Per tanti motivi il parlamentare nazionale del Movimento 5 Stelle, Aldo Penna, è giustificato. Detto questo, se vuole approfondire i problemi della sanità siciliana – a cominciare dal caos nei Pronto Soccorso – dovrebbe cominciare dagli scippi romani che vanno in scena dal 2007. E poi esaminare come anche l’attuale Governo regionale paga con i fondi della sanità cose che con la sanità pubblica siciliana c’entrano poco o nulla!
Con cinque o sei anni di ritardo – nel suo caso giustificato sia perché ricopre il ruolo di parlamentare nazionale da un anno, sia perché, come ha raccontato in una bella intervista a Live Sicilia , sta venendo piano piano fuori con determinazione e coraggio da un malanno – il parlamentare nazionale Aldo Penna, eletto in Sicilia nel Movimento 5 Stelle ha conosciuto il delirio di un Pronto Soccorso dell’odierna Sicilia.
“A quanti di noi è capitato di doversi recare al Pronto Soccorso per una emergenza per poi ritrovarsi a passare delle ore infinite in attesa? – scrive Penna -. Insieme al collega Giorgio Trizzino ci siamo recati all’Ospedale Villa Sofia per visitare l’Aera di Emergenza e ci siamo resi conto, insieme al nuovo Commissario, che c’è ancora tanto lavoro da fare per migliorare i servizi per l’utente finale e rendere più confortevole e veloce la permanenza. Il Villa Sofia, di recente declassato, soffre come molti ospedali siciliani soprattutto di carenza del personale che si traduce in disagi per chi ha la sfortuna di dover ricorrere al pronto intervento. Sorprende che, nonostante ci siano risorse per il reclutamento di nuovo personale medico e paramedico, non si riesca a potenziare l’organico adducendo a pretesto la scarsa partecipazione ai concorsi”.
“Esistono le procedure europee e i bandi internazionali se i medici e i paramedici siciliani non partecipano – prosegue Penna -. Grazie anche al Ministro alla Salute Giulia Grillo e al lavoro dei nostri portavoce alla Regione, il M5S sta provando a intervenire sulla sanità del nostro territorio che oggi non garantisce quei livelli che si raggiungono in altre regioni, soprattutto nei Pronto Soccorso, che non possono essere un calvario per i cittadini siciliani. È intollerabile, per esempio, l’assenza di progetti che correggano l’assenza di posti letto o di specialisti per le consulenze per velocizzare gli interventi. Da un lato, infatti, le Aree di Emergenza sono prese d’assalto, dall’altro c’è una colpevole e drammatica carenza di progetti che innovino metodologia e logistica della prima Assistenza. In definitiva, il nuovo commissario se non riuscirà a cambiare radicalmente questa macchia nera nel servizio sanitario d’urgenza avrà già fallito”.
Egregio onorevole Penna, ha detto bene: la scarsa partecipazione ai concorsi è un pretesto. Non è per questo che nei Pronto Soccorso della Sicilia mancano medici e infermieri, come avviene del resto negli ospedali pubblici, dove oltre a mancare medici e infermieri, mancano anche i posti letto.
Il vero problema, onorevole Penna, è che mancano i soldi. Lo sa che lo Stato, dal 2007 ad oggi, ha scippato al Bilancio regionale oltre 7 miliardi di euro che, quest’anno, diventeranno quasi 8 miliardi di euro? (COME POTETE LEGGERE QUI).
Nel settembre del 2016 i giudici della Corte dei Conti – la Corte dei Conti per la Sicilia e non noi – in un’audizione presso la commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana, richiamava la Regione, invitando il Governo di allora a non utilizzare le risorse del Fondo sanitario regionale per pagare i mutui della stessa Regione, per pagare l’ARPA Sicilia (che deve essere pagata dall’assessorato al Territorio e Ambiente) e per pagare i dipendenti di alcune società regionali (QUI L’ARTICOLO).
Perché, insieme con i deputati regionali grillini, non approfondisce questo tema, per vedere se le cose sono cambiate?
Lo sa che, nel 2018, l’attuale Governo regionale ha ‘risparmiato’ 115 milioni di euro dalla spesa sanitaria – di fatto togliendoli ai malati della Sicilia – e ha ‘girato’ questa somma ai Comuni?
Lo sa che invece di utilizzare i farmaci biologici originali, da qualche mese, si utilizzano i farmaci biosimilari solo perché costano meno?
Lo sa, onorevole Penna, che l’attuale Ministro della Salute-Sanità, Giulia Grillo – sua compagna di partito e siciliana come noi – invece di contestare, sbaraccare e cambiare la disgraziata riforma della sanità del Governo Monti – il ‘famigerato’ Decreto Balduzzi del 2012 – non solo la sta applicando, ma ha deciso di uniformare la rete ospedaliera siciliana a questo provvedimento che penalizza la Sicilia e l’intera Italia! (COME PUO’ LEGGERE QUI).
Se lei, onorevole Penna, vuole veramente fare qualcosa per la sanità siciliana – e soprattutto per i Pronto Soccorso – approfondisca questi temi.
Sanità: dal 2007 ad oggi lo Stato ha scippato alla Sicilia oltre 7 miliardi grazie al centrosinistra
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