All’immondizia che giace per giorni e giorni lungo le strade e i marciapiedi, alle strade tutte buche, ai ‘buchi’ di Bilancio del Comune, alla costa inquinata e via continuando con la pessima amministrazione della cosa pubblica si è aggiunto il caos nei cimiteri. Insomma, a Palermo lo sfascio amministrativo del Comune di Palermo non risparmia nemmeno i mori. Esposto dei grillini alla magistratura
Lo sfascio del Comune di Palermo ormai non risparmia nemmeno i morti. Sono noti ormai da tempo i disservizi che vanno in scena nel cimitero dei Rotoli dove, in ‘sintonia’ con il nome che porta, va tutto a rotoli… A differenza di quanto avviene con l’immondizia in mezzo alle strade, che vede l’opposizione silente, per i cimiteri il Movimento 5 Stelle del Comune di Palermo sembra essersi risvegliata, presentando un esposto alla Procura della Repubblica.
“Il Movimento 5 Stelle con il Consigliere comunale Antonino Randazzo assistito dall’Avvocato Maria Antonietta Falco – leggiamo in un comunicato -ha presentato un esposto in Procura per l’emergenza sepolture e la situazione igienico-sanitaria del Cimitero Santa Maria dei Rotoli dovuta al grande numero di salme tenute in deposito per la carenza cronica di spazi e area di inumazione disponibili”.
“Ci troviamo di fronte a un quadro sconfortante – dichiara Randazzo – una Emergenza cimiteriale che non è più un fatto straordinario ma quotidiano, dovuta ad un immobilismo da parte dell’amministrazione che in questi anni ha utilizzato solo strumenti emergenziali tamponi di fronte al grave problema come l’utilizzo di sepolture private che il TAR ad un certo punto ha ritenuto soluzioni illegittime, in quanto il Comune nel frattempo non ha attivato strumenti ordinari per la risoluzione definitiva del problema generale dei cimiteri”.
Insomma, pure il Tribunale Amministrativo regionale è intervenuto in questa storia.
“Oltre al danno per l’assenza di degne sepolture per i propri cari defunti -conclude il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle – anche il probabile danno economico per la condanna del TAR. In tutto questo i progetti di ampliamento e la realizzazione di un nuovo cimitero e del nuovo forno attualmente giacciono ancora posteggiati e non si riesce a superare questa decennale fase di emergenza inaccettabile per un paese ritenuto civile e culturalmente avanzato”.
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