Settantanove anni fa la Germania nazista sfidava le democrazie occidentali con l’ennesimo strappo ai trattati di Versailles, sfondando a Oriente. Cominciava la Seconda guerra mondiale. Attenzione al presente. La madre degli stolti è sempre incinta. Il serpente cova sempre
Neofascisti, neonazisti, razzisti, casapoundisti, nazionalisti, destrorsi, nemici dell’Europa unita singoli e associati, ricordate questa data:
alle 4,45 del mattino di 79 anni fa, la nave da guerra tedesca “Schleswig Holstein” apriva il fuoco contro la guarnigione polacca del forte Westerplatte, presso Danzica. Era il primo atto di guerra.
Fu quello l’inevitabile punto di arrivo cui i tanti errori fatti in tutta Europa, dalla fine della prima guerra mondiale, da popoli, nazioni, politici, governanti e gente comune portarono il mondo intero. Fu quello il risultato della progressiva e rapida erosione dei valori di solidarietà tra i popoli che sembravano risorti dopo il terribile massacro consumato durante la guerra precedente.
Sono passati 79 da allora: a tanti quella guerra ormai lontana può sembrare un’astrazione, il suo carico di sangue, di morti, di orrori, di negazione dell’umanità possono apparire irreali, ma non è così.
La madre degli stolti è sempre incinta. Il serpente cova sempre.
Non sembri che le pulsioni scomposte, i tronfi e pettoruti ducetti d’accatto di oggi, i cattivi maestri che attraversano il Paese siano assai diversi da quelli che un secolo fa, a poco a poco, per vanità, per sete di potere, per soddisfare interessi di classe o personali, avviarono la disgregazione del fragilissimo tessuto che si tentava di cucire tra le nazione devastate dalla Grande guerra.
Sarebbe un errore che potrebbe rivelarsi fatale. Teniamoci stretta questa nostra piccola, grande Europa che tra tanti errori, con tutti suoi limiti, ci ha preservati da quello che 79 anni fa fu la più tragica sospensione della civiltà umana. Difendiamola, aiutiamola a crescere, a migliorarsi, a diventare sempre più la casa comune di tutti, senza egoismi, con forza e determinazione, nella certezza del buon diritto di tutti ad una convivenza pacifica tra eguali.
Foto tratta da filodidattica.it