Oggi un gruppo di cittadini si è recato al cimitero di Isola delle Femmine per ricordare la figura di Francesco Privitera, medico affermato, consigliere comunale del PCI, morto in un incidente ‘misterioso’ la mattina del 25 febbraio del 1980. Le anomalie. E il silenzio che ancora oggi accompagna questo ‘caso’
da Pino Campolillo
coordinatore del comitato cittadino di Isola delle Femmine ‘Isola pulita’
riceviamo e pubblichiamo
Oggi, 25 febbraio 2019, al cimitero di Isola delle Femmine, dopo un lungo e assordante silenzio durato TRENTANOVE anni, vogliamo rompere il silenzio creato attorno alla figura di Francesco Privitera, segretario della sezione del Partito Comunista Italiano di Isola delle Femmine.
Francesco Privitera, consigliere comunale di opposizione a Isola delle Femmine, eletto nelle elezioni amministrative del 1978 .
Francesco Privitera, affermato professionista medico con studio medico a Isola delle Femmine, ha collaborato per un certo periodo con lo studio del Professor Guido Filosto.
Il 25 febbraio del lontano 1980, rientrando a Isola, alle 3,30 del mattino, alla curva dell’ingresso in paese “viene sbattuto “ violentemente contro il muro di cinta. Un incidente che ne provoca la morte immediata.
Un incidente stradale? Un tamponamento? L’auto tamponante non si è trovata. Nell’impatto il compagno Franco Privitera, come già ricordato, perde la vita.
Con una telefonata viene allertato il custode del cimitero e la salma viene portata immediatamente nello stesso cimitero. Inspiegabile la tumulazione immediata, senza autorizzazione del giudice di turno della Procura della Repubblica di Palermo e, ancor peggio, senza che prima sia stata effettuata l’autopsia sul cadavere, nonostante l’evento traumatico
Sconvolgente il silenzio assordante che viene “organizzato” da parte di tutti, anche all’interno del Partito Comunista, visto la rilevanza, da tutti riconosciuta, della figura del compagno Franco Privitera.
E’ inspiegabile non trovare nemmeno un rigo sul giornale del partito, un messaggio proveniente dalle sede provinciale del PCI, di Villa Palagonia.
Il silenzio nel tempo “organizzato” diventa sospetto anche per l’incalzare degli eventi. Parecchi episodi avvengono a Isola delle Femmine, come la storia dei rifiuti radioattivi sequestrati dalle forze dell’ordine: sotto la galleria Isola-Palermo, le indagini che ne seguono portano a scoprire la provenienza dei fustini radioattivi a Isola delle Femmine, in via Passaggio del Coniglio 6.
SOSPETTI: per l’avvicendarsi di alcuni episodi politici-organizzativi del Partito Comunista in Sicilia. Vedi le cooperative ‘rosse’, vedi i cosiddetti Cavalieri del Lavoro di Catania; e, ancora, la vicenda Cassina.
Era il tempo degli Occhetti, dell’onorevole Russo Michelangelo, dell’imprenditore Onorevole Salatiello Giovanni…
Tornando a Isola delle Femmine – che è il luogo luogo della strage in cui hanno perso la vita Giovanni Falcone, Francesco Morvillo e gli uomini della scorta – chiamata zona della “Strage di Capaci”, area che, in realtà, rientra nei confini di Isola delle Femmine – dai documenti dell’Ufficio Tecnico comunale vengono fuori lottizzazioni e relative licenze edilizie…
LE NOSTRE DOMANDE:
perché in TRENTANOVE anni NESSUNO NESSUNO NESSUNO ha voluto mai parlare della modalità della sua morte?
chi aveva interesse a coprire questa tragica fine?
chi ha gestito e organizzato il silenzio?
di cosa bisognava non parlare?
Paolo Borsellino amava dire:
“Il silenzio è l’anticamera della solitudine e prodromo di nefasti eventi”.
Foto tratta da coordinamentogenoma.it
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