Sul Titanic

Gli affari del mare 21/Ai privati il controllo sul monopolio: assessore Falcone, dice vero?

Condividi

Il magistrato, Angelo Giorgianni, esprime non poche perplessità sull’iniziativa della Regione che rischia di trasformarsi una farsa. Vediamo perché

Rischia di trasformarsi nell’ennesima farsa l’iniziativa della Regione che mira a fare luce sul monopolio nel settore dei trasporti marittimi in Sicilia. Un monopolio, lo ricordiamo, sul quale ci sono pochi dubbi.  Basta leggere il recente pronunciamento dei giudici del CGA a proposito del ricorso della Ustica Lines (oggi Liberty Lines) contro la revoca di un bando regionale, e ancora prima, il parere dell’ Antitrust dell’era pre-pitruzzelliana, a proposito dell’acquisizione della Siremar. Lo sanno bene anche alla Regione che, forse, per evitare figuracce davanti all’Ue (i giudici del Cga hanno inviato tutto all’Antitrust europea) in teoria, si sta dando da fare per affrontare il problema. Cosa non ci convince? L’idea di affidare questi controlli ai privati. Una scelta che definire poco ortodossa è un eufemismo, non solo perché quando in ballo ci sono una marea di soldi pubblici deve essere un organismo pubblico a fare le verifiche, ma anche perché in questa storia l’ingerenza dei privati è stata (ed è ancora) straripante. Parliamo del settore in questo momento nel mirino di più Procure con l’inchiesta sulla tangentopoli del mare (Mare Mostrum) che ha rivelato una commistione opaca tra interessi pubblici e privati, dove i secondi hanno avuto la meglio.  Ai dubbi dà voce, nel post che pubblichiamo qui sotto  e che giriamo all’attenzione dell’assessore al ramo, Marco Falcone, il magistrato, Angelo Giorgianni:

 

“LA REGIONE ATTIVA I CONTROLLI CONTABILI SULLA GESTIONE MONO POLISTICA NEI TRASPORTI E ………. INCREDIBILE MA VERO, NON TROVA PERSONALE PUBBLICO DISPONIBILE E BANDISCE UNA GARA PER AFFIDARE IL COMPITO AI PRIVATI

infatti, la Regione ritenuto:
“che è necessario procedere alla verifica contabile dei contratti afferenti i servizi di collegamento marittimo con le isole minori della Sicilia, affidati a vettori privati con finanziamenti di tipo compensativo dall’Amministrazione regionale e da quella statale, al fine di recuperare eventuali sovracompensazioni erogate;

“che si renderà necessario procedere anche alla riorganizzazione degli assetti imposti e/o alla rideterminazione delle tariffe applicate stante la facoltà contrattuale dell’appaltatore di richiedere adeguamenti al verificarsi di fenomeni non prevedibili che conducano ad un’alterazione dell’equilibrio del rapporto sinallagmatico.”

Per effettuare le verifiche predette, la Regione ha attivato una “ricerca di risorse umane altamente specializzate, per il periodo 01 gennaio 2017/30 aprile 2021, da rinvenirsi tra il personale appartenente al ruolo organico dell’Amministrazione regionale;” ma “nessuna adesione all’interpello risulta …… pervenuta agli atti del competente Servizio” .
SOLUZIONE?
La Regione decreta di indire una gara telematica “per l’affidamento del Servizio di verifica contabile e supporto per l’analisi economico-finanziario dei contratti di servizio pubblico nel settore del trasporto marittimo” per periodi di esercizio dal 2014 in poi.

Alcuni interrogativi sono d’obbligo:

Questi controlli in precedenza sono stati effettuati annualmente o gli ultimi risalgono al 2014?

È proprio necessario affidare a privati compiti così delicati, dalle cui verifiche potrebbero discendere implicazioni giuridiche (nazionali ed europee) ed economiche( per la Regione, lo Stato, le Società che gestiscono i servizi e gli utenti) importanti?

In assenza di manifestazioni di disponibilità del personale regionale ad effettuare questi controlli, non si poteva affidare con ordine di servizio il compito a funzionari scelti, tra le tante professionalità sicuramente esistenti (e stipendiate) della Regione?

E comunque, in questo contesto, a chi e come sarà affidato il compito di controllare l’esecuzione del lavoro dei controllori privati”?

Visualizza commenti

Pubblicato da