Regione e trasferimenti del personale: è così difficile rispettare la legalità?/ MATTINALE 94

6 luglio 2018

Il trasferimento di un gruppo di dipendenti presso l’ufficio dighe è l’ennesimo ‘caso’ di illegalità da parte del Governo regionale. Brutta la figura dello stesso Governo siciliano rispetto all’impugnativa della Finanziaria annunciata da Roma: non si possono approvare leggi da  “saccunari” e sautavanchi”…

Persino un cane feroce, dopo due assalti, capisce che contro un uomo dotato di un robusto bastone non ce la può fare! Ma loro no! E’ dai tempi di ‘Pistorio il grande’ che gli assessori alla Funzione pubblica della Regione, di destra e di sinistra che siano, tentano di trasferire personale regionale da un posto all’altro senza il rispetto delle procedure di legge, e che quindi falliscono miseramente ad ogni assalto.

Di fare le cose rispettando le procedure no, non se ne parla nemmeno. Non è nel loro ‘Dna’. E puntualmente vanno a sbattere. Oggi è toccata alla Santa Bernarda, al secolo l’assessore Grasso Bernadette, che si è coperta di gloria con il tentato trasferimento di personale all’ufficio dighe. Respinta con enormi perdite, ha assicurato i sindacati che procederà come Dio (meglio, “Signora”) comanda.

Ovviamente non è vero, piuttosto che muoversi nel solco della legalità, come i suoi predecessori, non si muoverà per niente. Tanto poi la colpa sarà del sindacato e del personale.

A proposito di sindacati, un plauso a Cobas-Codir, Sadirs, Siad e Ugl che, in questi ciechi tempi, nel silenzio e nell’inazione della vecchia “Triplice” (CGIL,CISL e UIL), ormai “disattivata” continuano ad adempiere alla loro funzione, coniugando nobilmente la difesa dei loro iscritti con la difesa della legalità.

L’impugnativa della Finanziaria regionale 2018 – Quando la Regione contava un pochino di più era un organo costituzionale, il Commissario dello Stato, che annunciava l’impugnativa delle leggi regionali. Oggi, al tempo delle Nullità, basta un funzionario dello Stato, anche se alto in grado. Se questi qui ci riproveranno con queste norme da “saccunari” e sautavanchi”, le prossime impugnative saranno sintetizzate con un semplice “Puah!” a firma “Quelli di via XX Settembre, Roma”.

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