Dopo le denunce del sindacato autonomo dei trasporti ORSA sul ricorso eccessivo al lavoro straordinario, sembra che al Consorzio Autostrade Siciliane si stia passando all’eccesso opposto: adesso a mancare sarebbero i casellanti. Lunghe file ai caselli di Milazzo tra le proteste degli automobilisti
Una premessa: non siamo contro il CAS, sigla che sta per Consorzio Autostrade siciliane. Anzi, noi vogliamo che il CAS funzioni bene e che, nel futuro, gestisca le autostrade e le strade a scorrimento veloce dalla Sicilia oggi gestite, male, dall’ANAS.
Detto questo, però, il CAS deve funzionare. E deve essere gestito ascoltando tutte le organizzazioni sindacali, non soltanto che organizzazioni sindacali che organizzano ‘pastette’.
Dopo di che quello che succede in queste ore al CAS non ci convince proprio, perché, a giudicare da quello che leggiamo in un giornale on line molto letto a Messina e dintorni – Tempostretto.it – abbiamo la sensazione che, nel Consorzio Autostrade Siciliana si stia passando da un eccesso all’altro.
leggiamo, infatti, su Tempostretto.it:
“Monta la protesta ai caselli di Milazzo per i disservizi negli orari di punta, un problema che, unito alla sicurezza dell’arteria autostradale che collega il centro tirrenico a Messina, si fa sempre più impellente. Non ci stanno gli automobilisti. Sullo stato dell’autostrada A20 tra Barcellona, Milazzo e Messina è già nata una petizione online per abolire il pedaggio. Una petizione che ha già superato le 8 mila adesioni”.
Insomma, dai casellanti che lavoravano con tanto straordinario, come denunciato dal sindacato dei trasporti ORSA – si sarebbe passati, al alcuni tratti dell’autostrada Palermo-Messina, a pochi casellanti, tra le proteste degli automobilisti.
“Protestano sui social gli automobilisti per i disservizi riscontrati ai caselli gestiti dal Consorzio per le Autostrade Siciliane – leggiamo sempre su Tempostretto.i -. A Milazzo, in particolare, già nelle ore di punta – pausa pranzo e stacco lavorativo – si riscontrano imponenti code a causa dell’unico sportello rimasto efficiente. Gli altri due invece restano chiusi”.
Altro problema: la sicurezza e i ritardi nei lavori di manutenzione:
“Il problema si unisce a quello assai percepito della sicurezza del tratto autostradale ormai quasi interamente a una corsia, da Milazzo a Messina e per la gestione di questo stesso tratto – leggiamo ancora nel quotidiano on line -. Compreso nel dibattito anche i ritardi per la riapertura del viadotto di Acquacalda, nel tratto di autostrada tra Barcellona e Milazzo, chiuso da mesi per mancata manutenzione. La rabbia si registra sui canali social attraverso foto e commenti anche accesi indirizzati contro la classe politica e più nello specifico alla dirigenza del CAS”.
Domanda: l’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone che cosa combina? Dorme?