Ormai è ufficiale: gli alberi di pino, a Palermo, stanno diventando incompatibili con i ritmi e – soprattutto – con i ‘progetti’ di una città che, dal secondo dopo guerra in poi, non ha mai amato il verde. Il capoluogo dell’Isola si è sbarazzato della ‘Conca d’Oro’. Ora sembra essere arrivata la resa dei conti con i pini…
A Palermo gli alberi, dal secondo dopo guerra in poi, non sono mai stati di moda. Quella che era la ‘Conca d’oro’ è stata massacrata dalla speculazione edilizia iniziata a fine anni ’50 e, volendola dire tutta, mai terminata. Ma adesso, alle ‘cementificazioni’ di Mondello e agli oltre mille alberi tagliati per fare posto al Tram, va in scena il vezzo di tagliare alberi qua e là, specie se si tratta di pini, verso i quali è aperta una ‘caccia’ senza tregua. Così, in queste ultime ore, sei pini hanno detto addio alla città. Si trovavano tra la via Pietro Nenni e la via Ugo La Malfa. Ora non ci sono più: abbattuti.
Perché? Ormai non ce lo chiediamo più. Notiamo, però, una certa, come dire?, assonanza, tra la vecchia politica di Palermo – soprattutto con riferimento al centrosinistra – e la scientifica scomparsa del verde cittadino.
Se è vero che la speculazione di Pizzo Sella – la ‘ridente’ collina che sovrasta Mondello – inizia nei frenetici cento giorni che precedono l’entrata in vigore della legge regionale numero 71 del 1978 (la legge che ha ridotto drasticamente l’ttività edilizia nel verde pubblico) per poi materializzarsi, agli occhi della magistratura, qualche anno dopo, è anche vero che le ville che si arrampicano tra le rocce di ‘Pizzo della Sella’ non troveranno mai ostacoli concreti, né con le amministrazioni comunali di centrodestra, né con le amministrazioni comunali di centrosinistra.
Tra l’altro, fermarsi solo a Pizzo Sella non è nemmeno giusto, perché di verde ‘cementificato’ a Palermo ce n’è veramente tanto (QUI UN NOSTRO ARTICOLO).
Nel caso dei pini tagliati in queste ore colpisce la velocità con la quale è stato effettuato tale atto. Erano alberi pericolosi? Per carità, il clima è cambiato: ma si possono abbattere gli alberi perché cambia il clima?
Commenta Silvano Riggio, docente di Ecologia all’univesità di Palermo:
“Singapore è la città più verde del mondo. A Palermo la tendenza è inversa…”.
“Gli animali superiori – diceva Konrad Lorenz, zoologo e fondatore dell’Etologia scientifica – hanno una capacità e una tendenza a combinar disastri direttamente proporzionale alla loro intelligenza”.
A Palermo dobbiamo essere molto intelligenti…
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