Lo sottolinea in un comunicato la capogruppo del Movimento 5 Stelle al Consiglio comunale, Concetta Amella. L’AMAT ha chiuso il bilancio con perdite che sfiorano i 7 milioni di euro. Chi li pagherà? In arrivo l’aumento del costo del biglietto
Dove trovare i soldi per consentire all’AMAT di sopravvivere? Di scena l’Azienda per il trasporto pubblico delle persone del Comune di Palermo, che ha chiuso il bilancio con perdite che sfiorano i 7 milioni di euro. E che cosa fa l’amministrazione comunale di Leoluca Orlando? I soliti giochi di prestigio per nascondere la realtà e, soprattutto, la ricerca di metodi ingegnosi per spillare altri soldi dalle tasche dei cittadini.
La cosa incredibile di questa storia è che né Orlando, né la maggioranza di centrosinistra del Consiglio comunale, né Forza Italia – che di fatto appoggia l’attuale amministrazione – si rendono conto che la città è sempre più povera e sempre più ciabattona e abbandonata.
Pure i cani sanno ormai che a portare in ‘rosso’ i conti dell’AMAT sono i 15 Km di Tram gestiti in perdita. Non c’è bisogno di essere economisti o ingegneri dei trasporti per capire come stanno le cose: basterebbe un semplice firmato di uno qualunque dei Tram in esercizio in città per tutte le ore in cui è in funzione per accorgersi che, in certe ore del giorno, le carrozze viaggiano vuote.
Eppure si insiste nel Tram e, addirittura, si vogliono realizzare altre sette tratte di Tram che aumenteranno solo i costi di gestione dell’AMAT, quindi i ‘buchi’ nel Bilancio e, di conseguenze, tasse e imposte a carico dei cittadini (comprese quelle occulte).
Un comunicato di Concetta Amella, capogruppo Movimento 5 Stella al Consiglio comunale di Palermo, fa il punto della situazione sui disastri finanziari dell’AMAT:
“Il vecchio travestito da nuovo, in pieno stile Orlando. L’AMAT (vecchia o nuova che sia, poco importa) ha chiuso il 2018 con una perdita di ben 6,8 milioni di euro, in gran parte imputabili alla costosa gestione del Tram, e adesso pensa di rifarsi sulle spalle degli utenti, con l’ipotesi di aumentare anche il costo del biglietto dell’autobus da 1,40 a 1,50 euro. Nessuna conferma sui tagliandi di viaggio integrati bus-Tram e, come volevasi dimostrare, non sono più previsti neanche i controlli a bordo”.
Eh sì, a Palermo chi decide di prendere Tram e bus deva pagare due biglietti: quello del Tram e quello del bus!
“Come se non bastasse – aggiunge ca capogruppo grillina – si prospetta l’arrivo di una stangata per le soste nelle zone blu. Gli incassi per le soste a pagamento, infatti, non hanno mai raggiunto la prevista quota 30 milioni, attestandosi appena sui 2,6 milioni di euro. Da conteggiare anche circa 3 milioni di parcelle legali per problematiche tuttora irrisolte riguardanti i tributi locali. Preoccupante anche il punto del piano dove si legge: ‘La necessità della società di adottare ogni possibile intervento riequilibratore di natura endogena, costituisce elemento necessario per scongiurare una crisi aziendale che medio-tempore, può, persino, compromettere gli attuali livelli occupazionali’. A coronamento di questa situazione complessa – conclude Concetta Amella – in cui a farne le spese saranno sempre e soltanto gli incolpevoli cittadini, l’amministrazione Orlando si è incaponita nel volere realizzare nuove linee del Tram, mentre la società partecipata affonda e i palermitani si ritrovano con servizi pessimi ma costosi”.
Già nei giorni scorsi è venuta fuori la notizia di riduzione delle retribuzioni e di possibili licenziamenti:
Visualizza commenti