L’anno prossimo scadranno gli attuali bandi regionali. Chi prenderà il posto degli armatori trapanesi sotto inchiesta? I loro soci storici?
Sarà ufficialmente presentata alla stampa domani la class di Consumatori Associati contro i disservizi nel settore dei trasporti marittimi siciliani. Dell’iniziativa, che include denunce sia sulla qualità del servizio che sulla sicurezza dei mezzi, vi abbiamo già parlato qui. Ma quello che fino ad oggi era solo un annuncio, adesso, come spiegheranno meglio il legale dell’associazione dei consumatori, Ernesto Fiorillo e il magistrato Angelo Giorgianni (che da Lipari, dove vive, è stato lui stesso testimone dell’odissea dei trasporti marittimi e si è fatto spesso portavoce dei disagi subiti dai cittadini), adesso è un atto concreto che intraprenderà il suo iter giuridico.
A cosa potrebbe portare, vedremo di capirlo meglio nei prossimi giorni. Certo è che il settore, ed è sotto gli occhi di tutti, fa acqua da tutte le parti, nonostante la marea di soldi pubblici ad esso destinati.
Sappiamo che la magistratura (sia a Palermo che a Trapani) ha fatto scoppiare il bubbone con l’ormai famosa inchiesta Mare Mostrum, meglio conosciuta come la ‘Tangentopoli del mare’, “un vero e proprio romanzo della corruzione” secondo le parole degli inquirenti che ha come protagonisti politici di ogni schieramento (coinvolti direttamente o indirettamente), burocrati e imprenditori del settore (sotto, tra gli articoli correlati, alcuni approfondimenti).
Ma se sul fronte giudiziario qualcosa si è mosso, non si capisce cosa stia facendo la Regione- oltre ad essersi costituita parte civile- per sistemare una volta e per tutte questo marasma.
L’unica cosa certa è che il 31 dicembre 2019 scadranno i bandi regionali- assai controversi- che avevano assicurato ai gruppi Morace e Franza il monopolio del settore.
Che succederà a quel punto?
Sembra scontato che i Morace, investiti in pieno dall’inchiesta giudiziaria, resteranno fuori dalla partita. Sappiamo anche che, la Marnavi, società della famiglia di armatori napoletani, Ievoli, avrebbe rinunciato all’idea di acquisire la Liberty Lines dei Morace. Anche questo passaggio è un po’ controverso, perché questa società avrebbe avuto un canale privilegiato per verificare i conti della Liberty Lines (la due diligence), in assenza di una manifestazione di interesse aperta a più potenziali acquisitori.
Fuori i Morace e fuori, a quanto pare, anche Ievoli. Chi resta?
In buona sostanza gli analisti del settore temono che tutto si stia componendo per lasciare campo libero ai Franza, armatori di Messina e soci storici dei Morace?
Perché temono questa eventualità?
Perché, in buona sostanza, sarebbe un cambiare tutto per non cambiare nulla. Al di là dell’inchiesta Mare Mostrum, infatti, e delle singole responsabilità penali, nessuno può negare che Morace e Franza siano due facce della stessa medaglia. Insieme, dopo un iter molto discutibile e molto discusso- hanno acquistato la Siremar che oggi si chiama SNS.
Insieme, chi con aliscafi, chi con navi, chi in questa tratta e chi in un’altra, hanno dettato legge in questo settore determinando un monopolio sul quale, dopo diverse defaillance dell’Autorità per la concorrenza italiana, sta indagando l’Antitrust europea.
Non è un segreto che i Franza mirino ad una sorta di un’agenzia per la mobilità e sarebbe un controsenso pensare che per loro pensino ad un ruolo minore.
Anche le parole d’elogio nei confronti dei Franza usate dal Presidente della Regione, Nello Musumeci, che, nei giorni scorsi, ha partecipato al battesimo di una nuova nave della Caronte&Tourist (dei Franza appunto) hanno destato qualche fastidio.
Ma, mentre le parole del governatore possono essere state dettate dall’occasione, è un fatto certo che a questa famiglia non manchino appoggi importanti tra gli scranni dell’Ars, anche quella attuale.
Basti ricordare Francantonio Genovese, ex PD oggi esponente di Forza Italia che all’Assemblea regionale, dopo i suoi guai giudiziari, ha piazzato il figlio e che è un protagonista di primo piano della saga dei trasporti marittimi siciliani. Ve lo abbiamo raccontato qui:
A breve un nuovo aggiornamento.