La domanda è d’obbligo nel vedere una Regione a Statuto speciale – la Sardegna – che sta facendo quello che la Sicilia avrebbe dovuto fare già da decenni. Come si fa a non sottolineare, su questo punto cruciale della vita pubblica della nostra Isola, il ‘nullismo’ politico dell’attuale Governo siciliano?
Leggiamo sulla pagina facebook di Riccardo Compagnino:
La Giunta dà il via libera al primo bilancio dell’Agenzia Sarda delle Entrate
24 giugno 2018
“Via libera al primo bilancio di previsione 2018-2020 dell’ASE, l’Agenzia Sarda delle Entrate. La Giunta, su proposta dell’assessore del Bilancio Raffaele Paci, ha dato il nulla osta all’approvazione del documento contabile.
“Continua la fase di insediamento dell’Agenzia: dopo la nomina del direttore generale Antonio Asàra e del revisore dei conti Antonio Capula, l’approvazione del primo bilancio porta l’ASE in una fase pienamente operativa, perché consente di procedere con le assunzioni – spiega l’assessore Paci -. Per garantire il personale necessario utilizzeremo prima la mobilità interna, poi bandiremo un concorso esterno. Aver approvato il bilancio consente dunque di far partire la procedura di mobilità per completare la pianta organica”.
L’Agenzia Sarda delle Entrate è stata istituita con legge del Consiglio a ottobre del 2016, realizzando così uno dei punti del programma di governo.
“È uno strumento importante per il controllo fiscale complessivo, essenziale per la nostra Regione – dice Paci -. Parliamo di gestione accentrata dei tributi regionali propri, controllo sui tributi di spettanza regionale derivati e devoluti, coordinamento della riscossione del sistema Regione per evitare spezzettamenti e sovrapposizioni, supporto alla finanza locale e monitoraggio del sistema fiscale regionale. Primo compito dell’ASE sarà infatti il calcolo preciso delle nostre spettanze, grazie a un monitoraggio costante e a una trattativa paritaria fatta da addetti specializzati direttamente con Roma”.
“In prospettiva – conclude l’assessore – puntiamo al riversamento diretto nelle ‘casse’ regionali dei tributi erariali compartecipati, un passaggio già previsto dalle norme di attuazione, che richiede un accordo con lo Stato già avviato”.
Cosa fanno, invece, il Presidente della Regione, Nello Musumeci, e il suo vice, assessore all’Economia Gaetano Armao, oltre a farsi plurimpugnare Finanziaria 2018 da Roma?
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