Se prima più dell’80% del parametro UCS era rappresentato dal costo del personale, con il ‘nuovo corso’ dei corsi di Formazione professionale si dovrebbe riuscire a garantire l’attività formativa con un costo del personale che non supererebbe il 20-30%! Morale: all’interno del costo standard gli Enti potranno fare quello che vogliono!
L’ex assessore regionale alla Formazione professionale, Bruno Marziano, dice che, con l’attuale Governo, è tutto a posto. Dice che l’attuale assessore che ha preso il suo posto sta lavorando bene. E che, come nelle favole, tutti vivranno felici e contenti (IN QUESTO ARTICOLO IL MARZIANO-PENSIERO RINTRACCIATO SU FACEBOOK). Noi, invece, siamo convinti dell’esatto contrario. perché leggiamo in modo antitetico la realtà di questo settore rispetto a Marziano.
Già da tempo segnaliamo le avventure dei soliti furbetti che si stanno sbizzarrendo a pubblicare i più fantasiosi criteri per la ricerca del personale. Contrariamente a quello che il dirigente generale del disastrato dipartimento della Formazione professionale della Regione, dottore Gianni Silvia, ha sempre assicurato, non c’è alcuna tutela per il personale licenziato. Quella che si intravede – e che in alcuni casi già si vede con chiarezza – è una grande presa per i fondelli.
Già con l’Avviso 8 le stranezze non sono mancate. Non tanto e non soltanto nei passaggi oggetto di ricorsi, quanto nella gestione delle assunzioni precedute dalla ricerca di personale. Con la soggettiva assegnazione di punteggi per consentire a raccomandati e segnalati di affacciarsi, per la prima volta, alle attività formative e amministrative che, purtroppo, sono ferme da più di un triennio, ostaggio della politica e del malaffare. Ma come recita il vecchio adagio, al peggio non c’è mai fine.
Nel passaggio dall’Avviso-burla-8 all’Avviso 2/2018 – creazione ‘teratologica’ del nuovo Governo regionale non possiamo esimerci dal segnalare che certi Enti assegnatari potrebbero aver oltrepassato la barriera della fantasia. Soprattutto in materia di contabilità.
Ma andiamo per ordine. Abbiamo già segnalato il record del mondo – in materia di click day – battuto con l’avvio del già citato Avviso 2, meglio noto come Bando a Catalogo. Con circa 30 mila ragazzi che, in tre ore, sono riusciti a trovare gli Enti che gli ‘somministreranno’ i corsi di Formazione professionale.
Con il bando a Catalogo, infatti, sono i giovani che scelgono i corsi da frequentare. E circa 30 mila ragazzi – sembra incredibile! – hanno scelto i corsi (e quindi gli Enti dove frequentarli) in poco più di tre ore. Una ‘magia’…
Di più. Ci sono questi enti ‘scelti’ dai ragazzi. Bene. Se sono stati ‘scelti’ dai ragazzi – e quindi risultano assegnatari dei fondi – perché il dipartimento della Formazione non ha ancora pubblicato l’elenco di tali enti? Cos’è un segreto?
Ma la parte, come dire?, più divertente di questa storia senza fine deve ancora arrivare. Di cosa parliamo? Semplice: degli importi che dovrebbero essere riconosciuti al personale selezionato per lo svolgimento delle attività formative.
Qui comincia una sorta di ‘circo’. Pensate un po’: si va dai 55 euro lordi fino ai 9,90 euro lordi nella più variegata e fantasiosa attribuzione degli incarichi.
E’ bene evidenziare che il molto ‘interessante’ e ‘innovativo’ parametro di 9,90 euro lordi corrisponde al primo livello del vigente Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL), fra l’altro abbondantemente scaduto!
Al via un altro ‘record del mondo’: il personale meno pagato sul pianeta Terra in materia di Formazione professionale.
Da quello che abbiamo capito, la nuova Formazione professionale targata Roberto Lagalla, assessore al ramo, va sullo ‘sparagno’. E’ l’assessorato che risparmierà? Giammai! Ricordiamoci che, ormai, c’è il costo standard: 129 euro l’ora. E allora dove sta il risparmio, anzi, l’inghippo?
Abra Cadabra, Alì Babà: abbattendo il costo del personale assisteremo ad una curiosa inversione di tendenza: se prima più dell’80% del parametro UCS era rappresentato dal costo del personale, oggi si dovrebbe riuscire a garantire l’attività formativa con un costo del personale che non supererebbe il 20-30%!
Insomma, se non dovesse essere chiaro, all’interno della ‘genilata’ del costo standard (invenzione dei Governi regionali di centrosinistra adottata dall’attuale Governo regionale di centrodestra), ogni Ente può fare quello che vuole: se spende meno, i soldi se li tiene. La differenza rappresenterà un utile e lungi da noi – per carità! – malignare su spese, affitti e chissà cos’altro ancora.
Ci chiediamo e chiediamo: l’assessore Lagalla, il mega dirigente generale-galattico Silvia e, soprattutto, i rappresentanti delle cinque organizzazioni sindacali che qualche settimana fa hanno siglato l’accordo – Cgil, Cisl, Uil, Snals e Ugl – sono a conoscenza di tali ‘innovazioni’?
Per ultimo facciamo notare alcune curiosità.
Per esempio, l’attribuzione di 40 punti su 100 nel colloquio orale, a significare l’inutilità ad inviare la candidatura, visto che è palese su chi cadrà la scelta. O l’attribuzione di 10 punti al candidato che esibirà una lettera di referenze…
Che dire ancora? Manca soltanto l’attribuzione del punteggio in base all’altezza o al colore degli occhi per capire quale ulteriore cialtroneria devono subire gli ex lavoratori del sistema formativo siciliano…
Foto tratta da lightforcenat.com
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