Glifosato: polemiche su un convegno di Confagricoltura Catania. E il grano che arriva in Sicilia con le navi?

17 luglio 2018

Oggi pomeriggio sit-in di protesta davanti la sede di Confagricoltura di Catania. In piazza i rappresentanti di tante sigle per dire no a un convegno pro-glifosato. Dopo di che non possiamo fare a meno di chiederci e chiedere: come mai queste associazioni non protestano contro le navi che scaricano il grano in Sicilia? Non lo sanno che potrebbe essere contaminato da glifosato e altri veleni? 

L’incontro promosso da Confagricoltura Catania e dalla Monsanto oggi nella Città Etnea sta suscitando vivaci proteste. Il tema, in effetti, richiama le polemiche, soprattutto in tempi di CETA: l’uso del glifosato in agricoltura.

La prima versione dell’invito al convegno che nei giorni scorsi circolava sulla rete era, a volerla dire tutta, un autogol:

“Roundup, la forza imbattibile”. Con sopra le scritte Confagricoltura Catania e Monsanto.

Il Roundop è l’erbicida a base di glifosato, cavallo di battaglia della Monsanto, la multinazionale americana che lo produce (e che da qualche anno si è fusa con la tedesca Bayer, COME POTETE LEGGERE QUI).

Come si siano potuti convincere, gli amici di Confagricoltura Catania a organizzare un convegno per promuove il glifosato, definendo questo erbicida “la forza imbattibile” non riusciamo a comprenderlo. Anche se, ad onor del vero, poi hanno cambiato il titolo del convegno.

Anche se il convegno è rimasto e si celebra, per l’appunto, oggi, non senza polemiche.

Noi, dopo che sulla rete circolava la prima ‘scoppiettante’ versione dell’invito abbiamo chiesto ‘lumi’ a Confagricoltura. Qui di seguito la risposta che ci hanno gentilmente inviato:

“Confagricoltura Catania, sta organizzando un incontro dibattito per discutere dell’opportunità dell’utilizzo del glifosate (che noi chiamiamo glifosato ndr) nei settori frutticoli e agrumicoli e in particolare sulle prassi di utilizzo del glifosate nelle interfile dei nuovi impianti di agrumi e di frutteti in genere, ove, sempre più, si utilizzano impianti di irrigazione superficiali a goccia, che non consentono la scerbatura meccanizzata delle interfile. Crediamo che sul tema dell’uso, e talvolta abuso, dei prodotti chimici in agricoltura il dibattito vada sempre tenuto aperto ascoltando i pareri di tutti. A tale scopo stiamo organizzando questo confronto. Nei prossimi giorni seguirà comunicazione del luogo e del programma dei lavori. All’incontro dibattito parteciperanno, agronomi, imprenditori e tecnici di settore”.

Come già accennato, il convegno di oggi è contestato da una serie di associazioni che oggi, a Catania, alle 17,00, hanno organizzato un sit-in di fronte la sede di Confagricoltura Catania, in via Zia Lisa n. 153.

Nei giorni scorsi NewSicilia ha pubblicato un articolo che annuncia la manifestazione di oggi. Alla quale dovrebbero partecipare i rappresentanti delle seguenti associazioni:

Aiab Sicilia, Aras, Comitato Cittadino Vulcania Ambiente, Ass. Agricoltura Rigenerativa, Biodistretto Valle Del Simeto, Ass. Pronatura Ct.&Rg., Codex , Organismo Di Certificazione Bio, Isde Medici Per L’ambiente, Latte Nobile, Associazione Di Allevatori, Organica Sicilia, Ass. Biologica, Rete Fattorie Sociali Sicilia, Legambiente, Lipu, Associazione Ambientalista, Proserpina Ass. Biodinamica Sicilia, Me.No. Ass Tutela Allevatori, Permacoltura, Ass. Agricoltura Resiliente, Terra E Liberta’, Rivista Di Tutela Della Sicilia, Altragricoltura, Org. Per La Sovranita’ Alimentare, Federazione Del Sociale Usb Sindacati Di Base, Slow Food Sicilia.

Sulla vicenda, in un post su facebook, interviene anche Giuseppe Li Rosi, tra i protagonisti di Simenza:

“In riferimento ai recenti accadimenti che hanno riguardato l’evento organizzato da Confagricoltura avente per oggetto il Roundup e le sue molto presunte virtù, vi informo che abbiamo ricevuto la lettera di scuse del presidente della sezione di Catania con la relativa assunzione della piena responsabilità dell’accaduto. Di converso ho provveduto a inviare una missiva che conteneva tutta la repulsione che Simenza oppone all’utilizzo di input chimici e il proprio fermo convincimento per la realizzazione di un modello di Agricoltura sostenibile che dia dignità al lavoro dei contadini”.

