Nazioni aderenti. Quel progetto, oggi, sembra completamente fallito

di Carmelo Raffa

Volevano l’Europa dei popoli e invece constatiamo che, nei fatti, siamo passato all’Europa dell’egoismo e dei cravattari.

I padri fondatori Robert Schuman, Konrad Adenaur e Alcide De Gasperi avevano fatto di tutto perché, dopo la seconda guerra mondiale, si superassero gli egoismi e le barriere per creare una Comunità europea aperta ai bisogni della gente e il benessere nelle Nazioni aderenti.

Un francese, un tedesco e un italiano di vera fede cristiana che avevano patito i drammi della guerra si alleavano per dare vita a una svolta politica e per mettere al primo posto gli essere umani.

Forse questi personaggi negli ultimi tempi si ribaltano nella propria tomba constatando che l’Europa dei popoli si è trasformata in un mostro oppressivo nei confronti dei più deboli.

Abbiamo rilevato, qualche anno fa, allorquando c’è stata la crisi della Grecia, cosa è successo in quella Nazione. Le persone umane venivano privati anche della disponibilità dei propri beni economici non potendo financo prelevare presso i bancomat o utilizzare le carte di credito e di debito.

Più da vicino e nella nostra cara Italia l’Europa a guida della Signora Merkel pretendeva e otteneva la fine del Governo di centrodestra guidato da Silvio Berlusconi per far posto al tecnico di loro fiducia Mario Monti.

E che succedeva subito dopo con il Governo Monti-Fornero? Non solo l’iniqua riforma delle pensioni, ma il blocco delle risorse utili a rilanciare l’economia nel Paese e soprattutto nelle zone più deboli dell’Italia.

Non possiamo dimenticare le numerose imprese industriali, artigiane e del commercio che hanno dovuto chiudere i battenti grazie alla crisi economica provocata dalle decisioni infauste dei vertici europei.

Anche nel settore bancario hanno fatto di tutto per metterlo in difficoltà, e ciò ha costretto le Istituzioni a intervenire per evitare il disastro e il panico.

Rigidità su rigidità che ancora continua e s’intravede una nuova iniziativa, da parte della Commissione europea, che minaccia sanzioni all’Italia nel caso che aprisse la borsa per attuare nuove politiche economiche di sviluppo.

Eh no, cara Europa: dopo tanti errori su errori perpetrati che hanno prodotto danni e tanti suicidi occorre una svolta: e ciò si può fare rammentando il perché Adenauer, Schuman e De Gasperi hanno dato se stessi perché nascesse “L’Europa dei popoli” e non quella degli speculatori e dei cravattari.

I candidati italiani che sono risultati eletti al Parlamento europeo, a prescindere dalla propria appartenenza politica, dovrebbero respingere con forza le determinazioni assurde della UE che continuerebbero a far soffrire la povera gente.

Foto tratta da agensir.it

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