Nel Parlamento nazionale due interrogazioni segnalavano i pericoli: la prima nel 2014, la seconda nel 2016. Ebbene, non è successo nulla! Secondo voi i governanti dell’epoca verranno chiamati a rispondere? Il problema mai affrontato dei ribassi d’asta a fronte di costi rigidi: vero e proprio sistema criminale e criminogeno
Quando si verificano eventi come quello di Genova, io adotto sempre la stessa tecnica. Mi informo sui morti e i feriti, auguro la pace ai primi e la pronta e completa guarigione ai secondi, passo e chiudo. Mi risparmio così la miserevole squallida manfrina della finta caccia alle responsabilità e della fuga dalle responsabilità.
Anche in questo caso, come in tutti i disastri precedenti, non ci sono né ci saranno colpevoli, né responsabili, una volta superato il primo grado di giudizio, dove c’è ancora qualche giudice animato di grandi propositi e qualche condannetta simbolica ci sarà.
Dall’appello in poi il sistema si assesta, assorbe e metabolizza tutto e “tutto a posto va”.
Perché perdere tempo andando appresso ai giornalisti pagati dall’ANAS o ai giornali di ‘Casa Benetton’ che ti faranno credere “che Dio non è Dio?”.
L’Italia è questa: un Paese corrotto con a capo miserabili corruttori votati da una minoranza di buoi.
Le persone serie sanno di che cosa si tratta. Ma le foto che circolano sulla rete non le vedrete mai sui fogli corrotti. Sanno che questo Stato di ladri e manutengoli ignora dolosamente il concetto e il significato delle parole chiave in un Paese civile PROGRAMMAZIONE, PREVENZIONE, MANUTENZIONE.
Le persone serie, i professionisti competenti, sanno che negli appalti i ribassi d’asta sono criminosi e criminogeni; sanno benissimo che, di fronte a costi standard e rigidi (costo del lavoro, costo dei materiali), consentire le offerte in ribasso significa autorizzare a delinquere e a peggiorare il livello della prestazione (lavoro nero, materiali scadenti).
Eppure lo Stato continua a fare bandi al ribasso invece che al rialzo. Sono farabutti, che come un’associazione a delinquere si proteggono tra loro, distribuendo i ricavi in danaro o assegnando cariche e favorendo carriere.
La vera svolta sarebbe che oggi qualche ex ministro, che se n’è sbattuto della denuncia in Parlamento sui pericoli del Ponte Morandi, venisse in un momento di catarsi politica e di civiltà incriminato in Aula e tradotto a Rebibbia.
Ma è solo un’illusione perché anche lui fa parte del sistema denominato “mangia e fai mangiare”. E’ un intoccabile.