Rispondendo a una domanda su Antonello Montante, in occasione della presentazione del ‘Rapporto sul Sud’, il presidente nazionale di Confindustria, Vincenzo Boccia, non ‘boccia’, né ‘promuove’ l’ex numero uno degli industriali siciliani oggi nei guai con la Giustizia. Si attende la sentenza. Che dire? Che Montante è ancora potente?
Che dire di Antonello Montante, ex numero uno di Confindustria Sicilia, l’uomo che ne ha combinate di tutti i colori? La domanda, per il presidente nazionale di Confindustria, Vincenzo Boccia, l’uomo che in queste ore si vede spesso in TV mentre prova a demolire il ‘Decreto dignità’ adottato dal Governo nazionale e, in particolare, dal Ministro Luigi Di Maio, deve essere arrivata un po’ alla sprovvista. Boccia – questa la notizia – non ha mollato Montante: non l’ha difeso a spada tratta, ma ha lasciato intendere che il suo giudizio è sospeso:
“Non siamo giustizialisti, né giustifichiamo”, ha detto il presidente nazionale di Confindustria in occasione della presentazione del Rapporto sul Sud, rispondendo a una domanda su Montante, accusato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione.
“Le sentenze dimostreranno che cosa ha fatto e se lo ha fatto ha tradito anche noi”, ha precisato Boccia in una nota riportata da Radiocor.
Come già accennato, il giudizio su Montante, da parte dei vertici nazionali di Confindustria, rimane sospeso. Insomma, Boccia – e scusate il gioco di parole – non ‘boccia’ Montante. Si limita ad attendere l’evoluzione degli eventi.
Della serie: aspettiamo quello che decideranno i giudici.
Tutto sommato, volendo, è lo stesso atteggiamento della politica, là dove lascia fare alla Giustizia cose che la stessa politica non vuole fare (o non può fare). Soprattutto nei riguardi di chi, pur essendo in difficoltà, è ancora potente.
Dopo di che, però, Boccia un po’ si contraddice:
“Ce ne potevamo accorgere? Non se n’è accorto nessuno”.
Ma accorgersi di che, presidente Boccia? Non ha detto che bisogna aspettare le sentenze prima di capire se, eventualmente, Montante ha tradito anche voi?
Dopo la botta al cerchio, i ritorna alla botte: il presidente di Confindustria aggiunge che non bisogna confondere “questioni particolari con quelle generali. La cultura delle generalizzazioni – precisa Boccia – ci sta portando alla deriva”.
Per carità: non sappiamo come finirà la vicenda Montante e anche noi siamo garantisti: resta il fatto – il presidente nazionale di Confindustria Boccia ne converrà – che Montante, in Sicilia, per lunghi anni, è stato un uomo di potere, che riusciva a condizionare la politica e anche una parte del mondo dell’informazione.
Agli atti non ci sono soltanto gli arresti domiciliari, ma anche il suo trasferimento in carcere dopo il tentativo, un po’ rocambolesco, di far sparire una parte del suo archivio segreto. Per non parlare del video che coinvolgerebbe l’ex Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta:
Montante, lo ribadiamo, è stato, per anni un uomo di potere.
Nel 2009 è stato tra i protagonisti del ribaltone del Governo regionale di Raffaele Lombardo insieme con il PD di Antonello Cracolici e Giuseppe Lumia.
Nell’estate del 2012 è stato tra i protagonisti dell’elezione del già citato Rosario Crocetta alla presidenza della Regione siciliana.
E’ stato, lo ribadiamo, un uomo di potere che, del potere siciliano, conosce tante cose:
Antonello Montante resta in carcere: tremano i potenti della Sicilia
Detto questo, l’importante, oggi, è non essere giustizialisti e non giustificare. Anche perché dalla guida di Confindustria Sicilia ” Montante si è dimesso”.
E tanto basta…
Sistema Montante/ La mano tesa di Vincenzo Boccia e ‘Sicindustria’ senza vertici…
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