Affondo del gruppo consiliare pentastellato contro l’amministrazione comunale. Non solo per il rinvio a giudizio del braccio destro del sindaco. Si parla di edilizia scolastica ed ostruzionismo: “Emerge con evidenza una inadeguatezza al ruolo di assessore sia da un punto di vista tecnico che da un punto di vista politico”…
Il gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle di Palermo chiede nuovamente la rimozione dall’incarico dell’assessore Emilio Arcuri, rinviato a giudizio per abuso d’ufficio e falso ideologico (per dei concerti autorizzati allo stadio delle Palme) e attacca a muso duro il sindaco, Leoluca Orlando:
“A distanza di un mese dalla richiesta da parte del MoVimento 5 Stelle di Palermo di rimuovere dall’incarico politico lo storico braccio destro del sindaco Leoluca Orlando, l’assessore Emilio Arcuri, per via
delle gravi vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto, il primo cittadino continua nel suo imbarazzante silenzio nonostante un nuovo, ulteriore, rinvio a giudizio, con capo d’accusa ancor più grave. Orlando, infatti, non solo non ha mosso un dito, ma non ha speso neanche una parola sull’argomento”.
Lo dichiarano i consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle di Palermo, Ugo Forello, Giulia Argiroffi, Concetta Amella, Viviana Lo Monaco e Antonino Randazzo.
“Si aggiuga, così come registrato e denunciato con nota indirizzata all’ANAC, il reiterato ostruzionismo da parte di questa amministrazione a fornire le informazioni richieste dal Gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle di Palermo già a novembre scorso, e che ad oggi, pur essendo trascorsi 221 gironi, non hanno avuto alcuna risposta nonostante numerosi solleciti, nonostante 2 segnalazioni inoltrate al Segretario Generale, al Presidente del Consiglio Comunale e al Dirigente del Servizio 3 Coordinamento dell’Attività di Vigilanza e Controllo sugli Enti Locali e nonostante 2 convocazioni ufficiali di audizione sul tema in Commissione Consiliare, disattese senza alcun preavviso”.
“Il M5S – precisano i consiglieri comunali – con le 2 note inoltrate a novembre ha chiesto di conoscere l’elenco degli edifici scolastici di competenza comunale rispetto ai quali è stato espletato il collaudo tecnico-amministrativo e gli atti relativi alle Proposte Progettuali presentate nell’ambito dell’”Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali per la realizzazione di interventi di messa in sicurezza e riqualificazione degli edifici pubblici adibiti ad uso scolastico”, PON Scuola 2014-20. Come appare di tutta evidenza, si tratta di informazioni necessarie a costruire quella consapevolezza, presupposto imprescindibile alla buona attività in Consiglio Comunale e, nello specifico, a delineare lo stato dell’arte sull’edilizia scolastica, la cui situazione sembrerebbe alquanto precaria e, alla luce delle informazioni che vengono omesse, anche poco seguita dalla Amministrazione comunale, nonostante la delicatezza del tema che riguarda la sicurezza quotidiana dei nostri bambini e ragazzi”.
“Si aggiunga, in ultimo ma non per ultimo, una gestione quantomeno bizzarra e personalistica dell’iter di redazione della V.G. al PRG, che ha comportato la creazione di un intero ufficio ad esso dedicato, con numeroso personale tecnico trasferito, tale peraltro da sguarnire altri servizi, e che a distanza di quasi due anni dall’approvazione in consiglio dello schema di massima, ancora non è chiaro cosa abbia prodotto.
Nota a margine, ma significativa di quanto sopra rappresentato, con riferimento alla gestione del tutto anomala di tale ufficio, una ispezione allo stesso, in orari nei quali era in corso l’attività, tentata dalla consigliera cinquestelle Giulia Argiroffi, anche in qualità di componente della commissione urbanistica, di fatto impedita nel suo svolgimento, con motivazioni risibili.
Da tutto quanto sopra esposto, emerge con evidenza una inadeguatezza al ruolo di assessore sia da un punto di vista tecnico che da un punto di vista politico, motivo per il quale il gruppo consiliare de Movimento 5 Stelle di Palermo ribadisce la sfiducia all’assessore Arcuri e chiede nuovamente e con rinnovata forza e convinzione il sollevamento dall’incarico politico“.