Il ricorso al TAR Sicilia è stato presentato da un nutrito gruppo di cittadini. La contestazione riguarda una delibera approvata dal Consiglio comunale. Tema: le autorizzazioni e la mancata partecipazione dei cittadini per una scelta adottata dagli ‘unti dal Signore’… Dopo l’assalto a Piazza Politeama tocca a via Libertà. Per una scelta così importante (e così pesante) non sarebbe stato giusto coinvolgere la città? I giovani sceglieranno il Tram o le moto elettriche?
Lo sapevate che la stazione del Tram di Palermo di via Nortarbartolo-Piazza Boiardo verrà demolita? Noi no. L’abbiamo scoperto cercando ‘notizie’ sul ricorso al TAR Sicilia presentato da un nutrito gruppo di cittadini che mette in discussione una delibera del Consiglio comunale che riguarda le nuove sette tratte di Tram.
Da quel poco che sappiamo, il ricorso sarebbe stato firmato dall’avvocato Carlo Pezzino Rao. Chiama in causa le autorità regionali (l’assessorato alle Infrastrutture, la Soprintendenza ai beni culturali di palermo e il genio Civile di Palermo) e le autorità nazionali (Ministero dell’Ambiente e Ministero delle Infrastrutture e Trasporti).
Il tema dovrebbe essere quello delle autorizzazioni mancate.
Nei dettagli torneremo domani. Stasera ci interessa la notizia che riguarda non le nuove sette tratte del Tram (che si aggiungeranno alle tre linee e mezzo attualmente in funzione), ma la ‘filosofia’ delle tre tratte e mezzo previste dalla delibera del Consiglio comunale.
La tratta A dovrebbe percorrere la via Libertà, dalla statua fino a via Cavour.
Abbiamo già visto – anzi lo stiamo vivendo – come hanno ridotto Piazza Castelnuovo, Piazza Politeama per i palermitani: alberi tagliati e mezza piazza invasa dai cantieri per un’opera – l’Anello ferroviario – che oggi è, sì e no, al 20% dei lavori, che nessuno sa quando verrà completata e che nessuno sa da chi verrà gestita!
Tutti sappiamo i disagi e i danni che ha creato l’Anello ferroviario, ma non sappiamo quando finirà ‘sta storia.
L’unica cosa che sappiamo è che una decisione così importante – un intervento pesantissimo su Piazza Politeama, su via Emerico Amari e su via Roma – è stata adottata dal Comune senza un dibattito cittadino, senza il coinvolgimento della città.
La stessa cosa è avvenuta per le tre linee e mezzo del Tram attualmente in esercizio: sappiamo che “l’operazione” acquisto delle carrozze è stata ‘curata’ dal centrodestra, mentre il centrosinistra ha ‘curato’ il tracciato.
Centinaia e centinaia di milioni di euro per un Tram che, ogni anno, costa una barca di soldi!
Dopo aver massacrato Piazza Politeama con un’opera che, per ora, è ‘fantasma’ (e chissà per quanti anni ancora rimarrà tale), tocca adesso a via Libertà. Anche per il Tram cittadino, nessun dibattito culturale e politico: hanno deciso ‘loro’, gli attuali amministratori comunali.
Domani proveremo a ragionare sulle autorizzazioni mancate e sul fatto che i cittadini non siano stati coinvolti.
Oggi vogliamo riflettere su una tratta che partirà da Piazza De Gasperi, giro attorno alla Statua della libertà e poi avanti per vie Libertà fino a via Cavour: da quello che abbiamo capito, da Piazza Francesco Crispi (piazza Croci per i palermitani) fino a via Cavour sarà tutto pedonalizzato.
Chi vorrà percorrere via Libertà, o andrà a piedi, o in Tram.
Domanda: non sarebbe stato giusto, prima di adottare una scelta così radicale, coinvolgere i cittadini?
Per la cronaca, la tratta 1 scenderà per via Cavour, poi a sinistra per via Roma, poi via marchese di Villabianca, via marchese di Roccaforte, viale del Fante, Piazza De Gasperi (che succederà quando gioca il Palermo, visto che siamo allo stadio? boh!).
Sempre per la cronaca, nel Piano regolatore è prevista la metropolitana sotterranea sotto via Libertà, fino in Piazza De Gasperi.
Ma quale sarà il futuro dei palermitani? Alzarsi la mattina e prendere il Tram o la Metropolitana?
La tratta B prevede novità. Parliamo della tratta che va da Borgo Nuovo alla stazione Giachery. Per ora il Tram collega Borgo Nuovo con la stazione Notarbartolo. Con la tratta B verrà smantellato il capolinea di Piazza Boiardo-via Nortarbatolo (realizzato qualche anno fa!) e, come già accennato, arriverà fino in Piazza Giachery.
Non solo. Il Tram sarà a batterie: quindi smantellamento di pali, fili e barriere realizzate – come il capolinea di Piazza Boiardo – qualche anno fa.
Qualche anno fa, per motivare i 320 milioni di euro spesi per gli attuali 15 km di Tram, si diceva che era costato tanto anche perché c’erano i fili, i pali e le barriere. Che ora verranno smantellati…
Ah, giusto per non dimenticarlo: le batterie del Tram costano una barca di soldi. Quanto durerà una batteria? I calcoli economici sono stati fatti bene?
La tratta C forse è la più razionale. Dalla Circonvallazione andrà verso Catania, girerà a sinistra per via Basile sfiorando l’università e, tutto sommato, anche l’ospedale Civico e il Policlinico, scenderà per corso Tukory per arrivare alla Stazione Centrale.
Sempre per la cronaca, va detto che i fondi assegnati con il ‘Patto per il Sud’ non erano per il Tram, ma per i sistemi di trasporto più ecologici. E di minore impatto sull’ambiente. Chi ha stabilito che il Tram è la migliore soluzione?
Di fatto, se mettiamo assieme Passante ferroviario, Tram e pedonalizzazioni varie (l’Anello ferroviario va escluso perché, bene che vada, se ne parlerà tra dieci-quindi anni), ci accorgiamo che, a Palermo, il sistema dei trasporti sembra essere stato ‘disegnato’ non per i cittadini, ma per i turisti (e per chi deve guadagnare con i turisti).
Un esempio semplice. Uno studente universitario che decide di prendere Passante e Tram, andata e ritorno, quanto dovrebbe pagare? Siamo sicuri che una moto elettrica – che peraltro è libertà, perché consente tutti gli spostamenti – gli costerebbe di più? Qualcuno ha fatto questi conti?
Foto tratta da balarm.it
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