Cos’è oggi il PD? E cos’è oggi il PD siciliano? A queste domande rispondono, almeno in parte, i fatti che, in queste ore, vanno in scena a Roma e a Misterbianco. A Roma – al Comune di Roma – il PD si caratterizza per quello che non ha fatto e che ha fatto invece la sindaca Virginia Raggi abbattendo le ville abusive dei Casamonica. In Sicilia, tra Misterbianco e Catania succede di tutto… Che farà Matteo Salvini?
Due notizie danno la misura dei profondi cambiamenti avvenuti nella cosiddetta ‘sinistra’ italiana sul fronte della altrettanto ‘cosiddetta’ lotta alla mafia. Il primo fatto è accaduto a Roma, il secondo a Misterbianco, in Sicilia.
A Roma la tanto vituperata sindaca Virginia Raggi – ‘condannata’ dalla sinistra (o presunta tale) italiana a governare male Roma, dispone l’abbattimento delle ville abusive dei Casamonica.
Se non avete avuto la fortuna di leggere di cosa sono capaci i Casamonica potete leggere cosa scrive Wikipedia (QUI L’ARTICOLO DI WIKIPEDIA SUI CASAMONICA). Ci troverete di tutto e di più: le origini, la grande potenza di questa famiglia, i rapporti con la politica.
“I capisaldi tradizionali del clan mafioso – leggiamo su Wikipedia – sono le zone poste nella periferia sud-est della capitale: Romanina, Anagnina, Porta Furba, Tuscolano, Spinaceto e più giù, verso sud, in altri comuni fino ad arrivare a Frascati e Monte Compatri. Secondo la Direzione Investigativa Antimafia è la struttura criminale più potente e radicata del Lazio, con un patrimonio stimato di 90 milioni di euro.[5] Secondo un censimento di Vittorio Rizzi, capo della squadra mobile di Roma, il clan è composto da un migliaio di affiliati”.
Ebbene, la piccola Virginia Raggi – alla quale è stata rafforzata la scorta – non solo ha disposto l’abbattimento delle ville abusive dei Casamonica, ma si è presentata di persona insieme con le ruspe. Un messaggio coraggioso per la popolazione: io, sindaca di Roma, sono qui, non dovete avere paura di queste persone, perché lo Stato è più forte di qualunque forma di criminalità organizzata.
Dopo di che ci dobbiamo chiedere: come mai gli esponenti di centrodestra e centrosinistra che si sono alternati alla guida di Roma, in tanti anni non hanno mai fatto quello che ha fatto la piccola grande Virginia Raggi?
Andiamo a Misterbianco, in Sicilia. ‘Attacco’ dell’articolo tratto da Live Sicilia. La firma è quella di Antonio Condorelli, cronista di nera e giudiziaria di grande esperienza, grande conoscitore di fatti, personaggi e cose di Catania e dintorni:
“Il vicesindaco di Misterbianco, Carmelo Santapaola, colonnello del PD, tra i principali sostenitori di Luca Sammartino, è stato arrestato all’interno della maxi operazione della Procura di Catania sulla gestione delle scommesse online. Si trova ai domiciliari. Santapaola, secondo quanto risulta a LiveSicilia, sulla base delle indagini dei carabinieri che già 7 anni fa avevano ricostruito l’intero albero genealogico, è imparentato col boss Nitto Santapaola ed è anche cugino di primo grado di Carmelo, Vincenzo e Giuseppe Gabriele Placenti, ritenuti ‘capi e promotori – scrive la Procura di Catania – dell’associazione a delinquere, costituente articolazione operativa della famiglia mafiosa Santapaola, dedita all’infiltrazione nel mercato dei giochi e scommesse a distanza ed alla gestione delle rete commerciale dell’organizzazione, finalizzata alla diffusione di giochi e scommesse a distanza illeciti”.
