Che quello che resta della sinistra siciliana (veramente poco, tranne qualche lodevole eccezione) faccia finta di niente e continui a gestirsi gli appalti ferroviari con ‘annessi e connessi’ lo possiamo anche capire. Ma che dal Movimento 5 Stelle della Sicilia non sia arrivata alcuna autocritica dopo lo schiaffo degli elettori siciliani alla politica con la ‘fuga’ dalle urne, ebbene, questo è inaccettabile. La verità è che i vari Canceleri e compagni sono già vecchia politica
Il vero messaggio ‘politico’ che viene fuori dalle elezioni europee in Sicilia è il fallimento pressoché integrale della politica siciliana e, in particolare, del Movimento 5 Stelle. I grillini siciliani, contrariamente a quello che blaterano i Cancelleri di turno, sono i veri sconfitti di questa pessima tornata elettorale, altro che vincitori! Proviamo a illustrare il perché.
Chi ha un po’ di memoria e ricorda i primi passi di Beppe Grillo ‘politico’ – parliamo degli anni che vanno dal 2005 al 2012 – ricorderà che al centro di questo progetto c’erano i cittadini. Cos’è rimasto dello spirito originario che ha dato vita al Movimento 5 Stelle?
La risposta è nei fatti di oggi: e sono fatti amari.
La composizione delle liste per le elezioni europee, per esempio. Decisa a tavolino dai vertici siciliani del Movimento per favorire qualcuno a scapito di altri. Tre o quattro candidati messi fuori dalle liste per non fare ‘ombra’ al prescelto dai ‘capi’ grillini dell’Isola. Poi l’imposizione del capolista da parte del ‘capo’ romano, quel Luigi Di Maio che, in Puglia, si è rimangiato gli impegni che aveva assunto con i cittadini di Taranto e del Salento. Vergogne su vergogne senza fine.
Già questi fatti negano alla radice lo spirito di un Movimento che ha tradito la propria base. E se in Italia Di Maio incassa una sconfitta tremenda – il Movimento 5 Stelle doppiato dalla Lega nel quadro di un aumento dell’astensione (e astensione, in generale, significa fuga dalle urne di tanti di quei cittadini che, appena un anno fa, avevano votato per i grillini) – in Sicilia i due cittadini su tre che non sono andati alle urne sono uno schiaffo a una politica siciliana di miserabili arruffoni, senza arte né parte, intenti solo a incassare le ricche indennità parlamentari di quell’imbroglio massonico e finanziario chiamato “Europa unita”.
Fateci caso: nessuna autocritica. Di Maio – l’uomo dei quattro o cinque Ministeri, il leader che in un anno ha dimezzato i consensi del Movimento 5 Stelle – ha fretta di tornare a “lavorare per il Paese”. Autocritica? Non se ne parla nemmeno! Ragazzi, nemmeno Renzi è arrivato a tanto, se è vero che, a un certo punto, ha avuto la dignità di farsi da parte.
Lo stesso discorso in Sicilia. Due elettori siciliani su tre non sono andati a votare? E chissenefrega! L’importante è andare avanti. Dove? Dove capita. Tenendosi ben strette le poltrone.
In questo scenario surreale – ne abbiamo scritto qualche giorno fa – la Ministra della Salute-Sanità, la siciliana Giulia Grillo, ha trovato il modo per ‘risolvere’ alla radice i problemi che hanno provocato e provocano lo sfascio della sanità pubblica siciliana: reprimere i cittadini siciliani che si ribellano allo sfascio della sanità siciliana. Insomma, è il caso di dirlo, questo oggi passa il Governo (grillino). (QUI UN NOSTRO ARTICOLO SULLE TESI ‘INTELLIGENTI’ DELLA MINISTRA GRILLO).
E Giancarlo Cancelleri, quello che si vorrebbe ‘inciuciare’ con l’attuale presidente della Regione, Nello Musumeci, che da ‘capo’ dell’opposizione al Parlamento siciliano si è fatto mettere alla porta dallo stesso Musumeci (perché questo è successo qualche mese fa, anche se pochi lo hanno notato e stigmatizzato: il presidente di centrodestra della Regione siciliana ha detto al ‘capo’ dell’opposizione: “Con te il Governo non lo faccio, e non me ne frega niente che tu a Roma hai appoggi con il Governo nazionale”)?
Anche da parte di Cancelleri, nessuna autocritica. Anzi, ha vinto… Il 30% degli elettori siciliani ha dato il 30% al Movimento 5 Stelle della Sicilia…
Il voto reale dei grillini è in Sicilia, come ha scritto Antonio Fricano (COME POTETE LEGGERE QUI), è di 479 mila 562 voti, pari all’11,26%. Per il Movimento che doveva cambiare la nostra Isola è un risultato che definire ridicolo è poco. Ma i grillini siciliani dicono di avere di avere vinto…
In un certo senso hanno ragione: hanno vinto un ‘concorso’ per due posti al Parlamento europeo che costeranno alla collettività 60 mila euro al mese circa per 5 anni. Vi pare poco?
Foto tratta da blogsicilia