L’arroganza con la quale la Grande distribuzione organizzata, in Sicilia, presenta e pubblicizza la vendita di “una bottiglia di olio d’oliva extra vergine” al costo di 2,99 euro è la dimostrazione che ci considerano consumatori che non sono in grado di riflettere. Noi invece invitiamo i Siciliani a riflettere facendo quattro conti semplici semplici…
Questa ve la raccontiamo ‘fresca fresca’: meno di un’ora fa in un Centro commerciale di Palermo, una grande pubblicità annuncia “una bottiglia di olio d’oliva extra vergine a 2,99 euro”. A parte che non viene specificato da dove arriva, ma se produrre un litro di olio d’oliva extra vergine in Italia, quest’anno, è costato non meno di 7 euro al litro, come fanno a venderlo a un prezzo così basso?
La vicenda dell’olio d’oliva extra vergine è il paradigmatica di cosa sia, oggi, la globalizzazione dell’economia, che è una sommatoria di ricatti e di tentativi di convincerci che siamo diventati tutti scemi.
Il ricatto è nell’impoverimento: l’Italia è un Paese sempre più povero e non ci possiamo permettere – questo è il messaggio che l’Unione europea dell’euro lancia agli italiani – il vero olio d’oliva extra vergine italiano, anzi, non ci possiamo permettere di tenere in vita le aziende agricole: queste ultime – le aziende agricole italiane, a cominciare da quelle del Sud Italia – devono fallire ed essere vendute a prezzi stracciati.
Possibilmente utilizzando le stesse leggi italiane.
Dopo di che gli italiani debbono acquistare “olio extra vergine di oliva” a 2,99 euro a bottiglia: ma debbono farlo senza riflettere. E qui arriva il secondo punto del programma ‘europeista’ della UE per gli italiani: convincere gli italiani che la soluzione di tutti i problemi è portare i cervelli all’ammasso.
Infatti: se, quest’anno, come già accennato, l’annata, per le olive da olio, è stata un disastro, se la produzione di olive da olio si è ridotta del 50-60%, se un litro di olio d’oliva extra vergine italiano (che è quasi tutto del Sud Italia, considerato che il 90% di olio d’oliva extra vergine italiano si produce in Puglia, Calabria e Sicilia), a ‘bocca di frantoio’ si è venduto da 8 a 12 euro al litro, come fa un centro commerciale a vendere “olio d’oliva extra vergine” a 2,99 euro a bottiglia (quindi con l’aggiunta del costo di imbottigliamento e del costo di distribuzione)?
Secondo voi che “olio d’oliva extra vergine” è quello che si vende – in questo momento – a 2,99 euro a bottiglia?
Avanti, provate a indovinare…
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