terza pagina/ 19 Ottobre 1948: lo “sciopero alla rovescia” dei contadini di Lentini

19 ottobre 2018
La nostra rubrica dedicata alle pillole culturali: gli incipit tratti dai grandi romanzi, gli aforismi di scrittori e filosofi, i siciliani da non dimenticare, gli anniversari di fatti storici noti e meno noti, la Sicilia dei grandi viaggiatori, i proverbi della nostra tradizione e tanto altro ancora. Buona lettura

terza pagina

a cura di Dario Cangemi

Incipit

Un classico buongiorno. O, se preferite, un buon giorno ricordando un grande romanzo. Il modo migliore di iniziare una giornata: l’incipit di un grande libro. Se lo avete già letto sarà un bel ricordo. Se no, potrebbe invogliarvi alla lettura

«Il cuore si stanca anche lui, vedi; e se ne va a pezzo a pezzo, come le robe vecchie si disfanno nel bucato. Ora mi manca il coraggio, e ogni cosa mi fa paura; mi pare di bevermi il cuore, come quando l’onda vi passa sulla testa, se siete in mare. Tu vattene, se vuoi; ma prima lasciami chiudere gli occhi».

Giovanni Verga, “I Malavoglia”

****

Pensieri sparsi

L’aforisma, la sentenza, sosteneva Nietzsche, sono le forme dell’eternità. L’aforisma é paragonato dal filosofo tedesco alle figure in rilievo, che, essendo incomplete, richiedono all’osservatore di completare ‘’col pensiero ciò che si staglia davanti’’

«La sola cosa che si possiede è l’amore che si dà».

Isabel Allende, “La vita secondo Isabel”

****

Siciliani notevoli da ricordare

Riccardo Carafa della Stadera, nome completo “Riccardo Francesco Giovanni Battista Gaspare Melchiorre Baldassarre Maria Lucia Lupo Luca Ettore Diomede Malizia Eduardo” duca d’Andria e di Castel del Monte, marchese di Corato, conte di Ruvo, signore di Paternò, è stato uno scrittore, militare, politico, giornalista e dirigente sportivo italiano.

Tra le sue opere di maggior rilievo ricordiamo: Gli ultimi d’Alcamo, commedia-1893

****

Eventi e fatti storici

19 Ottobre 1944: la Strage del Pane a Palermo (ve ne parliamo qui). 

Merita di essere ricordato anche lo sciopero alla rovescia dei contadini di Lentini:

19 ottobre 1948 a Lentini (Siracusa) la polizia interviene su contadini e braccianti.

I braccianti di Lentini, di fronte alle prospettive di un altro inverno senza lavoro, hanno avuto un torto, quello di pensare di trovarsi in una Repubblica democratica fondata sul lavoro, nella quale la sovranità appartiene al popolo, ed in nome di questo diritto e di questa sovranità essi sono andati a prestare la loro opera (“sciopero alla rovescia”). Grave reato agli occhi della reazione, che è servito del pretesto per spiegamenti formidabili di forze di polizia. A far scudo agli agrari interviene la Celere, instaurando la violenza ed il terrore.

A Carlentini i lavoratori del feudo Cuppodia hanno sollevato legale opposizione alla esecuzione del sequestro. L’ispettorato compartimentale ha. accettato di far reclamo all’assessorato dell’agricoltura e questi ha dichiarato accolto il ricorso.

Non importa al servizio dei Beneventano se non c’è la ragione, né la giustizia, c’è la Celere che detta legge e regola dispoticamente tutto. L’opera dell’onorevole Marino e l’ordine di sospensiva del pretore di Lentini riescono a scongiurare nel momento estremo un secondo spargimento di sangue. Ma perfino questo atto veramente saggio del magistrato di Lentini viene volutamente scavalcato con un secondo altrettanto ingiustificato sequestro. Si inscena questa volta il. fattaccio: il ritrovamento sotto mucchi di pietre, nella aperta distesa del feudo Cuppodia, di bombe.

