Il grillino Giampiero Trizzino incalza il Presidente Musumeci sulla gestione dei rifiuti. E ‘profetizza’ che il Governatore, a fine dicembre, chiederà a Roma la proroga dei poteri speciali. Vincenzo Figuccia chiede al Governo di difendere gli ex Pip dall’impugnativa romana. Lo stesso Figuccia chiama in causa l’Arcivescovo di Palermo sui licenziati dell’Opera Pia ‘cardinale Ruffini’:”Meno omelie e più opere”
Rifiuti, ex PIP di Palermo e i licenziati dell’Opera Pia ‘cardinale Ernesto Ruffini’. Questi gli argomenti di tre distinti comunicati stampa. Sui rifiuti interviene il parlamentare regionale del Movimento 5 Stelle, Giampiero Trizzino. Gli altri due argomenti sono affrontati dal parlamentare regionale di CambiAmo la Sicilia, Vincenzo Figuccia.
Rifiuti. “Il Governatore, Nello Musumeci – dice Trizzino – conta di dotare la Regione di un nuovo piano rifiuti entro dicembre e per farlo, da Commissario straordinario per l’emergenza, ha deciso di arruolare 25 esperti – nonostante la pletora di personale regionale, pari a 14.797 unità in servizio nella pubblica amministrazione siciliana, come rileva proprio oggi la Corte dei Conti nel giudizio di parifica – da impiegare per un periodo decisamente superiore ai cinque mesi che mancano alla fine dell’anno. I contratti degli esperti, infatti, vanno da un minimo di 8 mesi a un massimo di 16. Qualcosa non quadra”.
Trizzino commenta l’avviso pubblico per la selezione di 25 esperti per la redazione del Piano regionale dei rifiuti, pubblicato dal Dipartimento dell’Acqua e Rifiuti, che scade lunedì prossimo e che fra l’altro, come indicato dal bando, prevede la possibilità di proroga degli incarichi.
“A pensar male delle volte ci si azzecca – afferma il deputato grillino -. Musumeci è consapevole che non rispetterà il cronoprogramma, sbandierato a mezzo stampa e che indica il mese di dicembre per la redazione del Piano, atto fondamentale per mettere a regime il sistema di gestione dei rifiuti in crisi da 20 anni, e sa bene che sarà costretto a chiedere al Ministro dell’Ambiente la proroga dei poteri speciali, prolungando oltre il 2019 l’agonia”.
“A questo punto – conclude Trizzino – prima che i fatti diano conferma di ciò che sembra ormai una evidente certezza, Musumeci farebbe bene, per la sua immagine e per quella della Regione che rappresenta, a rimettere l’incarico di commissario per l’emergenza rifiuti, prima che sia Roma a revocarlo”.
Considerato che il Movimento 5 Stelle è al Governo di Roma, forse il Presidente Musumeci farebbe bene a non sottovalutare il consiglio…
Ex PIP. La storia è nota. Il Parlamento siciliano ha approvato una legge che prevede il passaggio dei precari detti ex PIP nella Resais, una società di parcheggio della Regione. Ma il Governo nazionale ha impugnato tale norma.
Sulla vicenda interviene il già citato Figuccia:
“Dopo l’impugnativa del Consiglio dei Ministri della norma approvata in Finanziaria lo scorso aprile avente ad oggetto il transito del bacino Ex Pip in Resais Spa, l’ufficio legislativo della Presidenza della Regione, ha inviato una nota a tutti i dipartimenti regionali, indirizzandola all’attenzione dei dipartimenti che hanno competenza nevralgica in materia: Funzione pubblica, Lavoro e Bilancio. Si tratta di un atto con il quale il Presidente della Regione, Nello Musumeci, invita gli stessi a relazionare in funzione della comunicazione fatta dal Ministero sulle ragioni di incostituzionalità ed esorta con celerità all’appuntamento allorquando il termine perentorio per l’eventualità di procedere in giudizio è fissato al 19 agosto 2018”.
“Comprendiamo l’accorato appello del Presidente Musumeci – dice sempre Figuccia – tuttavia, chiediamo allo stesso che anziché attendere le relazioni che verosimilmente arriveranno fra non meno di 10 giorni e rispetto alle quali, una volta pervenute, potrà limitarsi a prenderne atto, convochi immediatamente un incontro collegiale con gli assessori competenti, i relativi uffici, le organizzazioni sindacali, una rappresentanza degli ex Pip e tutta la deputazione interessata”.
“Gli ex Pip e le loro famiglie vanno supportati – conclude Figuccia -. Nessuno può porre in essere alcuna forma di disimpegno verso questa giusta battaglia che va combattuta per riportare questo bacino ad una condizione di legalità attraverso dei veri e propri contratti e mediante un inserimento che li faccia uscire da questa forma di vero e proprio lavoro nero dentro le istituzioni”.
Figuccia interviene anche sui lavoratori licenziati dall’Opera Pia ‘Cardinale Ernesto Ruffini’ di Palermo: e lo fa rivolgendosi direttamente all’Arcivescovo del capoluogo siciliano, Corrado Lorefice:
“Sulla vicenda dei 42 licenziati dell’Opera Pia Cardinal Ruffini – dice Figuccia – credo fortemente in un approccio diverso da parte della Chiesa che, come madre, è chiamata a difendere i suoi figli. La cultura dell’accoglienza va praticata a partire dal nostro prossimo, senza ruotare necessariamente il mappamondo. E chi è il nostro prossimo se non chi, nella nostra comunità, è in difficoltà o, peggio, ancora leso in un suo diritto? Chiedo a Corrado Lorefice di prendere ogni provvedimento pur di reintegrare questi sventurati, anche a costo di alienare beni del patrimonio ecclesiastico. Avrà il compiacimento di Dio. È il momento di fare meno proclami e omelie e più opere”.
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