Carmelo Santapaola è stato vicino ad Angelo Lombardo, fratello dell’ex presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, oggi tra gli sponsor dell’attuale Governo regionale di Nello Musumeci, sostenuto sottobanco anche dal PD, se è vero che a tale partito sono stati garantiti posti nel sottogoverno (a cominciare dalla sanità).
Già parlamentare regionale e poi parlamentare nazionale, finito sotto inchiesta da parte della magistratura, oggi Angelo Lombardo “è al fianco di Luca Sammartino – scrive sempre Antonio Condorelli su Live Sicilia – nipote del Prefetto di Catania Claudio Sammartino, che potrebbe valutare, nelle prossime settimane, il ruolo di Santapaola all’interno dell’amministrazione comunale di Misterbianco, della quale, appunto, Santapaola è il vicesindaco. Misterbianco è una delle roccaforti di Luca Sammartino, candidato alle politiche nel collegio che comprende proprio quel Comune”.
Luca Sammatino è un parlamentare regionale del PD eletto nel collegio di Catania. Un ‘acquisto’ del Partito Democratico’, che risale ai tempi in cui Matteo Renzi era il segretario nazionale di questo partito e il capo del Governo a Roma.
Oggi Sammartino appoggia Davide Faraone nella ‘corsa’ alla segreteria del partito in Sicilia. Tra i sostenitori di Sammartino, come già ricordato, c’è il vice sindaco Carmelo Santapaola, fresco di arresto.
Carmelo Santapaola è un esponente di spicco del PD di Misterbianco, un Comune di quasi 50 mila abitanti alle porte di Catania.
“Misterbianco – scrive sempre Condorelli – è uno storico feudo del centrosinistra, alle ultime elezioni il sindaco Nino Di Guardo, già deputato regionale dei Ds, ha stretto un accordo politico con Santapaola conquistando la maggioranza”.
Insomma, sintetizzando, Carmelo Santapaola è un sostenitore del parlamentare regionale del PD, Luca Sammartino, e avrebbe contribuito, con circa 2 mila voti, all’elezione a sindaco di Nino Di Guardo, anche lui del PD.
Per molto meno tanti Comuni sono stati sciolti per mafia. Clamoroso, qualche anno fa, il ‘caso’ di Racalmuto, quando il Comune venne sciolto per mafia perché un parente dell’allora sindaco, Salvatore ‘Totò’ Petrotto, aveva avuto problemi con la giustizia.
La vicenda di Misterbianco coinvolge l’attuale Ministro degli Interni, Matteo Salvini, leader della Lega.
Leggiamo infatti su Cataniatoday:
“A portare la questione in aula, con un’interrogazione urgente al Ministro dell’Interno Matteo Salvini, è il senatore pentastellato Mario Giarrusso che, oltre a chiedere lo scioglimento immediato del Comune, pone dei dubbi circa l’opportunità della nomina del prefetto Claudio Sammartino, zio del deputato regionale già campione di preferenze nell’ultima tornata siciliana”.
“Il Comune di Misterbianco – leggiamo sempre su Cataniatoday – dovrebbe essere sciolto per mafia per direttissima, non serve aspettare la composizione di una commissione prefettizia, perché esistono già le indagini della magistratura e delle incontrovertibili intercettazioni. Vedremo come ha intenzione di agire il prefetto Claudio Sammartino. Vedremo se si muove e se non lo farà, perché non lo farà”.
“Il prefetto è persona per bene – aggiunge il senatore Giarrusso – ma è possibile pensare che non interverrà perché lì a Misterbianco ci sono gli uomini del nipote? Santapaola e Di Guardo sono stati ampiamente appoggiati dal nipote del prefetto e lui, Luca, ha raccolto a Misterbianco più di 2000 preferenze. E’ evidente che stiamo parlando di un ‘feudo’ di Sammartino”.
Anche questo è il PD siciliano nell’anno di grazia 2018.
Le domande – e le risposte – le lasciamo a voi.
QUI L’ARTICOLO DI ANTONIO CONDORELLI SU LIVE SICILIA
QUI L’ARTICOLO DI CATANIATODAY