Sembrano due fatti completamente slegati ma, in realtà, sono intimamente connessi e conducono ad un unico messaggio: Palermo e la sua amministrazione comunale sono alla frutta (sotto tutti i punti di vista). Infatti l’artista cinese che ‘amoreggia’ con una pianta e i ‘buchi’ del Bilancio comunale sono due facce della stessa medaglia…
La Palermo di queste ore offre due ‘immagini’ apparentemente lontane, ma in realtà molto vicine.
La prima la offre Manifesta – Palermo Capitale della Cultura. Dovrebbe trattarsi – supponiamo – di un’opera d’arte. E’ un video che ritrae un cinese nudo che abbraccia e bacia una pianta… Noi ci rifiutiamo di postare tale video: ma sulla rete lo trovate.
Sarà una manifestazione di arte che si ‘fonde’ con la natura in un ‘amplesso’?
Noi non abbiamo le competenze, né la cultura del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, dell’assessore comunale alla Cultura, Andrea Cusumano, e del direttore della fondazione Manifesta, Roberto Albergoni.
Però, no, una cosa la cogliamo, da questa ‘creazione’ artistica: il senso ‘vegetale’ di un’Amministrazione comunale che a noi sembra arrivata alla frutta.
Certo, magari la pianta della quale l’artista cinese sembra particolarmente ‘preso’ non produce frutti: magari qualche fiore, o qualche bacca: però a noi dà il senso della fine…
La seconda immagine la dà la Corte dei Conti: è un’immagine meno ‘artistica’ e forse un po’ ‘plastica’, se non realistica. I giudici contabili sostengono che i Bilancio del Comune di Palermo del 2015 e del 2016 presenterebbero troppi ‘buchi neri’.
I giudici della Sezione di controllo della Corte dei Conti hanno inviato tali documenti contabili alla Procura generale della stessa Corte dei Conti e al Ministero delle Finanze. Entro 60 giorni si attendono le misure correttive da parte del Comune di Palermo.
Le due ‘immagini’ – l’ ‘artista’ cinese e i ‘buchi’ di Bilancio – rischiano di creare problemi a Forza Italia, forza politica che ha deciso di ‘immolarsi’ a sostegno dell’amministrazione comunale di Orlando.
Per carità, anche dentro Forza Italia di Gianfranco Miccichè non mancano gli ‘intellettuali’ in grado di comprendere fino in fondo il ‘messaggio’ dell’artista cinese.
Ma se alle manifestazioni ‘artistiche’ di Manifesta si sommano i rilievi della Corte dei Conti la cosa, per Miccichè e compagni, rischia di diventare un po’ ‘acitigna’. Anche perché, giusto giusto, i grillini hanno presentato una bella mozione di sfiducia al sindaco Orlando che, se non avallata da Forza Italia, rischia di sputtanare definitivamente questa forza politica già in difficoltà.
I grillini, dal canto loro, calano il due di briscola con un comunicato stampa scoppiettante:
“Le dimissioni del Sindaco, con il durissimo responso della Corte dei Conti sul Comune di Palermo, risultano non più prorogabili”, dichiarano in una nota i consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle, Ugo Forello, Giulia Argiroffi, Concetta Amella, Viviana Lo Monaco e Antonino Randazzo.
“Sono gravi e inaccettabili le irregolarità che l’amministrazione avrebbe commesso e che hanno ripetutamente alterato i risultati economico-finanziari del Comune – affermano i portavoce del M5S -. Talmente gravi che gli atti sono stati trasmessi al Mef e alla Procura della Corte dei Conti. Circostanza forse ancora più inquietante: alcune irregolarità, inoltre, sarebbero state riproposte dal sindaco nella proposta di rendiconto 2017, approvata giovedì scorso dalla Giunta”.
“In merito – prosegue la nota – il MoVimento 5 Stelle aveva già formalmente diffidato, senza successo, il sindaco sull’alterazione del risultato dei residui passivi. Adesso ci rivolgeremo alla Corte dei Conti. La verità è che il Comune è già strutturalmente deficitario e l’amministrazione sta cercando di celare tale evidenza ai cittadini palermitani. Tutto ciò è inaccettabile. Orlando vada via e si commissari immediatamente il Comune”.
Intanto, su facebook, la consigliera comunale Sabrina Figuccia va già duro su Manifesta e sull’artista cinese in vena di ‘effusioni’ vegetali:
“Manifesta 12 presenta ‘pteridophilia’ dell’artista cinese Zheng Bo.
L’intera commissione competente in materia di affari legali, di cui sono componente, chiede al Direttore della fondazione Manifesta Roberto Albergoni e all’assessore alla cultura Andrea Cusumano di conoscere e avere copia delle relazioni tecnico-artistiche che hanno motivato le scelte per l’inclusione dell’artista e della sua ‘opera’ e se siano state effettuate tutte le valutazioni circa l’esistenza di ipotizzabili reati di oltraggio al pudore”.
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