…e la vicenda, adesso, diventa pesante, perché l’organizzazione sindacale ha dato mandato all’avvocato Sonia Spallitta affinché intervenga nella procedura fallimentare in atto, predisponendo una memoria che verrà sottoposta all’attenzione del curatore fallimentare e del Giudice delegato
dall’Unione Sindacale di Base (USB) Lavoro privato
riceviamo e pubblichiamo
Il giorno 03 u.s. la USB ha svolto un incontro con la Curatela fallimentare dello IAL Sicilia, facendo un riepilogo dettagliato di quello che, in fin dei conti, appare come un disegno “criminoso”, di cui gli ex lavoratori sono stati le vittime, ordito da chi svolgeva un doppio ruolo (La CISL siciliana).
Leggendo il carteggio sembrerebbe che, nell’anno 2010, si sia costruito artatamente uno stato di crisi avente un unico scopo, ovvero quello di utilizzare gli ammortizzatori sociali pur ricevendo i finanziamenti da parte del Governo regionale; prova ne sia che, se pur vi fosse stata già l’erogazione del finanziamento relativo al primo anno dell’Avviso 20 (circa 27 milioni di euro), i lavoratori venivano retribuiti dall’INPS perché posti in Cassa integrazione in deroga.
Dai documenti in nostro possesso viene fuori che esistevano due enti: lo IAL CISL SICILIA che riceveva i finanziamenti e lo IAL SICILIA che a questo punto svolgeva soltanto le funzioni di Ente attuatore.
A questo punto le domande che la USB si pone sono:
1) dove sono finiti i soldi dell’Avviso 20, i famosi 20 milioni che venivano sovente citati anche dall’ex Governatore Rosario Crocetta, se i lavoratori erano posti in Cassa integrazione?
2) chi è che ha licenziato i lavoratori se lo IAL Sicilia era soltanto una scatola vuota?
3) Come ha fatto qualche funzionario dell’assessorato regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale a non notare che, allo IAL CISL Sicilia, veniva erogato il finanziamento relativo all’Avviso 20 e successivamente i lavoratori dello IAL Sicilia ricevevano l’integrazione della Cassa integrazione?
Alla luce delle superiori domande, la USB, a tutela dei lavoratori, ha ritenuto a questo punto di dover conferire mandato specifico di assistenza legale all’avvocato Sonia Spallitta, presente all’incontro, affinché intervenga nella procedura fallimentare in atto, predisponendo una memoria contenente osservazioni tecniche, corredata da opportuna documentazione, relative ad alcuni profili specifici del fallimento dello IAL Sicilia, da sottoporre al Curatore fallimentare, allo scopo di chiarire, nell’interesse di tutti, i punti poco chiari e poco trasparenti relativi alla vicenda che ha condotto al fallimento dell’ente di formazione e al licenziamento di centinaia di lavoratori, osservazioni che saranno altresì attenzionate dal Giudice delegato.
La USB, fino ad allora, vigilerà sulla celerità della procedura.