Il problema non sta nei decimali: 2,4 o 2,04 conta poco o nulla. Il vero problema per la vecchia politica – PD e Berlusconi – è che grillini e leghisti, ad aprile, un mese prima del voto per le elezioni europee, faranno partire il Reddito di cittadinanza e lo sbaraccamento della legge Fornero. Sarà la prova che stanno mantenendo gli impegni con gli elettori. E allora…
Hanno ragione da vendere gli esponenti del PD e di Forza Italia, Berlusconi in testa, ad essere preoccupati. Lo pensavano che l’Unione Europea avrebbe messo alle corde il Governo italiano Conte-Di Maio-Salvini. Pensavano che l’Italia si sarebbe ‘beccata’ una bella proceduta d’infrazione. E immaginavano un taglio al possibile deficit maggiore di 0,4 punti.
Ipotizzavano, i dirigenti del PD e i berlusconiani, a una drammatizzazione dello scontro tra il Governo giallo-verde e la Commissione Europea. Invece, alla fine, non c’è stato nemmeno lo scontro. E’ arrivato, invece, un accordo che la vecchia politica italiana non si aspettava.
A rovinare il piano della Commissione Europea hanno pensato i ‘Gilet Gialli’ in Francia, che sembrano avere tutta l’intenzione di fare “un mazzo così” al pupazzo delle banche e della finanza che è stato messo all’Eliseo. >La protesta di piazza, a Parigi, ha sconvolto i piani europei.
Parigi non è l’Italia. Da lì sono partite rivolte storiche. Meglio non scherzare. Quello dei ‘Gilet Gialli’ è un movimento politico. Che ha elaborato un piano di governo. Questo costringerà l’Europa a concedere a Macron una barca di soldi.
La Francia – chissà perché nessuno lo ricorda – ha un deficit maggiore di quello italiano: oltre 2 mila e 500 miliardi di euro contro i 2 mila e 340 miliardi di deficit che il Governo Gentiloni ha consegnato all’attuale esecutivo giallo-verde.
Non solo. La francia gode dei benefici di essere ancora un Paese colonialista, se è vero che, ogni anno, ‘succhia’ a 14 Paesi africani circa 10 miliardi di euro (QUI UN ARTICOLO) .
La Francia non è messa bene. E, adesso, con la rivolta dei ‘Gilet Gialli’, è messa anche peggio. E avrà bisogno di soldi. Non a caso il commissario europea che faceva la faccia truce con l’Italia, Moscovici, se ci avete fatto caso, dopo l’esplosione della rivolta dei ‘Gilet Gialli’, ha cambiato atteggiamento: è stato uno dei promotori dell’accordo con l’Italia.
Ed è anche logico: considerato che la Francia – e succederà già un mezzo ‘casino’ – andrà ben oltre il 3% di deficit, Moscovici ha chiuso subito l’accordo con l’Italia con il deficit al 2,04% perché sa che, tra un po’, dovrà fronteggiare le accuse di conflitto di interessi che gli pioveranno addosso quando dovrà allargare i cordoni della borsa al suo Paese.
Ribadiamo: il problema non sono le percentuali, come ha spiegato ieri Antonio Piraino (COME POTETE LEGGERE QUI).
Ma anche se la polemica sul deficit è una strategia di distrazione di massa, grillini e leghisti avranno comunque l’opportunità di iniziare a mettere in piedi il Reddito di cittadinanza e lo sbaraccamento della legge Fornero. E lo faranno, lo ribadiamo, a un mese dalle elezioni europee.
Probabilmente sia la Commissione Europea, sia la vecchia politica italiana pensavano di impedire questo. Ma i ‘Gilet Gialli’ hanno aperto un fronte pericolosissimo che, tra le altre cose, si va diffondendo anche in altri Paesi europei.
Di più: il Reddito di cittadinanza consentirà ai grillini di aprire un dialogo con chi si sente già da anni escluso dalla vita politica italiana. Parliamo dei Neet: i tanti, tantissimi giovani che non studiano, non lavorano e non cercano un lavoro. E, soprattutto, che non votano.
Piaccia o no, il reddito di cittadinanza darà una speranza a chi è, da anni, fori da tutto. E questo sta facendo letteralmente impazzire il PD, che è uno dei partiti politici responsabili dell’abbandono delle urne da parte di tanti elettori italiani. Insomma, gente che non andava più a votare e che, con il Reddito di cittadinanza, acquisterà un po’ di speranza.
Anche la Lega realizza un obiettivo importante. Avviando l’abolizione della legge Fornero lancia un messaggio a chi deve andare in pensione. E sono tutti voti che toglierà a Forza Italia.
In più – e questo è più un obiettivo dei grillini che della Lega – siccome i conti hanno subito una decurtazione, la prossima primavera partirà un’altra ondata di tagli. Che andranno a colpire le vecchie rendite di posizione della società italiana che, oggi, sono protette da PD e Forza Italia.
Magari Salvini non insisterà troppo su questo versante, perché cerca di prendere anche quel tipo di elettorato, scippandolo a Berlusconi.
Ma Di Maio e compagni non avranno motivo per evitare questi tagli. E anche questo si configurerà come una nuova ‘botta’, soprattutto al PD.
Foto tratta da tpi.it