Ballottaggi: frana il PD, vince la Lega, grillini così così. E in Sicilia… MATTINALE 83

25 giugno 2018

Il dato politico dei ballottaggi di ieri, per certi versi eclatante, è la secca sconfitta del PD nei Comuni del Centro Italia da settant’anni considerati ‘rossi’. A cominciare dalla Toscana di Renzi, dove il partito perde tutti i ballottaggi. La Lega continua a surclassare Forza Italia. I grillini sono sempre in affanno. Sicilia: Cateno De Luca, a Messina, doppia il candidato di centrodestra. A Siracusa Fabio Granata fa lo sgambetto al centrodestra 

Certo, le elezioni comunali sono influenzate, di solito, dai fatti locali. Ma, forse, mai come in questi ballottaggi sono emerse tendenze politiche nazionali così chiare. Proviamo a descriverle per grandi linee.

Il primo dato che va segnalato è l’affluenza alle urne in caduta libera un po’ dovunque. In genere, questo succede sempre nei ballottaggi. Perché ci sono sempre elettori che, avendo votato, in prima battuta, per candidati che non sono arrivati al ballottaggio, decidono di astenersi perché non ne vogliono sapere di votare soggetti nei quali non si riconoscono.

Però, ieri, il dato degli astenuti è stato elevato: in media il 13-14% di elettori che non si sono recati alle urne. E questa, oltre che disaffezione per i candidati, piaccia o no, è anche disaffezione per la democrazia.

Un secondo, importante, dato politico è il crollo del PD nelle aree del Centro Italia considerate ‘rosse’ da settant’anni o giù di lì.

Forse il simbolo del tramonto del PD è rappresentato da Siena, la città del Monte dei Paschi di Siena, la banca dei mille misteri, città da sempre roccaforte della sinistra. Ebbene, in questa città il PD ha perso. Ha vinto, anche se per pochi voti, il centrodestra. Un risultato destinato a fare storia.

Il Partito Democratico – e questo è un esito veramente inatteso – perde in tutti i ballottaggi in Toscana. Questo partito, ormai in caduta libera, mantiene soltanto Ancona, Teramo e Brindisi. Poi c’è una caduta generale.

Il dato politico della Toscana deva fare riflettere. Perché la Toscana è la terra dell’ex segretario Matteo Renzi. E’ lui, alla fine, il vero sconfitto di questa tornata elettorale.

Non è esagerato affermare che Renzi, oggi, è una ‘garanzia’: la sua presenza nel PD è il segno della sconfitta. Non è esagerato affermare che, più resterà in sella, più manderà giù il Partito Democratico. Forse cambiare partito farebbe bene a lui e al PD.

Un terzo – sempre importante – dato politico è la vittoria non del centrodestra, ma della Lega. E’ il partito di Salvini che – ad eccezione del Comune di Imperia, dove ha vinto l’ex Ministro Claudio Scaiola, ex Forza Italia spesso in polemica con i berlusconiani – fa vincere un centrodestra dove Forza Italia conta sempre meno.

Un quarto dato politico riguarda il Movimento 5 Stelle. I grillini conquistano i Comuni di Imola e Avellino. Con molta probabilità, pagano lo scotto di avere contro quasi tutto il mondo dell’informazione.

Un esempio su tutti: a Palermo Leoluca Orlando sta amministrando la città in modo pessimo, ma giornali e Tv non ne parlano. Mentre sulla sindaca di Roma, da quando è stata eletta, il fuoco di sbarramento contro di lei non si è mai fermato.

Detto questo, i grillini, là dove amministrano, sono un po’ in affanno, sia per l’inesperienza, sia – lo ribadiamo – perché hanno contro l’informazione.

In Sicilia, ad esempio, e precisamente a Ragusa, il Movimento 5 Stelle, che candidava Antonio Tringali, è stato sconfitto da un agglomerato di liste civiche con Giuseppe Cassì candidato.

A Messina si conferma una svolta: il sindaco eletto è il parlamentare regionale Cateno De Luca, che doppia il candidato del centrodestra, Dino Bramanti.

Il dato politico della Città dello Stretto è importante e continua a segnare uno scontro sociale molto forte: il gruppo economico che ha sempre controllato i settori strategici di Messina è ancora in sella (si pensi ai trasporti marittimi, ma non solo), ma i cittadini non vogliono che questi soggetti mettano piede più al Comune.

E’ successo cinque anni fa, quando, a sorpresa, i messinesi hanno eletto il candidato di una sinistra non tradizionale, Renato Accorinti. E hanno replicato ieri, tributando un risultato senza storia (oltre il 65%) a Cateno De Luca, un personaggio che non può certo essere classificato come espressione dei poteri forti di Messina.

Clamoroso, per certi versi, il risultato del ballottaggio di Siracusa. Dove il candidato delle liste civiche, Francesco Italia, batte a sorpresa il candidato del centrodestra, l’ex assessore regionale, Paolo Ezechia Reale.

Con molta probabilità, il protagonista della sconfitta del centrodestra, in questa città, porta il nome di Fabio Granata. Ex assessore regionale, esponente storico della destra siciliana, Granata, candidato al primo turno, è stato praticamente lasciato da solo.

Inviso a Forza Italia, avrebbe dovuto essere aiutato dal Presidente della regione, nello Musumeci. Ma quest’ultimo, per non avere problemi con Gianfranco Miccichè, presidente dell’Ars e leader dei berlusconiani siciliani, non si è recato a Siracusa a sostenere Granata.

Quest’ultimo, al ballottaggio, si è schierato con Italia e, quindi, contro il centrodestra. E siccome Italia ha vinto con quasi il 53%, è probabile che il 5-6% di Granata possa aver fatto la differenza.

Sempre che, con Granata – e quindi con Italia – sottobanco, non si siano schierati altri esponenti del centrodestra. Cosa non improbabile perché nel calderone civico che sosteneva Italia c’era un po’ di tutto…

Aggiornamento 1: i risultati di Acireale e Adrano in provincia di Catania, Piazza Armerina (Enna), Partinico (Palermo) e Comiso (Ragusa).

Ad Acireale, provincia di Catania, il ballottaggio è stato vinto dal candidato del Movimento 5 Stelle, Stefano Alì, col 56,73% delle preferenze. Battuto il candidato del Centrodestra, Michele Di Re.

Ad Adrano, ancora provincia di Catania, ha vinto Angelo D’Agate col 63,61%; con lui erano schierate alcune liste civiche. Sconfitto il candidato del centrodestra e della Lega, Aldo Di Primo.

A Comiso, provincia di Ragusa, lotta sul filo: ha vinto on 62 voti in più (50,21%) Maria Rita Schembari, sostenuta dalle liste di centrodestra (Fd-FI-Lega). Sconfitto Filippo Spataro, appoggiato da vari soggetti, compreso il PD.

Centrodestra vittorioso anche a Piazza Armerina, provincia di Enna (in realtà, un volta, era Enna ed essere provincia di Piazza Armerina…) con Nino Cammarata (54,41%), espressione di #Diventeràbellissima, il movimento del Presidente della Regione, Nello Musumeci. Sconfitto Mauro Valerio Di Carlo.

A Partinico, provincia di Palermo, è stato eletto sindaco Maurizio De Luca (centrodestra) col 65 % dei voti. Sconfitto Pietro Rao.

 

 

 

 

 

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