Sorpresa i Rom di Palermo ‘sgomberati’ sono finiti in una casa senza bagni agibili!

6 aprile 2019

Lo denuncia in un post su Facebook Tony Pellicane, da sempre in prima fila, a Palermo, nelle battaglie in favore degli ultimi. E’ come dire a tredici persone, scrive nel post, “i vostri bisogni per adesso fateli in un catino e per il puzzo dell’immondizia fate finta che sia un nuovo deodorante offerto dall’amministrazione comunale…”. Già c’è anche una mezza discarica a due passi dalla villetta destinata ai Rom. Ma al Comune di Palermo cosa combinano? 

di Tony Pellicane

Il Comune ha avuto 9 mesi di tempo per pianificare l’uscita delle famiglie di origine Rom dal campo della Favorita dove lo stesso Sindaco Leoluca Orlando li aveva sistemati circa vent’anni fa, il tempo di una gestazione in cui il Comune individua alcuni alloggi confiscati e tra questi una villetta in estrema periferia. Già, perché i Rom brutti sporchi e cattivi meglio non averli in centro città.

Ebbene, in 9 mesi il Comune non si è accorto che in quella villetta dove avrebbe trasferito 13 persone non c’erano bagni agibili, come non si è accorto che l’aria limitrofa alla villetta andava bonificata perché meta di gente incivile che l’ha riempita di spazzatura.

Piuttosto si chiede alle 13 persone sgomberate dal campo ROM di avere pazienza, come per dire: i vostri bisogni per adesso fateli in un catino e per il puzzo dell’immondizia fate finta che sia un nuovo deodorante offerto dall’amministrazione comunale…

Io chiederei a qualsiasi assessore della Giunta comunale o allo stesso Sindaco se loro, con le loro famiglie, accetterebbero di stare in quelle condizioni, anche per un solo giorno…

Poi mi chiedo: ma delle 3 villette di Pagliarelli, una non doveva andare ad una famiglia del campo? Questo prevedeva l’accordo tra Comune e residenti, invece le 3 villette sono vuote e stranamente presidiate dalla polizia municipale. Chi controlla cosa?

E’ vero che le famiglie del campo erano in graduatoria d’emergenza abitativa ma in posizione diverse, quindi lo strumento da utilizzare non era quello dell’assegnazione per graduatoria perché inevitabilmente si è andati a scavalcare altre famiglie.

Il Sindaco avrebbe dovuto emettere un’ordinanza sindacale andando in deroga alla graduatoria, in questo modo potevano trovare una soluzione abitativa permanente a tutte le famiglie sgomberate dal campo, al netto di chi autonomamente è andato via da Palermo.

Scelte che mettono i poveri uno contro l’altro per uscirne con la faccia pulita, ci sentiamo dire sempre che non ci sono alloggi, poi miracolosamente saltano fuori, non per fare un favore alle famiglie Rom, ma semplicemente perché il Sindaco doveva rispettare una decisione della Magistratura, altrimenti sarebbero stati guai per lui.

Se non ci fosse stato un Magistrato che ordinava al Sindaco di sgomberare il campo della Favorita, tutto sarebbe rimasto invariato per altri vent’anni.

Sulla graduatoria d’emergenza abitativa stendiamo un velo, non c’è nessuno che controlla, non esiste una commissione che possa verificare la regolarità delle assegnazioni, tutto lasciato al libero arbitrio.

Enormi passi indietro fa la Giunta Orlando sulla questione abitativa, per i senza casa che siano essi bianchi, neri o gialli, è stato deciso… ..albergo, b&b o istituti religiosi per un’ospitalità a tempo, poi la famiglia senza casa e senza reddito si deve trovare un privato che è disposto ad affittargli la casa e il Comune gli paga l’affitto per 2 anni con fondi comunitari.

Il tutto è stato deciso, ancora una volta, senza che ci sia mai stato un vero confronto con le organizzazioni che si occupano di emergenza abitativa da anni, incontri di tipo interlocutorio ci sono stati con l’amministrazione che, pero’, ha preso decisioni senza tener conto di una serie di proposte che da anni vengono presentate.

Foto tratta da villabatepress.it

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