Feltri sbaglia a chiedere l’autonomia finanziaria per Lombardia e Veneto, perché, come ribadiamo da quando di parla di questo argomento, si tratterebbe di una ‘Secessione dei ricchi’ ai danni del Sud. Ma ha ragione da vendere quando dice che in Sicilia si sprecano un sacco di soldi pubblici a fiumi. E ve lo dimostriamo solo con alcuni esempi clamorosi
Vittorio Feltri, è noto, non le manda a dire. Sul Sud tiene un atteggiamento leghista e sbaglia quando scrive che Lombardia e Veneto debbono attuare quella che, alla fine – come scriviamo e ribadiamo da quando questo argomento politico è all’ordine del giorno – non sarebbe altro che una ‘Secessione dei ricchi’ ai danni del Mezzogiorno.
Detto questo, quando lo stesso Feltri scrive che la Sicilia è “corrotta e sciamannata” e dove si sprecano un sacco di soldi ha ragione da vendere. Mentre il Governo regionale siciliano – con riferimento al vice presidente della Regione e assessore all’Economia, Gaetano Armao – ha torto marcio.
Tra l’altro, la replica di Armao è incredibile: ed è ancora più incredibile che dobbiamo essere noi a replicare al vice presidente della Regione e non le inesistenti opposizioni politiche, con riferimento al Movimento 5 Stelle e a quello che resta del PD siciliano (molto poco, in verità).
Il vice presidente Armao ricorda che “Moody’s e Standard&Poor’s hanno ribassato il rating di tante regioni, compresa la Sua (quella di Feltri, ndr)… ma non quello della Sicilia per il cui risanamento finanziario hanno espresso apprezzamento”.
Peccato che Moody’s e Standard&Poor’s – due società private ribattezzate pomposamente “Agenzie di rating” – hanno espresso questo giudizio sulla Sicilia perché la sanità pubblica della nostra Isola ha subito tagli ‘selvaggi’: meno posti letto, meno medici, meno infermieri, Pronto Soccorso nel caos e, proprio con il Governo Musumeci-Armao, 115 milioni di euro in meno agli ospedali pubblici per finanziare i Comuni e – ultimo provvedimento ‘intelligente’ – 23 milioni di euro tolti ai farmaci innovativi biologici e antitumorali.
Nella folle e disumana logica liberista di togliere risorse finanziarie alla sanità pubblica per finanziare altri servizi (alcuni anche clientelari) questo è un ‘merito’ e non ci stupisce che Moody’s e Standard&Poor’s ‘apprezzino’ le ‘lungimiranti’ scelte del Governo Musumeci-Armao.
Ma non crediamo che, invece, che i cittadini siciliani apprezzino lo sfascio della sanità pubblica targata Musumeci-Armao, soprattutto quando ai tagli di fondi agli ospedali pubblici della Sicilia si accompagna il ‘regalo’ di 100 milioni all’anno per dieci anni agli americani dell’ISMETT di Palermo (COME POTETE LEGGERE QUI).
Ma Feltri dice un’altra cosa alla quale il vice presidente Armao non ha replicato. Dice, Feltri, come già ricordato, che la Sicilia è “corrotta e sciamannata”. E sprecona.
In che cosa avrebbe torto Feltri? Ci sono dubbi sulla corruzione della politica siciliana? Sbagliamo, o sotto processo c’è l’uomo che, per anni, è stato il paladino dell’antimafia, con riferimento all’ex presidente di Confindustria Sicilia?
E se Montante era tutt’uno con il centrosinistra, ci sono anche i politici siciliani del centrodestra già condannati per mafia.
Seguono le tante inchieste per ruberie e corruzione avviate in questi anni dalla magistratura.
La gestione dei rifiuti in Sicilia non è un esempio di clamorosa corruzione? E’ vero o no che il sistema rifiuti in salsa siciliana ha accumulato un miliardo e 700 milioni di euro di debiti? E’ vero o no che l’indebitamento costa agli ignari contribuenti siciliani 100 mila euro al mese? (COME POTETE LEGGERE QUI). E’ vero o no che le discariche – in buona parte private – hanno avvelenato mezza Sicilia?
Come si può date torto a Feltri quando parla di Sicilia “sciamannata” se, nonostante la montagna di soldi spesa per la gestione dei rifiuti, in tante città dell’Isola l’immondizia rimane per le strade per giorni e, in alcuni casi – vedi Palermo – per intere settimane?
Già, Palermo. La città dove ha sede il Governo regionale Musumeci-Armao. La città nella quale, da quasi un anno, si vive nell’emergenza rifiuti. Il fatto che la televisione non parli dell’immondizia che in queste ore sommerge intere contrade di Palermo significa che il problema non esiste? Palermo è o no una città sciamannata, tra immondizia nelle strade e strade e marciapiedi sporchi?
Gli sprechi, infine. Citiamo solo alcuni esempi.
Parliamo degli eterni appalti stradali e ferroviari?
Cosa direbbe Feltri se venisse a scoprire che, per la sistemazione della strada a scorrimento veloce Palermo-Agrigento, sono già stati spesi un sacco di soldi (circa un miliardo di euro) per avere, ancora oggi, una strada che è un delirio? (COME POTETE LEGGERE QUI).
E che direbbe se dovesse scoprire che la stessa cosa sta avvenendo con la strada Agrigento-Caltanissetta costata fino ad ora un sacco di soldi?
E se Feltri dovesse scoprire che, a Palermo, 15 Km di Tram cittadino, senza gallerie, sono costati oltre 320 milioni di euro di fondi pubblici, oltre 20 milioni di euro a Km – della serie, il Tram più costoso del mondo – che direbbe?
E che direbbe se dovesse scoprire che lo stesso Tram di Palermo – che per molte ore del giorno gira quasi vuoto – costa ogni anno 10 milioni di euro di ‘manutenzione’?
E del Passante ferroviario costato fino ad oggi oltre 1 miliardi di euro ne vogliamo parlare? Il Passant, anzi, gli eterni appalti per il Passante ferroviario, oggi, a fronte di una spesa spropositata di denaro pubblico, ha creato più servizi o più disagi?
Parliamo degli eterni lavori dell’Anello ferroviario di Palermo, costati fino ad oggi oltre 100 milioni di euro e fermi, sì e no, al 20%?
Raccontiamo a Feltri che – incredibilmente! – lo Stato ha già finanziato altre centinaia di milioni di euro per altre sette linee di Tram economicamente insostenibili mentre tanti studenti disabili non possono recarsi a scuola, nel silenzio generale, perché “non ci sono i soldi per il servizio di trasporto per gli studenti disabili” e per 10 mila senza tetto della città?
A differenza di quanto si augura il vice presidente della Regione Armao, che invita Feltri a visitare la Sicilia, noi ci auguriamo che Feltri non venga nella nostra Isola per girarla – magari accompagnato da persone che ne conoscono le magagne – perché avrebbe la dimostrazione, quasi matematica, che il suo intuito non l’ha tradito. Anzi.
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