A questo punto Li Rosi prende le distanze dalla manifestazione di oggi:

“Purtroppo – scrive – la posizione di Confagricoltura è oggetto di una campagna denigratoria che oltrepassa i limiti di un civile confronto dialettico. Simenza non parteciperà al sit in di protesta che si terrà domani Oggi per chi legge ndr) a Catania non tanto per il merito della protesta ma solo per il metodo scelto, ovvero la presenza fisica davanti a una sede di un’associazione che abbiamo aspramente criticato per questa inopportuna manifestazione ma che non ci sentiamo di giudicare. Se si voleva protestare lo si poteva fare davanti a sedi ministeriali o assessoriali o meglio ancora davanti alla sede della Bayer. Ricordo a me stesso che la pagina FB di Simenza è stato il primo social che ha criticato il comportamento di Confagricoltura in questa circostanza. Sono aperto ai vostri suggerimenti in merito a eventuali azioni da mettere in atto”.

Sul glifosato questo sito ha scritto in abbondanza (in calce potete leggere alcuni articoli).

Oggi ricordiamo che si tratta dell’erbicida più usato nel mondo. Il cui uso la solita Unione Europea – per ‘rispetto’ delle multinazionali che la controllano – ha prorogato per altri cinque anni.

Il glifosato è conosciuto volgarmente anche con il nome “secca tutto”: perché fa seccare tutte le erbe con le quali viene a contatto. Tutte tranne gli Organismi Geneticamente Modificati (OGM)  di soia, colza e mais: si tratta di varietà che sono state selezionate dalla stessa Monsanto in grado di resistere, per l’appunto, al glifosato.

Il glifosato è stato brevettato nel 1974: e ad allora il mondo è stato riempito con questo erbicida. Nel nome dei soldi di una multinazionale è stato inquinato l’intero Pianeta!

Noi parliamo spesso del glifosato utilizzato impropriamente in Canada dove, più che come erbicida, viene utilizzato per fare maturare artificialmente il grano duro.

In realtà, il glifosato è sempre un prodotto chimico: è sempre un veleno che rimane nell’ambiente, provocando danni ai terreni, alle acque, al mondo vegetale e al mondo animale. E naturalmente alla salute umana.

Il glifosato viene utilizzato anche dalle pubbliche amministrazioni per ‘risparmiare’ sul personale. Una follia, perché si inquina l’ambiente e si creano i presupposti per altri danni, se è vero che l’erba secca delle strade, nelle giornate di caldo, può prendere fuoco a causa di un mozzicone di sigaretta.

In Sicilia – la prima Regione italiana per la superficie agraria investita ad agricoltura biologica – la presenza di glifosato dovrebbe essere contenuta. Invece è venuto fuori che le acque superficiali e le acque sotterranee sono inquinate da questo erbicida.

P.s.
Solo una domanda: come mai i dirigenti e i militanti di tutte queste associazioni che oggi scendono in piazza a Catania contro i convegno pro-glifosato non hanno mai protestato – magari organizzando una manifestazione di piazza – contro tutte le navi cariche di grano duro estero che arrivano in Sicilia?

Lo sanno che il grano duro canadese contiene glifosato?

Lo sanno che il grano duro che arriva con le navi potrebbe contenere altri contaminanti non meno dannosi del glifosato? 

Ce lo chiediamo perché noi abbiamo il dubbio che il grano duro al glifosato sia ancora presente tra noi. Anche perché la Regione siciliana si guarda bene dall’effettuare i controlli sulla salubrità del grano che arriva con le navi.

Apprezzabilissima la manifestazione di oggi. Un po’ meno apprezzabile il disinteresse verso il grano duro che arriva in Sicilia con le navi. 

Aggiornamento:

“Secca tutto” era un diserbante che ormai già da tempo non è più in uso. Oggi questa parola viene utilizzata da alcuni per indicare il noto diserbante a base di glifosato. I due prodotti chimici non vanno confusi.

Lo dice la scienza: il glifosato provoca effetti androgeni, è genotossico e distrugge la flora intestinale

E’ ufficiale: uno studio di un’università americana dice che il glifosato provoca la Sla e il morbo di Alzheimer

In Nord Africa usano il grano duro siciliano senza glifosato. E noi siciliani mangiamo quello che arriva con le navi!

Foto tratta da corriere.it

 

 

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