Con l’avvio della raccolta differenziata sono stati tolti i cassonetti. Ma siccome la raccolta differenziata è in buona parte naufragata, l’immondizia è oggi in strada, dando ai gabbiani la possibilità di mangiare con più serenità, senza le difficoltà di cercare il cibo negli spazi angusti dei cassonetti. Sotto scopa topi e scarafagi. A Palermo le albe da ‘lotta biologica’ con ‘pennellate darwinistiche’…
Per qualche settimana i gabbiani di Palermo avevano temuto il peggio. L’avvio del secondo ‘step’ della raccolta differenziata ha tolto dalla città migliaia di cassonetti classici. Al loro posto ci dovrebbero essere contenitori che, per questi uccelli, non è facile aprire, tendo conto del fatto che, alla fine, per loro, l’unico vero cibo potrebbe essere rappresentato dall’umido e, forse, da qualche scarto dell’indifferenziata. Sembrava la fine di un’epoca. Invece…
Invece il sostanziale fallimento della raccolta differenziata un effetto positivo l’ha sortito: ha rilanciato, per i gabbiani, la possibilità di cibarsi, per altro con un’agevolazione non indifferente.
Se prima – quando c’erano i cassonetti classici – i gabbiani erano costretti ad operare nello spazio angusto della parte superficiale del cassonetto, confidando nella ‘solidarietà’ dei palermitani che, a cassonetto riempito, lasciavano l’immondizia su strade e marciapiedi, adesso, con il fallimento della raccolta differenziata, l’immondizia va tutta in mezzo alla strada, a totale disposizione dei gabbiani.
Alla fine bisogna accontentarsi e godere delle fortune altrui: con l’immondizia sparsa per le strade i gabbiano possono cercare meglio il cibo e, soprattutto, sono faccia a faccia con scarafaggi e topi.
Se, con i cassonetti, questi ultimi, provavano a cercare riparo sotto i cassonetti per non essere catturati dai gabbiani, adesso, per mangiare, scarafaggi e topi hanno a disposizione le ore del buoi. Poco prima dell’alba debbono lasciare il ‘desco’ per evitare di diventare essi stessi cibo dei gabbiani.
La scena ‘topica’ si verifica poco prima dell’alba, quando i gabbiani sono già svegli e volteggiano nel cielo con il loro verso. La raccolta differenziata fallita di Palermo, con l’immondizia direttamente in strada senza cassonetti, ha dato un tocco di ulteriore ‘darwinismo’ al rapporto tra gabbiano da una parte e topi e scarafaggi dall’altra parte.
Ma i gabbiani, alle prime luci dell’alba, con il loro spettacolare verso, annunciano a topi e scarafaggi che è arrivato il momento di andare via e… chi si attarda per gola è perduto!
Chi ha parlato male dell’amministrazione comunale di Palermo che non è in grado di gestire la raccolta differenziata è servito. Certo, la raccolta differenziata nel capoluogo dell’Isola è un disastro, ma il Comune ha ottenuto due effetti positivi: ha ridotto – di fatto con quella che si chiana ‘lotta biologica’ – la presenza di topi e scarafaggi e, cosa non meno importante, ha messo a disposizione dei gabbiani cibo a volontà.
Volete mettere! Certo, la recriminazione più grande è che, mentre i cittadini palermitani pagano tasse e imposte per non avere servizi o per servizi scadenti, i gabbiani stanno usufruendo di un grande servizio e il Comune non può tassarli.
A tutt’oggi, infatti, non esiste una TAR o una ZTL per i gabbiani…
Mentre per topi e scarafaggi – come per i palermitani con la ZTL – non c’è alcuna possibilità di salvarsi con un ricorso…
Foto tratta da lavocedinewyok
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