Atlantide forse è stata un mito, forse una realtà. Da Platone ad oggi le teorie sono state tante. Ma c’è chi è andato oltre le teorie. In questo articolo vi raccontiamo come è stato possibile trovare elementi concreti che narrano la storia di una civiltà perduta che ha vissuto i suoi splendori nel cuore del Mediterraneo…
di Maddalena Albanese
Atlantide. La mitica civiltà avrebbe avuto vita nel Mediterraneo?
Atlantide. Nome di un luogo, di una civiltà, di un mito. Sinonimo di ricchezza fantastica e di cultura all’avanguardia per il proprio tempo e non solo. Ma dove si trovava questa utopica terra? Quando si sarebbe evoluta questa mitica civiltà? Quale sarebbe stata la sua nebulosa origine?
Una risposta la stiamo trovando nel volume di Enzo Di Pasquale, Misteri, crimini e segreti della Sicilia (edizioni Newton Compton).
Secondo Platone, che ne parla nel Timeo, Atlantide era un’isola che si trovava “davanti le Colonne d’Ercole”. Secondo alcuni studiosi questo avrebbe significato ‘oltre’ le Colonne d’Ercole.
Ma non ci dobbiamo dimenticare che per gli Antichi, oltre le Colonne d’Ercole c’era il nulla o la morte. Lo stesso Ulisse, come è descritto nelle Divina Commedia, oltre le Colonne d’Ercole trova la morte in un vortice marino. Il mondo allora conosciuto trovava il suo confine alle Colonne d’Ercole.
Inoltre, il mare conosciuto dagli antichi greci era il Mar Mediterraneo. Questo ci porta a pensare che Atlantide sia stata localizzata, molto probabilmente, nel Mar Mediterraneo.
Sempre secondo Platone, era una terra grande come la Libia e l’Asia, dove per Asia intende l’Asia Minore che si affacciava sul Mediterraneo. Il tempo storico che le viene assegnato è quello del 9500 a.C. circa. E, come per tutti i luoghi, la cultura greca gli ha anche assegnato un’identità mitologica.
L’isola di Atlantide aveva infatti una struttura circolare con alternanza di cerchi di terra e cerchi di mare, ed era stata fatta così da Poseidone per custodire una fanciulla di Atlantide, Clito, di cui si era invaghito (e figurati!, questi dei greci non avevano altro da fare!) e che, unendosi a lui, divenne la madre di dieci figli.
Il primo di essi era Atlante, il quale, insieme ai suoi nove fratelli, governò Atlantide, divisa in dieci governatorati più piccoli. Nel tempo i loro discendenti furono sopraffatti dall’avidità e dalla discordia, ed allora si narra che Poseidone (così come l’aveva creata) con un terribile maremoto, in un sol giorno ed in una sola notte, la annientò.
Ma torniamo al luogo dove si pensa che si trovasse Atlantide.
Il grande pioniere della subacquea, sportivo, alpinista, fotografo, Raimondo Bucher , nel 1957, durante un’immersione nel Mar Mediterrano, tra l’Isola di Linosa ed il Golfo della Sirte, ha rinvenuto una muraglia costituita da massi squadrati, lunga qualche centinaio di metri e profonda circa sessanta. Ha fotografato il ritrovamento, ma delle immagini non si è saputo più nulla, ed anche se la sua fama e la sua professionalità avevano suggestionato positivamente altri studiosi dei fondali marini ed altri archeologi non si fecero ulteriori ricerche.
Nel 2010 la Marina Libica, negli stessi luoghi dove aveva operato il citato Raimondo Bucher, ha trovato resti di edifici e di una grande statua attribuita ad una divinità venerata anche da altre popolazioni delle coste del Mediterraneo.
Sempre citando Platone, una grande pianura fertile sarebbe stata posta al centro del Mediterrano, tra la Libia e la Sicilia, lussureggiante e feconda, e sarebbe stata spazzata da un maremoto, proprio come la mitica Atlantide…
La possibile ricostruzione non deve stupire. Ricordiamoci che le isole Egadi facevano parte della Sicilia, mentre Lampedusa era l’estrema propaggine Nord dell’Africa. Isole di origine calcarea, le Egadi e Lampedusa sono diventate tali dopo una deglaciazione.
Ah, se non ci fosse stato questo maremoto noi saremmo oggi considerati, a buon diritto, ancora più “ africani del nord” dai nostri fratelli alpini, ed oggi sarebbe molto più facile per i migranti venire in Italia, senza dover morire affogati. Con buona pace di Salvini…
Che peccato!
Foto tratta da tripadvisor.it
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