Veramente superattivo il nostro Presidente della Regione che in questi giorni ‘spatulia’ tra la Sicilia e Pontida. Sotto le ali di Matteo Salvini, Musumeci spera di poter contrattare con Forza Italia da una posizione di forza e non, come avviene oggi, in una posizione di debolezza. A perderci è la Lega, che entra a buon diritto nei giochi trasformistici della vecchia politica siciliana
Ma quante cose fa il Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci? Oggi è volato a Pontida per il “giuramento” con la Lega di Matteo Salvini. Nel 1167 i Comuni di Milano, Lodi, Ferrara, Piacenza e Parma si allearono contro contro il Sacro Romano Impero di Federico Barbarossa. La Sicilia allora non era della partita. Oggi i tempi sono cambiati e il Governatore della nostra Isola si è infilato. Forse perché il leader della Lega e Nello di Militello (Val di Catania) hanno un paio di Barbarossa (da abbattere) in Comune: Salvini si dovrebbe sbarazzare di Berlusconi e Musumeci dovrebbe tenere alla larga il ‘capo’ di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè…
Ex Cavaliere, Miccichè e compagnia bella da ‘cucinare’ a parte, visto che Salvini vuole l’indipendenza del Nord, il Sud può finalmente a cominciare a pensare a dissociarsi dall’Italia?
Qualche ora prima di partire per Pontida, il Presidente della Regione si era recato a Pergusa. Nel luogo dove, secondo la leggenda, si consumò il ratto di Persefone, Musumeci, stando a quanto leggiamo sul quotidiano La Sicilia – che non si perde un solo appuntamento del Governatore – avrebbe arringato una folla di giovani siciliani che aspettano che la Sicilia diventi bellissima:
“In politica – leggiamo sempre su La Sicilia – la coerenza e l’onestà sono il motore delle scelte più coraggiose. Io ho vinto le elezioni alla guida di una coalizione con la quale voglio cambiare il volto della Sicilia. Per farlo, però, c’è bisogno di tutti, soprattutto dei giovani, perché siete voi la nostra coscienza permanente. L’obiettivo di questo nostro governo e lavorare perché i ragazzi siciliani non siano più costretti a lasciare questa terra e saremo meritevoli del vostro lavoro sul territorio solo quando avremo, alle fine di questi anni, dimostrato di aver operato per questo obiettivo”.
L’ultimo passaggio ci ha lasciati un po’ perplessi. Nella legge detta ‘Collegato alla Finanziaria 2018’ – voluta dal Governo Musumeci e approvata dalla maggioranza (o quasi) di centrodestra di Sala d’Ercole – c’è un passaggio che prevede l’esatto contrario: è l’articolo della citata legge che dovrebbe consentire non si capisce a quanti dipendenti dei Parchi siciliani di transitare nel Corpo Forestale con il ricorso al ‘comando’.
Il Governo Musumeci, invece di bandire i concorsi per il Corpo Forestale della Regione – dando la possibilità a giovani siciliani laureati in Scienze agrarie e forestali di vincere un concorso e di restare in Sicilia – ha aperto la porta ai dipendenti dei Parchi vincitori non non si sa bene quali concorsi…
Insomma, i giovani siciliani – almeno quelli potenzialmente in grado di partecipare a un eventuale concorso che potrebbe coinvolgere almeno mille giovani laureati – contrariamente a quello ha promesso Musumeci a Pergusa, potranno continuare ad accomodarsi fuori dalla Sicilia.
Ha proprio ragione Musumeci: “Coerenza e l’onestà sono il motore delle scelte più coraggiose…”: campa cavallo!
Ultimissime da un comunicato di Palazzo d’Orleans:
“Domani (lunedì 2 luglio), alle ore 10.30, presso il palazzo ex Esa della Regione a Catania, si terrà la conferenza stampa di presentazione della ‘Giornata Siciliana dell’Atleta’, che si svolgerà sabato 7 luglio alle ore 18.30 al Teatro greco-romano della città etnea. L’evento vedrà protagonisti gli atleti siciliani che si sono distinti nelle performance sportive nel 2017 e ha l’obiettivo di promuovere lo sport e le attività agonistiche nell’Isola, sottolineandone l’importanza e il valore raggiunto negli ultimi anni.
Alla conferenza stampa saranno presenti il governatore Nello Musumeci, l’assessore regionale per il Turismo e lo Sport, Sandro Pappalardo e il presidente del Coni Sicilia, Sergio D’Antoni”.
Giusto giusto il sabato ‘sta cosa si doveva fare? Cos’è una riedizione del ‘Sabato fascista’? Hanno torto, poi, quelli che dicono che Musumeci somiglia a Italo Balbo?
P.s.
Ah, dimenticavamo: tra Persefone e Pontida il nostro Presidente della Regione ha trovato anche il tempo di approvare il Def. Cos’è? Il libro dei sogni del Governo regionale: il rilancio di una cosa che, in Sicilia, non c’è più: l’economia.
Faremo questo, faremo quello e bla bla bla. E dopo aver detto sì allo scippo in salsa crocettiana di 800 milioni euro di IVA (uno degli effetti dei ‘Patti scellerati’ firmati dall’ex Presidente Rosario Crocetta con Roma), Musumeci e l’assessore Gaetano Armao annunciano di voler rivedere gli accordi finanziari con il Governo nazionale: della serie, dopu c’arrubbari a Santa Chiara ci misiru i catini…
Foto tratta da nuovosud.it
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