Solo gli ‘stupidi’ possono pensare che a Palermo la raccolta differenziata è miseramente fallita. Solo chi non porta dentro di sé un’innata dimensione artistica non capisce che, in realtà, la ‘munnizza’ e le tante discariche a cielo aperto rintracciabili qua e là sono creazioni & installazioni di una nuova e più raffinata forma di Land Art…
Chissà se un Tg nazionale troverà il tempo, tra un servizio sul papà di Luigi Di Maio e un altro servizio sui manufatti abusivi della famiglia Di Maio, per venire a Palermo e descrivere la farsa che va in scena in materia di gestione dei rifiuti. Ci sono vie della città dove la munnizza la fa da padrona: la si trova ammonticchiata nelle strade, nei marciapiedi, attorno agli alberi, dentro i sacchi di plastica, ma anche ‘sfusa’. Una delizia…
Ci sono, poi, angoli che il giornalista Ignazio Marchese scopre qua e là, immortalandoli su Facebook: sono mini-discariche che denotato una grande fantasia ‘artistica’, sia per la ‘scelta’ dei materia, sia per la ‘composizione’…
La parte più ‘interessante’ di questo mondo fatto di munnizza lasciata qua e là trova nell’area che va da via Serradifalco a via Dante esempi di grande capacità di adattamento dei cittadini: là dove un tempo c’erano i cassonetti per l’immondizia, ci sono adesso le discariche, tra marciapiedi e strade.
In via Serradifalco i marciapiedi sono appena accennati: per un lungo tratto sono stretti stretti: ma questo non impedisce certo la formazione di piccole e sincere discariche: mobili vecchi, pezzi di sedie, stoviglie, indumenti, ferro, legno, mattoni e poi il ‘tocco’ dadaista’: lì un residuo di pomodoro, là due fili di pasta, bucce di patate…
Arrivati all’incrocio con via Dante, svoltando a sinistra e scendendo verso il teatro Politeama (naturalmente a piedi, sia perché da via Dante si può solo andare verso Piazza Principe di Camporeale, sia perché per ‘godersi’ l’immondizia bisogna camminare e, soprattutto, ‘respirare’ gli aromi…), se siete fortunati, troverete, qua e là, piccoli cumuli di immondizia piazzati attorno ai tronchi degli alberi: amore puro verso la natura benigna…
Ma lo spettacolo più entusiasmante lo potrete ammirare se vi avventurate con ‘fiducia’ lungo le vie che tagliano, in perpendicolare, via Dante alta: in via Alessio Narbone potrete vivere un misto di munnizza e strade sfasciate. E, con un po’ di pazienza, anche lì troverete piccole discariche qua e là.
Però sarebbe ingeneroso assegnare a via Serradifalco e alle vie che tagliano in perpendicolare la parte alta di via Dante la palma di ‘preme della classe’ in fatto di munnizza: il nostro amico Ignazio Marchese, che la Palermo dei rifiuti ‘artistici’ la conosce meglio di noi ci rimarrebbe male.
Per onestà di cronaca va detto che a munnizza avvolge come una mamma premurosa tante aree della città, alcune visibili, altra nascoste. Pensiamo a Villaggio Santa Rosalia. O Brancaccio. E tanti altri angoli della città che spuntano qua e là improvvisamente: com’è avvenuto di recente dalle parti di via Petrarca.
I turisti che arrivano a Palermo, percorrendo le vie della città, tra un discarica e l’altra, tra un cumulo di munnizza amorevolmente ammonticchiata ora tra un marciapiede e l’altro, ora nelle strade, ora attorno agli alberi ancora in piedi si chiedono e chiedono: qual è il segreto di tanta ‘ricchezza’?
L’amministrazione comunale e chi la sorregge fa sapere che i ‘meriti’ vanno ai cittadini – i panormiti – che sarebbero i veri creatori-creativi di queste opere d’arte da strada.
Ma non vi fate traviare: il merito di questa Land Art made in munnizza è del Comune di Palermo che lascia dilatare il tempo, non mettendo fretta a chi, con mediterranea indolenza, è chiamato a ripulire la città.
Rallentando il servizio il Comune crea qua e là dimensioni artistiche da strada che danno la misura di una città che, non a caso, è la ‘Capitale della cultura’.
E’ in questo scenario che, in queste ore, alla Cala e al Borgo vecchio – due aree di Palermo storiche – è iniziata la raccolta dei rifiuti porta a porta. Chissà le creazioni artistiche che verranno fuori…
Ah, ricordatevi che a Palermo, da oltre sei mesi, c’è la raccolta differenziata dei rifiuti. Non lo dimenticate…