Adesso, grazie ai buoni uffici dello ‘Specchio magico’ (quello della favola, per capirci: “Specchio, specchio delle mie brame, chi sono i vincitori del ‘Bando’ del reame…), proviamo a indovinare i nomi degli enti di Formazione che sono stati ‘liberamente’ selezionati’ da oltre 25 mila giovani siciliani in due ore. Un grande esempio di ‘trasparenza amministrativa’…
Adesso non cominciate a pensare male, per favore. Le procedure dell’Avviso 2, meglio conosciuto come ‘Bando a Catalogo’ (e non ‘Bando a tavolino: si vergognino coloro i quali hanno messo in giro ‘sta voce!) sono state ‘trasparenti’. E se ci sarà stata una coincidenza astrale tra i desideri della politica degli schieramenti di centrodestra e di centrosinistra e i risultati finali (“Metà e metà come i porci”, si direbbe a Sciacca e dintorni…), tutto ciò è il frutto della casualità.
Parola dello ‘Specchio magico’ (quello delle “mie brame”, per intendersi) che noi abbiamo interpellato per provare a indovinare i nomi degli enti ‘liberamente’ selezionati da 25 mila, forse 26 mila, magari 27 mila giovani in due ore.
“E’ stato un record mondiale – ci dice lo ‘Specchio magico’ che ha seguito tutte le fasi del ‘Bando a Catalogo’ voluto dal nuovo Governo regionale e, in particolare, dall’assessore regionale alla Formazione, Roberto Lagalla -. Appena è scattato il via quasi 50 mila giovani siciliani si sono collegati e, zact!, hanno scelto liberamente i corsi di formazione professionale da frequentare”.
Insomma, è stata una magia!
“Lo potete ben dire!”.
Dunque nessuna spartizione a tavolino?
“Assolutamente no!”.
Ma non è che l’assessore regionale Lagalla, con la scusa che è radiologo, ha fatto una TAC prima e…
“Assolutamente no”.
Va bene signor ‘Specchio magico’: tutto regolare. In due ore si sono divisi 125 milioni di euro. Ma almeno i nomi degli enti che hanno ‘vinto’ questo Bando perché selezionati da oltre 25 mila giovani si possono conoscere?
“Possiamo provare a indovinare, non certo perché si sono messi d’accordo prima, sia chiaro questo”.
Ok, proviamo a indovinare.
“Mah, che vi debbo dire. Ieri sera ero a cena con Tiresia e mi ha detto che il CERF dovrebbe essere messo bene”.
Potrebbe essersi classificato al primo posto?
“Questo non lo so. Sa, Tiresia parla sempre strano. La figlia, invece, è meno criptica”.
La figlia di Tiresia?
“Sì, Manto”.
E che dice Manto?
“Secondo Manto dovrebbe essere messo bene un ente formativo vicino al centrosinistra”.
Le ha fatto il nome?
“Mi pare che abbia detto TED, o una cosa del genere. Cosa è?”.
E’ un ente formativo che dovrebbe avere sede a Monreale, vicino al centrosinistra. E poi altri nomi?
“Tiresia dice che anche l’ENAIP dovrebbe aver ottenuto un buon risultato. Poi, per carità, non prendete le mie parole e quelle di Tiresia per oro colato: anche gli indovini sbagliano”.
Qualche altro nome?
“Tra una ciliegia e l’altra Tiresia ha detto che anche il CESIFOP non dovrebbe essere messo malaccio”.
Ok, grazie signor ‘Specchio magico’. A risentirci alla prossima.
“No, aspetti, un ente formativo provo a indovinarlo anch’io. Non sono Tiresia, ma quattro fili li mastico”.
Avanti, ci provi.
“Ecco, secondo me anche l’INTERFOC qualche ‘buccunata’ – come si dice sempre dalle parti di Sciacca – la piglierà”.
Ancora grazie.
“Non c’è di che”.
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