Ricordate la polemica delle scorse settimane? La storia dell’attuale Governo nazionale che aveva scippato i fondi alle periferie della città. Tutto falso, perché i fondi li aveva ‘congelati’ la Corte Costituzionale per un errore commesso dal Governo Gentiloni. L’attuale Governo nazionale ha sbloccato i primi fondi per le periferie e ne finanzierà una seconda parte con un’apposita legge. Roma vigili su Palermo: Mondello, infatti, non è una periferia e ha bisogno di interventi per prevenire le inondazioni, non certo del Tram!
Ricordate il ‘Bando Periferie’? Sono i fondi delle Regioni che il passato Governo nazionale di centrosinistra aveva assegnato ai Comuni per interventi nelle periferie delle città. La Regione Veneto ha presentato ricorso in Corte Costituzionale e ha vinto. Morale: i fondi vanno rimodulati. L’attuale Governo nazionale ha avviato la rimodulazione impegnandosi ad assegnarne una parte e ad effettuare i controlli su un’altra parte di questi fondi.
Immediatamente sono arrivate le proteste dei sindaci di centrosinistra che, dimenticando che il blocco di tali fondi è stato provocato da un errore commesso dal Governo Gentiloni, hanno attaccato a testa bassa l’attuale Governo, che avrebbe “tagliato i fondi per le periferie ai Comuni”.
In Sicilia si sono distinti, per la protesta, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e il sindaco di Agrigento, Calogero ‘Lillo’ Firetto (che ha annunciato, addirittura un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR).
Pensate un po’: Orlando (che è anche presidente dell’ANCI Sicilia) e Firetto, che non hanno aperto bocca quando l’ex capo del Governo nazionale, Matteo Renzi, e l’ex presidente della Regione, Rosario Crocetta, firmavano i ‘Patti scellerati’ che hanno fatto perdere un sacco di soldi alla Sicilia (non a caso la stessa Regione e oltre 300 Comuni, oggi, sono senza soldi!), hanno subito protestato!
Veramente bravi, Orlando e Firetto: silenziosi quando Renzi e Crocetta hanno fatto perdere svariati miliardi di euro alla Regione; pronti a protestare per qualche decina di milioni di euro che, peraltro, come vedremo, non sono stati affatto tolti ai Comuni.
Il capo del Governo Giuseppe Conte, infatti, si è impegnati a erogare questi fondi, previo controllo. E il senatore siciliano Fabrizio Trentacoste rende noto che il Senato ha approvato una mozione “che entra nelle maglie del ‘Bando Periferie’ così da mantenere l’impegno assunto dal Presidente Conte con l’ANCI, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, e che garantisce 500 milioni necessari al finanziamento dei 24 progetti del ‘Bando Periferie’ già approvati”.
“Per quanto riguarda gli altri 96 progetti che ammontano a 1,6 miliardi di euro totali – continua Trentacoste – quelli esecutivi verranno finanziati tramite una norma ad hoc, mentre gli altri saranno attentamente monitorati nei prossimi mesi. I fondi per questi ultimi, pari a 800 milioni, verranno recuperati tramite la convocazione della Conferenza unificata che unisce Stato, Regioni e Comuni, al fine di sanare l’incostituzionalità della legge che ha istituito il bando, per violazione del principio di sussidiarietà”.
Cioè per sanare l’errore commesso dal centrosinistra, lo schieramento di Leoluca Orlando e ‘Lillo’ Firetto.
“Con queste azioni – aggiunge il senatore 5 Stelle – abbiamo rimediato al contempo agli errori commessi dai governi precedenti. Infatti, a parte il fatto che le risorse previste dal ‘Bando per le Periferie’ creato sono state stanziate sulla base di una norma dichiarata illegittima da una sentenza della Corte costituzionale, era stato finanziato dal Governo PD per metà dell’importo complessivo. Si trattava quindi di promesse più che di risorse messe realmente a disposizione: molti progetti presentati devono ancora essere valutati e quindi i fondi non sarebbero stati spesi in tempi brevi. Nelle condizioni economiche attuali non possiamo permetterci di tenere fermi centinaia di milioni di euro”.
“Grazie all’emendamento al decreto Milleproroghe – conclude Trentacoste – i Comuni in avanzo di bilancio avranno a disposizione oltre un miliardo di euro per gli investimenti nei loro territori, già a partire da quest’anno. Si tratta, nello specifico, degli avanzi di amministrazione, risorse che molti Comuni hanno accumulato in questi anni a causa dei vincoli contenuti nel Patto di Stabilità interno e, successivamente, della nuova disciplina del pareggio di bilancio (in realtà è l’equilibrio di bilancio ndr). Soldi sottratti indebitamente ai servizi pubblici e accantonati, come affermato dalla stessa Corte costituzionale con la sentenza n. 247 del 2017 che sostiene che l’avanzo di amministrazione rimane ‘nella disponibilità dell’ente che lo realizza’ e ‘non può essere oggetto di prelievo forzoso’ attraverso i vincoli del pareggio di bilancio. È arrivato il momento di alleviare la morsa dell’austerità e permettere ai Comuni italiani di investire le risorse economiche sui territori”.
P.s.
Sarà interessante – e ci auguriamo che l’attuale Governo nazionale se ne occupi – verificare se tali fondi vengano effettivamente spesi per le periferie delle grandi città. Intanto il Governo nazionale farebbe bene a bloccare i fondi per le periferie di Palermo là dove tali fondi dovessero essere programmati per il Tram a Mondello. Per un motivo semplice: Mondello non è periferia di Palermo e ha bisogno di interventi per fronteggiare il dissesto idrogeologico, non certo di un Tram in un’area soggetta ad allagamenti.
Foto tratta da forumpa.it
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