Il nostro non è eccesso di pessimismo. Il parlamentare Vincenzo Figuccia fa bene a riproporre questi temi. Ma non va dimenticato che l’attuale Governo regionale avrebbe potuto far lavorare subito i mille e 800 dipendenti licenziati degli ex Sportelli applicando una legge: ma non l’ha fatto. E potrebbe far lavorare i dipendenti della Formazione con il ‘Bando a Catalogo’: ma o non lo farà, o lo farà in minima parte
E’ stata una strategia corretta tenere separate le vicende dei dipendenti della Formazione da quella dei dipendenti degli ormai ex Sportelli muitifunzionali? In effetti, benché impropriamente legati da un unico destino – la gestione di queste politiche del lavoro affidata agli enti formativi storici – le due cose sono sempre state diverse.
Ma oggi che la politica – per mancanza di volontà politica – non riesce a dare risposta né agli uni (dipendenti della Formazione professionale in senso stretto, circa 6 mila e 200 persone), né agli altri (dipendenti degli ex Sportelli multifunzionali, circa mille e 800 persone), la domanda si ripropone.
Anche se c’è chi cerca di portare la questione su una prospettiva politica unitaria. E’ il parlamentare regionale Vincenzo Figuccia, che ha fondato un movimento d’ispirazione sicilianista, CambiAmo la Sicilia, a provare a fare chiarezza.
“Sugli operatori delle politiche attive – scrive in un comunicato – ho presentato un emendamento che, non essendo stato accolto in Finanziaria, ho ripresentato con determinazione al collegato (leggere il disegno di legge ‘Collegato alla Finanziaria 2018′ ndr), a breve in discussione all’Ars”.
“L’emendamento aggiuntivo approdato in commissione Lavoro – prosegue Figuccia – impegnava il governo a porre in essere una pianificazione per il reinserimento presso i Centri per l’impiego dell’intera platea. Sembrava si stesse tracciando una strada per affrontare e risolvere la questione, ma quello sciagurato emendamento non è stato riportato al collegato. Tanto è bastato perché si lanciasse l’idea di un disegno di legge, senza la benché minima preoccupazione, di trascinare 1800 anime in balia delle lungaggini parlamentari”.
E’ un tema che questo blog tratta spesso: la mancanza di volontà politica, da parte dei Governi regionali, di affrontare e risolvere il problema della Formazione professionale siciliana, o meglio dei dipendenti di questo settore. A cui si aggiunge la questione degli ex sportellisti.
Nella passata legislatura le due questioni – a nostro modesto avviso sbagliando – sono state tenute separate. E il Governo regionale della passata legislatura – il Governo di centrosinistra di Rosario Crocetta-PD – ha massacrato sia i 6 mila e 200 dipendenti della Formazione, sia i mille e 800 dipendenti degli ex Sportelli multifunzionali che si occupavano di politiche del lavoro.
Sono rimasti disoccupati gli uni e gli altri.
Ma se i dipendenti della Formazione sono stati massacrati senza storia, per i mille e 800 dipendenti degli ex Sportelli, nella passata legislatura, è stata approvata una legge, con tanto di stanziamento di fondi (almeno sulla carta). Solo che il passato Governo non ha applicato tale legge.
Poi è arrivata la campagna elettorale. Il centrodestra – che poi ha vinto le elezioni (o quasi, perché un ricorso che avrebbe invalidato le elezioni è stato bloccato) – aveva promesso, per bocca dell’allora candidato alla presidenza della Regione, Nello Musumeci, l’istituzione di un’Agenzia regionale per i 6 mila e 200 dipendenti della Formazione e l’applicazione della legge per gli ex sportellisti.
Ma una volta arrivato a Palazzo d’Orleans – la sede del Governo della Regione – Musumeci si è rimangiato sia gli impegni assunti con i dipendenti della Formazione, sia le promesse fatte agli ex sportellisti.
Attenzione: non è una questione di soldi. La Formazione professionale, anche se impropriamente, è stata messa a carico dei fondi europei; mentre per gli ex sportellisti, almeno sulla carta, c’erano fondi nazionali e, solo in minima parte, fondi regionali.
Ma la politica dei Governi siciliani – fatta di vecchia politica del centrosinistra e di vecchia politica del centrodestra, in questa fase alleate contro i grillini – ha altri progetti: con il ‘Bando a Catalogo’ o Avviso 2 la vecchia politica deve ‘pilotare’ nuove assunzioni; mentre le politiche del lavoro sono già state opzionate da soggetti privati.
Ovviamente, gli esponenti della vecchia politica – di centrodestra e di centrosinistra – non possono dire con chiarezza come stanno le cose. Debbono continuare a prendere in giro 8 mila persone.
Ai 6 mila e 200 ex dipendenti della Formazione hanno ‘incuccato’ che un emendamento al disegno di legge sul ‘Collegato alla Finanziaria 2018’ gli consentirà di tornare al lavoro. Vero? Falso? Noi non ci crediamo proprio. A nostro avviso è l’ennesima presa in giro.
Agli ex sportellisti – tutelati da una legge già approvata che deve solo essere applicata – hanno detto che ci vuole un nuovo disegno di legge. In questo secondo caso la presa per i fondelli è vergognosa.
“Più che il ricorso ad un disegno di legge, per dare risposte alle istanze poste da una categoria che in è in attesa da oltre 3 anni – scrive Figuccia – mi aspetto soluzioni immediate. Vorrei ricordare a scanso di equivoci che la legge c’è già ed esiste, va solo attuata. Comprendo quindi la rabbia di tanti padri e madri di famiglia che, essendo stati impegnati nella Formazione, continuano oggi a perdere pezzi di speranza e vengono a protestare davanti al ‘Palazzo’ con quella che gli resta”.
“Il Collegato, lo ribadisco – aggiunge il deputato – deve essere un’importante occasione per riporre al centro dell’agenda politica l’intero comparto della formazione, tra servizi e interventi, chiudendo definitivamente il triste capitolo di quella politica che negli ultimi anni, ha innescato guerre fratricide. Chiedo al Governo – conclude Figuccia – di prendere posizione per poter risolvere la questione, valutando che entrambi gli emendamenti vengano discussi a partire dal Collegato”.
Verrà preso in considerazione l’appello di Figuccia?
Noi siamo pessimisti. Conoscendo il cinismo della vecchia politica ne dubitiamo.
P.s.
Detto questo, non possiamo non prendere atto che la vecchia politica siciliana sta vincendo su tutta la linea.
Di fatto, gli imbrogli nella Formazione professionale andati in scena a Palermo sono stati insabbiati.
La legge sugli ex sportellisti non viene applicata.
E, in più, i lavoratori disoccupati iniziano a litigare tra loro.
Più ‘vittoria’ di questa…
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