La parlamentare regionale del Movimento 5 Stelle, Roberta Schillaci, in un’interrogazione al Governo regionale, chiede perché villa Malfitano è chiusa al pubblico. Detto questo, la villa, venerdì sera e sabato sera, ospita feste e musica. Tanto che qualcuno considera la musica di villa Malfitano come l’orchestra del Titanic: per una Regione che sta affondando, ci sta…
La villa è bella, anche se ricorda i pestiferi inglesi, quelli che in Sicilia, nel 1800, hanno fatto il bello e il cattivo tempo (compresa l’invasione del Mille di Garibaldi). Sì, villa Malfitano apparteneva a Giuseppe ‘Pip’ Whitaker, famiglia inglese che a Palermo e in Sicilia contava tanto.
La villa è bella, ma è chiusa al pubblico. Perché? Lo chiede la parlamentare regionale del Movimento 5 Stelle, Roberta Schillaci. Villa Malfitano, infatti, è gestita dalla Fondazione Whitaker, che fa capo alla Regione siciliana.
“Ci piacerebbe capire come mai, a Palermo – scrive la deputata – il parco di Villa Malfitano, sede della Fondazione Whitaker, è chiuso al pubblico. Eppure ad imporne l’apertura due volte la settimana è una convenzione stipulata con la Regione siciliana, che a maggio scorso ha stanziato in finanziaria un contributo di 200 mila euro per la Fondazione Whitaker”.
“Vogliamo sapere – prosegue la deputata – se il Governo è a conoscenza dell’inadempienza in atto, se la Regione ha già diffidato la Fondazione alla riapertura e quali misure intende mettere in atto per rendere fruibile questo prezioso polmone urbano ai cittadini, dal momento che, nonostante la Fondazione abbia bilanci in attivo, riceve fondi pubblici per il suo funzionamento”.
Non sappiamo se la Fondazione Whitaker abbia bilanci in attivo. Ma sappiamo che, se è chiusa al pubblico, la grande villa che si affaccia su via Dante e su via Serradifalco, di sera, spesso, è aperta per feste con tanto di musica.
Villa Whitaker, di solito, viene aperta come sala convegni. Mentre il parco dovrebbe essere a disposizione dei cittadini: ma così, a quanto pare, non è.
In compenso, lo ribadiamo, in certe sere – di solito venerdì o sabato – non mancano feste e musica. E alla fine, volendo, ci sta: per una Regione sull’orlo del fallimento, con presidente e assessore che volano a Roma a caccia di soldi, tenere in piedi un’orchestra sul modello del Titanic può sempre servire: se si deve affondare – come per il Titanic, per l’appunto – che si affondi con l’orchestra che suona…
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