In una dura nota l’organizzazione sindacale torna all’attacco e annuncia che non darà tregua fino a quando non verrà a galla la verità. Lunedì prossimo manifestazione di protesta davanti la sede della curatela fallimentare. Intanto la stessa USB comunica la “nascita della struttura sindacale USB Lavoro Privato Terziario”. Si occuperà dei tanti lavoratori licenziati dopo che chiusure di negozi storici di Palermo
In una durissima nota la l’Unione Sindacale di Base (USB) Lavoro Privato torna sulla vicenda del fallimento dello IAL. E lo fa ricordando che l’ingloriosa fine di quello che è stato uno dei più grandi enti formativi non passerà all’ombra dei celebri tarallucci e vino… Insomma l’organizzazione sindacale annuncia battaglia su tutta la linea tornado ad attaccare pesantemente la CISL siciliana.
La vicenda, si legge nel comunicato,“non rimarrà impunita… I chiari responsabili di questo crimine pagheranno per i tanti torti e i tanti danni inflitti agli ex lavoratori IAL CISL”.
“La USB Lavoro Privato – si legge sempre nel comunicato – arriverà fino in fondo, senza fare sconti a nessuno e, soprattutto, senza guardare nessuno in faccia, tutto naturalmente nel rispetto delle leggi. E’ doveroso sottolineare che un gruppo di iscritti all’USB (circa 70 Ex Lavoratori IAL), hanno presentato un esposto in quasi tutte le Procure delle provincie siciliane”.
“Inoltre – prosegue il comunicato – è stato presentato un memoriale dal Responsabile regionale della USB Formazione, Costantino Guzzo, al Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, e in una Procura siciliana, denunciando i gravi fatti riscontrati tra l’anno 2010 fino ad arrivare alla data di licenziamento (22/04/2016), scaturito per un fallimento” sul quale l’organizzazione sindacale esprime critiche.
Nel comunicato si legge che la Digos ha autorizzato, per lunedì prossimo, una manifestazione di protesta che si svolgerà davanti l’ufficio della curatela fallimentare IAL (Via Marchese Ugo n.26, Palermo). L’inizio è previsto per le nove di mattina.
Nel comunicato si legge, poi, che è stata “inviata al Presidente della Sezione fallimentare del Tribunale di Palermo una richiesta di audizione allo scopo di renderlo edotto su quanto sta accadendo in merito al fallimento dello IAL Sicilia. Si precisa infine – conclude la nota dell’organizzazione sindacale – che qualora la USB non dovesse ricevere dei riscontri utili alla soluzione dei problemi perseguirà tutte le strade giudiziarie e politiche possibili pur di far valere le proprie legittime ragioni”.
Intanto la stessa Unione Sindacale di Base della Sicilia comunica la “nascita della struttura sindacale USB Lavoro Privato Terziario. Un settore – dice Sandro Cardinale, dell’Esecutivo Confederale USB SICILIA – che ha visto aziende storiche della città di Palermo, come Grande Migliore, Max Living, Brico Arrigo chiudere i battenti non curanti delle conseguenze che sono da queste becere logiche aziendali”.
“Oggi – prosegue Cardinale – ci ritroviamo con centinaia di padri e madri di famiglia tutti over 50, senza nessuna forma di sostentamento reddituale, abbandonati dalla politica, che in questi anni ha fatto solo promesse, preso il bottino di voti per poi scappare. La USB Lavoro Privato Palermo ha deciso, con la solita forza che ha sempre contraddistinto la scrivente, di intraprendere questo percorso che porti alla risoluzione della vertenza che si trascina ormai da troppi anni. La USB dice basta alle promesse vane della politica, adesso occorrono i fatti, pertanto interesserà tutti le parti politiche sia nazionali che locali per trovare una soluzione definitiva e strutturale per questi lavoratori e lavoratrici estromessi di fatto dal mondo del lavoro”.
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