Antonio Fricano ha condiviso e sostenuto la causa Indipendentista dal 1979, quando ricorda che la Bandiera Siciliana con la Trinacria al centro era stata dimenticata o, meglio, praticamente rimossa anche per occultare e far dimenticare i momenti del Separatismo siciliano degli anni ’40 (quando il giallo/rosso era scambiato per i colori della Roma calcio e la Trinacria sconosciuta e scambiata per un Jolly… ). La Bandiera Rosso/Gialla con la Trinacria al centro è nata proprio con i moti rivoluzionari del Vespro del 1282
di Antonio Fricano
del Comitato promotore evento del 30 marzo e portavoce con Fonso Genchi
Il 30 marzo con Vespro 2019 vivremo due momenti, una messa di commemorazione e ricordo di una pagina gloriosa ed eroica del Popolo Siciliano nella Chiesa dei Vespri di Santo Spirito ed un corteo, per le Vie di Palermo, per testimoniare il risveglio di un Popolo che vuole riprendere in mano il proprio destino, battersi per l’autodeterminazione e che non intende più delegare il proprio futuro ai partiti italiani.
Vogliamo risvegliare un Nuovo Vespro nel momento in cui la politica coloniale colpisce ancora e sempre più i nostri territori e la nostra economia, l’ambiente, l’agricoltura (grano, olio e agrumi in primis asserviti ad accordi italiani ed europei che penalizzano pesantemente queste colture), la pesca, la pastorizia; nel momento in cui la Sicilia è usata solo come base militare, come il MUOS; nel momento in cui si discute solo di TAV mentre le nostre strade ed infrastrutture cadono a pezzi; nel momento in cui l’emigrazioni dei nostri giovani si sta trasformando ormai in una vera e propria nuova diaspora.
Un Nuovo Vespro, nel momento in cui lo Stato si appresta a riconoscere il “regionalismo differenziato” preparandosi a regalare ufficialmente i nostri tributi alle Regioni del Nord, ignorando e calpestando ancorata volta i Diritti dello Statuto Autonomo Siciliano, frutto di lotta e martirio del Popolo Siciliano, che ha “invece appena” 73 anni, e condannando ancor più alla devastazione e al sottosviluppo la Sicilia e tutto il Mezzogiorno.
Su questo disegno politico tutti i partiti italiani sono d’accordo, TUTTI, dalla destra alla sinistra, dal governo all’opposizione con la silenziosa complicità della classe politica siciliana appartenente agli stessi partiti italiani.
Regionalismo differenziato coniugato in modo coloniale dato che non tiene conto della produzione maturata dalle imprese in Sicilia, ma tiene conto della sede legale delle aziende e quindi ciò che viene prodotto e maturato in Sicilia viene riscosso e trattenuto a Milano, Roma o Bologna ecc. ecc.
Esemplificando e per far comprendere meglio a tutti lo scippo che si perpetua da ormai 73 anni, cito ad esempio Eni, Unicredit, Fincantieri, Intesa-SanPaolo, Conad, Coop ecc. ecc ( l’elenco è lunghissimo ) che producono ricavi e utili in Sicilia e poi pagano le imposte al Nord.
Non si può più accettare che queste imprese producano e maturino ricavi e profitti in Sicilia e purtroppo causano anche depauperamento ed inquinamento in Sicilia e poi versino le imposte al Nord.
Questa non è autonomia differenziata…
Quindi posso dire Autonomia Sì, e per tutti, ma Nautra piggghiata pi fissa No…
Con Vespro 2019 vogliamo prendere ad esempio i moti del 1282 che iniziarono con il coraggio di un uomo a difendere la propria moglie e la sua dignità e coinvolse subito tutta Palermo e poi uno ad uno tutti i Comuni della Sicilia uniti e coesi sotto forma di un iniziale “Communitas Siciliae”.
I Vespri del 1282 videro TUTTI i Siciliani sollevarsi contro l’oppressore senza divisioni, uomini e donne, anziani e giovani, ricchi e poveri, nobili e aristocratici, borghesi o proletari. Tutti insieme si unirono contro l’oppressore straniero e successivamente anche contro tutta l’Europa intera di allora ridando, alla fine di una lunga guerra contro tutti i nemici della Sicilia, dignità e Libertà ad un intero Popolo.
Voglio dirlo con una metafora che tanto metafora non è.
La goccia che nel 1282 fece traboccare il vaso di una pesante oppressione e colonizzazione di un tutto un Popolo fu quando un soldato angioino mise la mani sulla consorte di un siciliano che reagì uccidendolo e finalmente gli altri siciliani compresero che l’oppressore “stava mettendo le mani su tutte le loro mogli e figlie” e che quindi tutti dovevano reagire.
Ecco, una cosa importante di questa manifestazione Vespro 2019 è che, finalmente, stiamo riscontrando, dopo 40 anni di divisioni e distinguo, che il mondo Indipendentista e dell’Associazionismo Siciliano autentico si è ritrovato unito e coeso intorno a quest’iniziativa collaborando costruttivamente per un comune obiettivo e, ancor più significativo ed importante, si ci è già dato un programma per continuare questa collaborazione per un percorso di iniziative politiche, sociali e territoriali comuni per il Riscatto della Sicilia.
Con un altra metafora penso che finalmente si ci sta rendendo conto che la casa sta veramente bruciando e quando ci si accorge che una casa brucia, non si ci siede più a discutere prima, chi e quando deve prendere l’acqua per spegnere l’incendio: si prende l’acqua e basta.
Penso che fino a quando l’emigrazione forzata di un figlio era vista sì con dispiacere dal vicino o dall’amico, ma comunque riguardava un’altra casa ed un’altra famiglia ciascuno poi ritornava nella sua casa ed alla sua solita vita e di conseguenza non succedeva nulla.
Oggi che praticamente non c’è più famiglia che non abbia un figlio emigrato per studio o lavoro, oggi si sta prendendo coscienza che la casa sta bruciando per tutti, che la moglie importunata non è più solo la moglie di un altro, che il figlio che emigra non è più il figlio di un altra famiglia.
Scuole, Università, Strade, Infrastrutture, Ospedali, Agricoltura ecc. ecc. non sono più un problema di un singolo o di una piccola comunità, sono oggi diventati problemi che coinvolgono tutti i cittadini siciliani e tutti insieme dobbiamo affrontarli.
Vespro 2019 vuol coinvolgere tutti i Siciliani per fargli comprendere che il vero nemico è uno e da qui fargli intraprendere un cammino di riscatto tutti insieme.
Vespro 2019 vuole anche denunciare cose che non si possono più vedere e tollerare.
Per esempio, non si possono vedere Sindaci ed amministratori che protestano per strade non fatte o non completate da decenni, per trasporti vergognosi, per sistemi economici dell’agricoltura coloniali quando rappresentano e sono eletti dai Partiti Italiani che sono gli stessi (di destra o sinistra è uguale dato che in Sicilia a turno hanno governato tutti) che hanno la responsabilità di non avere costruito strade ed infrastrutture, non hanno adeguato le strutture ospedaliere, non hanno investito nelle scuole e nelle università e non hanno tutelato la nostra agricoltura e pastorizia.
Non si può più tollerare che un tratto di ponte di 200 metri, della principale arteria autostradale che unisce Palermo e Catania, caduto da 5 anni non è stato ancora ricostruito (ed ancora chissà quando ne vedremo la ricostruzione) e ricordare in silenzio le parole del ministro che dichiarava che entro un anno il ponte sarebbe stato ricostruito.
Non si possono vedere siciliani in fila oggi per Salvini, come ieri per Di Maio o l’altro ieri per Renzi e Berlusconi dato che basta riflettere un attimo e si capisce che per la Sicilia non è mai cambiato nulla da 160 anni a questa parte. Solo una politica coloniale oggi uguale alla politica coloniale di ieri.
Non si può più sopportare che la “nostra” classe politica siciliana si accorga che la Sicilia è al Centro del Mediterraneo, che è crocevia di Europa, Africa ed Asia (da sempre e non solo geograficamente) solo dopo la visita del Presidente della Repubblica Cinese Xi Jinping e che, nonostante questa realtà, accetti silenziosamente che la politica italiana scelga solo Trieste e Genova come porti per la nuova Via della Seta.
Commemorando la storica e gloriosa pagina del Vespro del 1282 e manifestando con il Vespro 2019 vogliamo ribadire e rilanciare con forza la centralità della Sicilia.
Vespro 2019 vuol essere un passo di una concreta rivoluzione culturale prima e politica poi, di presa di coscienza e risveglio di un Popolo che si deve riscattare con uomini autenticamente siciliani nella testa e nel cuore (e non solo siciliani casualmente di nascita) e far comprendere a tutti i siciliani che non ci sarà mai un Garibaldi “buono” o un liberatore “buono”, ma sarà sempre un Garibaldi straniero, con interessi estranei agli interessi della Sicilia che si avvarrà ancora una volta di qualche ingenuo o interessato proconsole locale per mantenere e occultare la nostra colonizzazione.
La Sicilia continua da 160 anni ad essere trattata e gestita da Colonia.
I partiti italiani ed i loro complici proconsoli siciliani (solo di nascita) prendono i voti in Sicilia e poi li usano per lo sviluppo del Nord…e spiace che purtroppo ci ancora ci sono siciliani che continuano a credere alle favole ed al “liberatore” di turno…
Voglio sottolineare che il Comitato Organizzatore di Vespro 2019, come esempio concreto per cominciare a riappropriarsi della propria storia e cultura, ha deciso di pubblicare il volantino di presentazione della manifestazione in Lingua Siciliana con la relativa traduzione in lingua Italiana nel retro del volantino.
Concludo come abbiamo scritto e concluso sul volantino di Vespro 2019:
È ura di diri Basta!
Non putemu chiù delegari lu nostru futuru a li partiti taliani chi distruderu la Sicilia. È l’ura di un Novu Vèspiro. Comu nni lu 1282, puru oji è necessariu ripigghiari ‘n manu lu nostru distinu, luttari pi l’autodeterminazioni pi restituiri la Sicilia a lu so splenduri.
Semu un pòpulu ca non s’arrenni, non cissa di luttari contra l’angarìi e l’oppressioni.
Semu eredi di lu pòpulu di lu Vèspiru e vulemu na Sicilia di “Bonu Statu e Libirtati”!
Permettetemi di firmarmi come mi firmo sempre nei miei post:
Antudu !!! motto d’intesa del Popolo del Vespro del 1282.
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