Proprio quando la Regione siciliana interviene per ricapitalizzare l’Airgest – la società che gestisce l’aeroporto ‘Vincenzo Florio’ di Trapani-Birgi – la compagnia aerea Aliblue Malta ha interrotto il servizio, creando non pochi disagi ai passeggeri. L’intervento dell’Unione Consumatori. Si va verso due sole società di gestione per gli aeroporti siciliani come vorrebbe Musumeci o che altro?
Non c’è pace per l’aeroporto ‘Vincenzo Florio’ di Trapani-Birgi. La compagnia aerea Aliblue Malta, da quasi due settimane, scrive l’Unione dei Consumatori, si è “volatilizzata”. Dal 6 luglio sono stati cancellati tutti i voli della tratta Trapani-Cagliari. Un addio un po’ misterioso, dal momento che la compagnia non risponde a mail e telefonate.
Disagi per i passeggeri che avevano acquistato i biglietti: hanno ovviamente chiesto il rimborso, non hanno ottenuto alcun riscontro.
La società Airgest – che gestisce l’aeroporto di Trapani Birgi e che proprio in questi giorni ha approvato bilancio e piano di esercizio, incassando dalla Regione 12,5 milioni di euro per la ricapitalizzazione – Florio” ha prontamente comunicato, sul proprio sito, la cessazione unilaterale dei voli da parte dell’operatore Aliblue Malta Medalia e, pur non avendo obbligo contrattuale, ha comunicato che si attiverà per la tutela dei passeggeri danneggiati dalla sospensione della rotta.
“In Sicilia sembra si sia tornati al passato sempre più voli fantasma o cancellati o ancora voli posticipati con utenti lasciati senza ricevere adeguate informazioni o peggio senza assistenza – denuncia il presidente dell’Unione dei Consumatori Manlio Arnone – la carta dei diritti del passeggero prevede in caso di ritardo la possibilità di ottenere la refusione della compensazione pecuniaria, secondo cui il ritardo oltre le tre ore vada assimilato alla cancellazione del volo, per quelli annullati c’è la possibilità di ottenere anche un indennizzo per il disagio subito”.
“Per agevolare gli utenti – conclude il presidente dell’Unione dei Consumatori – abbiamo deciso di mettere a disposizione gratuitamente uno staff di legali come anche il patrocinio gratuito in un eventuale contenzioso, i nostri uffici sono a disposizione dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19 e il sabato dalle 9 alle 12,30 al numero di telefono 0916190601, o ancora è possibile contattarci attraverso il sito:http://www.unionedeiconsumatori.it”.
Intanto, come già ricordato, l’assemblea dei soci di Airgest, alla presenza del socio di maggioranza della Regione siciliana, ha deliberato l’approvazione del bilancio d’esercizio 2017 e il piano di risanamento. Come già accennato, la Regione ha deliberato l’aumento del capitale di 12 milioni e mezzo, tra valore nominale e sovrapprezzo azioni.
Il risultato è stato salutato con soddisfazione dal presidente del cda di Airgest, Paolo Angius:
“E’ la dimostrazione del buon lavoro fatto in questi mesi che ha rafforzato la fiducia degli azionisti e che ha permesso il risanamento della società e l’aumento del capitale”.
Nei giorni sorsi si è parlato di una gestione unica per gli aeroporti di Palermo e Trapani, con apertura ai privati. Ne hanno parlato il Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, e il presidente dell’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile), Vito Riggio.
Quest’ultimo non ha mai visto di buon occhio tanti aeroporti in Sicilia gestito ognuno in autonomia: per ora se se contano sei: Palermo, Catania, Comiso, Trapani-Birgi, Lampedusa e Pantelleria. Riggio vorrebbe due sole società di gestione. Idem Musumeci.
Ora è arrivata la ricapitalizzazione per Trapani-Birgi. Vedremo cosa succederà in futuro.
Il timore è che le eventuali due società polarizzino l’attività su Palermo e Catania, penalizzando gli aeroporti più piccoli. Cosa, questa, già denunciata per Trapani:
Aeroporti, grillini all’attacco: l’aeroporto di Palermo scippa i voli Ryanair a Trapani