La cosa è molto importante: perché nella passata legislatura i 14 deputati del Movimento 5 Stelle all’Ars non si erano mai accorti dei “giovani agricoltori” finanziati (a fondo perduto) con il PSR 2007-2013 che nessuno ha mai conosciuto. E, se la dobbiamo dire tutta, non si erano mai accorti dell’esistenza dello Piano di Sviluppo Rurale…
Il parlamentare regionale del Movimento 5 Stelle, Luigi Sunseri, ha presentato una mozione per impegnare il Governo regionale a correre ai ripari sulla misura che prevede ‘Aiuti all’avviamento di imprese per giovani agricoltori’, attesissima dal mondo agricolo e “gestita malissimo per l’ennesima volta dalla Regione, con un bando poco comprensibile e pieno di incongruenze, che rende difficile l’accesso ai fondi europei”.
“Bando per nulla chiaro – scrive in un comunicato il deputato – con diverse incongruenze, si sospenda la pubblicazione delle graduatorie provvisorie che, per forza di cose, sono falsate”.
Il tema è quello del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) della Sicilia. tema che questo blog ha affrontato più volte (QUI UN’INCHIESTA SUL PSR SICILIA 2014-2020). In questo caso di parla della sottomisura 6.1 (“Aiuti all’avviamento di imprese per giovani agricoltori”).
Secondo Sunseri, il Governo regionale dovrebbe “turare le falle di un provvedimento attesissimo dal mondo agricolo, ma che rischia di procurare parecchi malumori e grattacapi”.
“I problemi riscontrati nel bando dal Movimento 5 stelle sono numerosi e ancora una volta – afferma Sunseri – mettono in evidenza l’approccio sbagliato della Regione, che rende complicatissimo per gli aspiranti beneficiari l’accesso a fondi europei che sono di vitale importanza per loro. Come al solito ci troviamo di fronte ad un bando scritto male e per nulla chiaro che, giocoforza, ha generato graduatorie falsate che a questo punto vanno stoppate”.
“Le lacune individuate dal Movimento sono molteplici – prosegue il comunicato -. Tra le principali, la scarsa chiarezza sulle tempistiche della cantierabilità dei progetti (si varia infatti dai 120 giorni a partire dal decreto di concessione del sostegno previsti nelle disposizioni attuative della 6.1 ai 90 giorni dalla pubblicazione della graduatoria provvisoria previsti nelle sottomisure collegate alla 6.1. – 4.1, 6.4 e 8.1 ), la disparità di trattamento nell’istruttoria seguita dai vari Ispettorati provinciali per quanto attiene alle forme societarie (le Srl e le SAS sono escluse dall’istruttoria da alcuni uffici territoriali, ad esempio Palermo, e non da altri, ad esempio Enna, Ragusa, Siracusa), i criteri di attribuzione del punteggio, che non fanno nessuna differenza tra chi pratica agricoltura biologica e di qualità e chi non lo fa”.
“Il bando – spiega Sunseri – prevede l’assegnazione dello stesso punteggio sia al giovane che si insedia per la prima volta con nuova partita Iva in un’azienda che è stata condotta in regime di agricoltura biologica o con produzioni di qualità e che continuerà con queste produzioni, sia al giovane che si insedia per la prima volta in agricoltura con una nuova partita Iva, in un’azienda che non è stata condotta in regime di agricoltura biologica o con produzioni di qualità e che non lo sarà nemmeno in futuro”.
Oltre ad impegnare il governo alla sospensione della pubblicazione delle graduatorie provvisorie e a mettere delle “toppe” sui punti sopra elencati, la mozione mira a spingere l’esecutivo a “riorganizzare le somme destinate al bando e suddivise nelle varie sottomisure, al fine di incrementare il numero di giovani cui è destinato l’aiuto per l’insediamento” e a “pubblicare nuovamente le graduatorie provvisorie della sottomisura 6.1 con l’indicazione specifica di quali ditte sono posizionate utilmente graduatoria”.
Intanto prendiamo atto che i grillini dell’Ars hanno scoperto che, nel PSR, si erogano fondi a giovani agricoltori. Già è una cosa importante: nella passata legislatura, infatti, non se n’erano mai accorti. Tant’è vero che non hanno mai chiesto conto e ragione dei fondi del PSR 2007-2013 ‘immolati’ sull’altare di tantissimi “giovani agricoltori” che nessuno ha mai conosciuto.
Evidentemente, l’onorevole Sunseri, che si è insediato in questa legislatura, è più ‘curioso’ dei suoi colleghi parlamentari della precedente legislatura.
Giustissimi i rilievi di Sunseri sulla disparità di trattamento. Ma al giovane parlamentare vogliamo dire che questi fondi ai giovani agricoltori non sono affatto “di vitale importanza”. Questo tipo di intervento avrebbe un senso se, dopo l’erogazione dei fondi, venissero messi in atto controlli stringenti per accertare se i “giovani agricoltori” che hanno ricevuto questi ingenti finanziamenti a fondo perduto (perché di questo si tratta: di interventi a fondo perduto) siano tali: cioè se svolgono l’attività di agricoltori.
Perché l’onorevole Sunseri non prova a far sapere ai siciliani che fine hanno fatto i “giovani agricoltori” già finanziati negli anni passati?
In una Regione ‘normale’ si potrebbe dire che tali controlli spettano alla stessa Regione. Ma di tali controlli, da parte degli uffici regionali, non c’è traccia.
Potrebbe occuparsene la politica: ma non l’ha fatto. Ancora oggi non sappiamo come sono stati spesi i fondi del PRS 2007-2013: soprattutto – ma non soltanto – in ordine alle ingenti somme destinate ai “giovani agricoltori”…
Qualche cosa in più sappiamo sul PSR 2014-2020. Ma di sorprese – lo segnaliamo all’onorevole Sunseri – ce ne sono ancora tante…
Inchiesta sul PSR Sicilia: come politica e burocrazia bloccano l’agricoltura dell’Isola
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