 

****

Viaggiatori in Sicilia

Se il viaggio è desiderio di conoscere l’altro e, al tempo stesso, possibilità di riconoscere se stessi. E’ affascinante notare come la Sicilia rappresenta per chi non vi è nato un’attrazione irresistibile, calamitando fantasie e immaginari dei viaggiatori stranieri che, forti della propria identità, vengono in Sicilia per capirne la conclamata diversità e forse trovano per lo più quello che credevano di voler trovare secondo la loro formazione, i loro desideri. In passato, l’identità univoca dei centri da cui provenivano i viaggiatori, bagaglio e ideale di cultura di cui erano portatori e di cui cercavano conferma in Sicilia, si è scontrata con l’identità plurale dell’isola in cui giungevano, quella pluralità tipica delle periferie e pure delle dimore di frontiera, con il loro intreccio di genti e di culture.

Torniamo a parlare di Samuel Taylor Coleridge.. e raccontiamo un aneddoto in particolare:

Giunge al monastero di S. Nicolò lo Bosco dai Monti Rossi in piena estate, il 19 agosto. Il monastero ed il paesaggio circostante, visti con gli occhi e l’immaginazione di un grande poeta, appaiono ricchi di suggestioni romantiche:

‘’Ancora ulivi – poi cactus – alberi di fico – a circa tre miglia da Catania, la dolce veduta del bosco e del mare guardando giù / dolci giardini in una piccola depressione da un lato / alture selvatiche dall’altro, un ricco odore riempie la strada, viene da una fila di asini che pascolano – un secondo panorama ancora più gradevole a 7 miglia da Catania, prima dei Monti Rossi, corre lo sguardo – in mezzo a questi un campanile proprio di fronte a noi, e alberi e colline boscose alle nostre spalle, un campanile uguale all’altro sulla linea delle strade / e il mare …, una strada davvero faticosa, ma io la intraprendo con comodo, giungo al fresco monastero / Oh, che posto amabile / betulle o pioppi, sembrava un tronco di betulle con foglie di pioppo.. E alberi di pino, prima della fattoria grande e bianca, e dietro e intorno vigneti e colline boscose e colli coperti di viti, le vigne crescono sulle lave ridotte in polvere, una meraviglia, assomiglia alle polveri metalliche che poi si fondono in una porta forgiata / nessuna traccia di forma vegetale può essere vista / io salgo sulla collina, il suolo ardente sotto i miei piedi, e con gioia entro nel bosco lì in alto, formato da betulle e querce…’’.

****

Rapporti tra scrittori e la Sicilia

Quando pensiamo alla Sicilia, inevitabilmente i ricordi personali si sovrappongono alle descrizioni letterarie, così come i fatti di attualità si intrecciano con le fantasie mitologiche e il folklore si confonde con i luoghi comuni, suggerendo all’immaginazione percorsi alternativi.

‘’Per i siciliani si può dire davvero che non esiste parola impossibile quando l’amore e l’odio li accendono; e l’odio, in questa terra felice, non nasce mai da questioni di denaro.’’

Stendhal

****

La scuola poetica siciliana

La scuola poetica siciliana è la prima forma di letteratura laica in Italia. Suo promotore fu l’Imperatore Federico II di Svevia. Questa scuola vide il suo apice tra il 1230 e il 1250. Nacque come una poesia di corte, infatti autori dei più noti sonetti sono lo stesso Federico II e membri della sua corte quali Pier delle Vigne, Re Enzo, figlio di Federico, Rinaldo d’Aquino, Jacopo da Lentini (funzionario della curia imperiale), Stefano protonotaro da Messina…La lingua usata era il siciliano o meglio il siculo-appulo.

La ’namoranza – disïosa

che dentro a l[o] mi’ cor è nata

di voi, madonna, è pur chiamata,

merzé se fusse aventurosa.

E poi ch’i’ non trovo pietanza,

[…] per paura o per dottare

s’io perdo amare,

Amor comanda ch’io faccia arditanza.

Grande arditanza – e coraggiosa

in guiderdone Amor m’à data,

e vuol che donna sia ’quistata

per forza di gioia amorosa:

ma’ troppo è villana credanza

che donna deggia incominzare,

ma vergognare

perch’io cominzi non è mispregianza.

Giacomo da Lentini – Poesie (XIII secolo)

Rime

V ‘’La ‘namoranza – disïosa’’

Proverbi Siciliani

Il proverbio è la più antica forma di slogan, mirante non già ad incentivare l’uso di un prodotto commerciale, bensì a diffondere o a frenare un determinato habitus comportamentale, un particolare modo di valutare le cose, di interpretare la realtà.

Cu’ veni a Palermu e nun va a Murriali, si nni parti sceccu e torna maiali.(Chi visita Palermo e non va a Monreale arriva asino e torna maiale).

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti