I Nuovi Vespri sono venuti in possesso di un carteggio tra Gli Irriducibili della Formazione professionale e il dirigente generale, Salvatore Taormina. Gli irriducibili, tanto per cambiare, hanno scoperto le solite assunzioni. Ma la sorpresa è la replica di Taormina che chiama in causa il dirigente che si occupa di accreditamenti e Albo e…
Siamo venuti in possesso di un documento, firmato dell’Associazione de Gli Irriducibili della Formazione professionale che, a quanto racconta Radio tam tam, starebbe facendo molto ‘scruscio’ negli uffici del dipartimento della Formazione professionale della Regione. Per i lettori de I Nuovi Vespri non ci sono grandi novità: si tratta, infatti, dei soliti giochi di prestigio che gli esponenti della vecchia politica siciliana (che stanno dietro enti e società che gestiranno il Bando a Catalogo) mettono in campo per non assumere i disoccupati del settore e promuovere invece nuove assunzioni elettorali, visto che tra poco più di due mesi di vota per le elezioni europee.
Il documento è indirizzato all’assessore alla Formazione professionale, Roberto Lagalla, e al dirigente generale del dipartimento, Salvatore Taormina. Oggetto: “Segnalazione gravi inadempienze da parte degli enti destinatari di risorse Avviso 2/2018”, ovvero il già citato Bando a Catalogo.
“Facendo seguito a quanto rappresentatoLe verbalmente in occasione della riunione del 19 gennaio 2019 – si legge nel documento – riteniamo opportuno segnalarLe che:
1) in sede di pubblicazione delle manifestazioni di interesse gli Enti hanno utilizzato dei criteri soggettivi nell’attribuzione dei punteggi da attribuire agli aspiranti candidati. La mancata predisposizione di un bando unico con l’attribuzione di punteggi oggettivi avrebbe evitato l’applicazione delle più fantasiose e strane attribuzioni di punteggi, spesso utili a favorire candidati
non appartenenti all’Albo”.
Questo primo punto è importate perché, di fatto, sottolinea il ruolo dell’Amministrazione che, in modo ‘gesuitico’, agevola queste operazioni clientelar-elettorali.
Il secondo punto segnala una violazione di legge:
“2) dalle segnalazioni ricevute dai nostri associati emerge l’utilizzo di personale contrattualizzato non tenendo conto dell’art. 5 della L.R. 10/2018, specie per le figure inerenti al personale amministrativo e tutor;
3) si evidenzia, per bypassare la priorità ad attingere dall’Albo di cui all’art. 14 della L.R. n. 24/76, la continua pubblicazione di manifestazioni di interesse per la ricerca del personale non tenendo conto delle precedenti graduatorie, peraltro quasi mai pubblicate né sul sito dell’ente, né
comunicate ai partecipanti;
4) la quasi totalità degli enti non ha informato i partecipanti al bando, né tramite pubblicazione delle graduatorie sui siti aziendali, né tramite comunicazioni, non consentendo agli esclusi di poter presentare eventuali ricorsi che erano stati espressamente previsti nei bandi pubblicati sul sito del Catalogo regionale dell’offerta formativa;
5) non vengono riconosciute agli operatori contrattualizzati le ore a disposizione e di aggiornamento espressamente previste dall’art. 37 del vigente CCNL di categoria;
6) risultano, in atto, contrattualizzati formatori V livello a cui viene riconosciuta una paga oraria di Euro 9,90 lorde, ignorando i livelli retributivi fissati dal vigente CCNL e questo modus operandi è esteso a tutte le figure professionali ricercate;
7) sono in atto impegnati, specialmente nel profilo 3.2 Formatore-Tutor, operatori che non risultano in possesso dei requisiti inerenti alla funzione e cioè la frequenza di corsi di specializzazione Cesar, Isas e Magister e che non risultano iscritti all’albo con il profilo 3.2 ma che addirittura in moltissimi casi non appartengono neanche all’Albo”.
“Poiché tali comportamenti ‘furbeschi’ – leggiamo sempre nel documento inviato ad assessore e dirigente generale – limitando all’osso il costo del personale, vengono messi in atto per consentire agli enti inadempienti di poter utilizzare quasi totalmente il parametro ora corso, ci permettiamo di farLe notare che quanto sopra denunciato ed in particolare nei casi in cui non trovi applicazione il vigente CCNL di categoria si configurerebbe il mancato rispetto dei criteri fissati dall’accreditamento. Sicuri di un Suo pronto ed attento intervento, porgiamo cordiali saluti”.
In calce al documento ci sono le firme Giovanni Bono e Giuseppe Battaglia, rispettivamente presidente e vice presidente dell’Associazione Gli Irriducibili della Formazione professionale.
Interessante anche la risposta del dirigente generale Salvatore Taormina. In una lettera indirizzata al dirigente responsabile del servizio 6 (Accreditamento e Albo regionale dei formatori) e, per conoscenza, al capo di gabinetto dell’assessore Lagalla e all’Associazione de Gli Irriducibili della Formazione professionale, Taormina segnala “talune criticità in ordine all’Avviso in oggetto”.
Il linguaggio è burocratico allo stato puro. Ma tradotto significa che il dirigente generale chiede ‘lumi’ al dirigente che si occupa di accreditamenti e Albo e anche al capo di gabinetto dell’assessore che, di certo, non dovrebbe essere all’oscuro di quanto sta avvenendo…
Taormina, sempre con il linguaggio burocratico (di scrivere in modo diverso, come dire?, in modo ‘umano’ non c’è verso…), invita a “curare i necessari approfondimenti di pertinenza e le eventuali conseguenti iniziative da assumere negli ambiti di competenza propri di codesto Servizio ai fini della puntuale applicazione della normativa di riferimento ed, in particolare, di quanto previsto dall’articolo 5 della legge regionale n. 10/2018″.
Che dire? Che dopo la risposta del dottore Taormina, come si usa dire dalle nostre parti, ‘i scarpi, a quacchiruno, c’accuminciaru e beniri strutti…
P.s.
Possiamo dare un consiglio a Gli Irriducili? Rendere pubbliche tutte le assunzioni irregolari. Così ravviviamo un po’ la campagna elettorale…
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