Viene da chiedersi se tanta ‘compassione’ e tanta generosità concessa alla Lega di Matteo Salvini, chiamata a restituire allo Stato (cioè a noi cittadini) 49 milioni di euro – ci riferiamo alla rateizzazione in 80 anni! – siano disponibili anche per i normai cittadini. Anche se la sensazione è che, a prevalere, sia la legge barbarica del chi afferra un turco è suo…
Nel nostro Bel Paese, già culla del diritto, vige oggi la legge barbarica del chi afferra un turco è suo. Ciapa, prendi, acchiappa,becca, afferra. Poi se ne parla.
“Beati possidentes! In pari causa melior est condicio possidentis”.
Per restituire c’è sempre tempo e tanti, tanti avvocati.
Oggi a dare una mano ai truffaldini, ai ladri, ai disonesti ci si sono messi pure i magistrati, in omaggio a quel principio del turco preso, prenduto, afferrato.
Francesco Gozzi è il pm artefice della rateizzazione del debito milionario e truffaldino della Lega. È un caso di giustizia creativa che crea appunto un precedente da applicare in tutti i casi in cui, per usare le alate parole del magistrato, si vuole raggiungere un “equilibrio soddisfacente” tra gli interessi, prioritari, del debitore e quelli, trascurabili, del creditore, anche se questo creditore è lo Stato, ossia il cittadino.
Ne consigliamo i servigi a chi non riesce a pagare il mutuo della casa perché ha perso il lavoro, oppure a chi non può pagare le tasse perché la pubblica amministrazione non gli liquida le fatture a credito; e a chi non può pagare gli alimenti al coniuge perché ha un lavoro precario.
Non possiamo però assicurare che, trattandosi in questi casi di somme tutto sommato esigue, il procuratore si muoverà a compassione.
Foto tratta da corrieredellumbria.corr.it
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