Che poi un aereo civile possa decollare o atterrare a Catania-Fontanarossa solo “a controllo militare” -droni amerikani permettendo- è un dettaglio irrilevante: è la normalità coloniale in quest’Isola senza Cielo. Non lo capisce nessuno?
di Mario Di Mauro
Catania, 11 Maggio 1924. Il Duce Mussolini – incappellato da un elegante cilindro – tagliava un nastro tricolorato battezzando l’Aerostazione di Catania- Fontanarossa… ma i Siciliani scoprirono l’aviazione nella seconda Guerra Mondiale in cui il Duce li aveva trascinati; e con l’Operazione Husky – nell’estate del 1943 – ricevono il loro spettacolare “battesimo liberatore”: i BOMBARDAMENTI TERRORISTICI, nella cruciale BATTAGLIA dell’ARIA sull’Isola Contesa che segnerà gli esiti del conflitto, che aprono anche la via all’instaurazione dell’AMGOT (Allied Military Government of Occupied Territories): nel 1943 nasceva la “REGION 1” dell’Impero americano, una “carta” tuttora giocata, sia chiaro, da ROMA nella sua relazione strategica con Washington.
E’ la Sicilia di Sigonella e del MUOS -“gestita” dall’Entità “romana” (e vigilata da GLADIO &C.). Nelle mappe americane la Sicilia di Sigonella City è definita THE HUB OF THE MED! Se non altro non è l’Isola REMOTA di Bruxelles che elemosina perline colorate lamentando una immaginaria “insularità periferica e handicappata”. E’ l’ISOLA CONTESA, l’ultimo vero rottame geopolitico della seconda G.M. nell’emisfero occidentale. Sul 38° parallelo. E’ un’altra pagina nera del nostro “PASSATO CHE NON PASSA”. In quanto “Siciliani”, dalla metà dell’Ottocento, siamo condannati a non esistere come “soggetto storico”. E le “colpe” non sono tutte “forestiere”.
Catania, 23 Agosto 2017 – Ore 13.17. Un velivolo militare non identificato (UFO in versione drone militare 3.0 – con una “coda” a cono bianco (antirumore?)- ha appena sorvolato a bassissima quota il centro di Catania: a 150 metri dal campanile della chiesa della madonna di monserrato. E’ stato avvistato anche ad Acireale, sulla Timpa. NON E’ LA PRIMA VOLTA.
Facciamo finta di niente? Dopo l’11 settembre è fatto divieto ad ogni velivolo di attraversare i centri abitati a meno di 3500 piedi (1200 mt circa) dal suolo. E NON LO DICIAMO NOI!.
1) art. 1228 del Codice della navigazione “Sorvolo di centri abitati”
2) Regolamento mezzi aerei a pilotaggio remoto. Deliberazioni ENAC: n. 15/2017; n. 21/2016
3) Disposizioni ENAC: 32/D del 31 maggio 2016 + 20/DG del 1 aprile 2016.
A rilevare il fatto e a darne notizia immediata è solo TERRAELIBERAZIONE- NEWS da Catania e Acireale.
9 Dicembre 2017 – Catania. CLAMOROSO A…FONTANAROSSA! – Dopo decenni di NEGAZIONISMO sul VINCOLO MILITARE che incombe 24h e condiziona lo sviluppo civile dello SPAZIO AEREO SICILIANO… tanto tuonò, che piovve!. – “Si fa presto a dire boom di traffico e investimenti per incrementarlo. Anche se Fontanarossa (che fra qualche giorno festeggerà il novemilionesimo passeggero del 2017) avesse non la seconda ma la terza pista, il numero di movimenti aerei sarebbe legato a un vincolo stringente”. “Twitter: @MarioBarresi-La Sicilia”.
QUALE “VINCOLO”?.
“La possibilità di operare sull’aeroporto di Catania si stabilisce attraverso un numero di voli per ora. La cifra viene calcolata con vari parametri: capacità dell’aerostazione, pista e altri standard internazionali. «Attualmente – si legge in una nota riservata che Sac ha inviato ad alcuni interlocutori istituzionali – la criticità bloccante è determinata dal sistema del controllo del traffico aereo», che a Catania viene coordinato in sinergia tra la torre di controllo gestita da Enav e AERONAUTICA MILITARE. Quest’ultima ha fissato i movimenti per ora a un massimo di 20 fra Catania e Comiso. «Il che significa che qualsiasi sviluppo dei due aeroporti non potrebbe comunque avere luogo per più di questi movimenti e dunque del numero di passeggeri conseguente», scrive l’amministratore delegato di Sac, Nico Torrisi. E il numero di 20 voli viene ridotto in alcune fasce orarie: ad esempio, appena 9 movimenti l’ora dalle 21 alle 7. Un freno all’attività di questa stagione; una ZAVORRA nei periodi di picco di traffico estivo. E non solo, perché «rispetto alle previsioni di crescita del traffico negli aeroporti della Sicilia Orientale (triple rispetto alla media nazionale), il protrarsi di una tale situazione renderebbe incompatibile la crescita e vani gli investimenti già previsti nel contratto di programma», fra i quali la nuova pista e l’interramento ferrovia. Lampi di Verità nelle Nebbie del VINCOLO MILITARE. Ora è un segreto di Pulcinella: e ci fanno pure le gite scolastiche con l’alternanza scuola-lavoro, adescando i giovani terroni dell’istituto aeronautico di Catania, il cui unico futuro è quello di arruolarsi nelle Truppe alate che “difendono la pace nel mondo” bombardando al servizio degli “Alleati”: perfino con la Francia contro la Libia, che avrebbero invece dovuto difendere. Che poi un aereo civile possa decollare o atterrare a Catania-Fontanarossa solo “a controllo militare” -droni amerikani permettendo- è un dettaglio irrilevante: è la normalità coloniale in quest’Isola senza Cielo. Non lo capisce nessuno?
(tratto dal libro di MARIO DI MAURO: L’ISOLA SENZA CIELO – edizioni TerraeLiberAzione)
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