Si intensifica l’attività di partiti, associazioni e movimenti del Sud per dire no al tentativo di prevaricazione politica portato avanti dai leghisti capeggiati da Calderoli, dal presidente leghista del Veneto , Zaia e dal loro braccio armato, il ministro delle Regioni, la leghista Erika Stefani. Ecco il documento unitario
Il tema è ormai noto: alcune regioni del Nord stanno, di fatto, lavorando alla secessione, scippando altre risorse al Sud in barba alla Costituzione. Siamo al paradosso: invece di un rilancio della questione meridionale, assistiamo al tentativo di dare vita a una sorta di “secessione dei ricchi”, come l’ha giustamente definita il professore Gianfranco Viesti, docente di Economia all’università di Bari, attraverso meccanismi che penalizzerebbero ulteriormente il Sud.
Una furbata che è stata denunciata (sotto, in allegato alcuni articoli di approfondimento) da partiti, associazioni e movimenti del Sud decisi a dire no al tentativo di prevaricazione politica portato avanti dai leghisti capeggiati da Calderoli, dal presidente leghista del Veneto , Zaia e dal loro braccio armato, il ministro delle Regioni, la leghista Erika Stefani.
Ecco il loro documento unitario: