Spigolando qui e là/ Se un giornale radio ci dice che Mattarella scioglierà la prognosi riservata…

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Spigolando tra la ‘Grande informazione’ apprendiamo che il Presidente della Repubblica si è preso un giorno di tempo per riflettere e che, stamattina, a proposito dell’incarico da al professore Giuseppe Conte “scioglierà la prognosi riservata” 

di Claus Cahib

Prognosi riservata. Al Giornale radio delle 8,45 di ieri una giornalista ha riferito che il presidente della Repubblica Mattarella, dopo l’incontro con Lega e 5 Stelle, si è riservato di decidere. E che domani (oggi per chi legge ndr)  “scioglierà la prognosi”. Povero governo, manco è nato ed è già in terapia intensiva!

Padre pappone. In Val d’Aosta si è consumato un ennesimo passo nel degrado morale del paese. Un padre ha messo la propria figlia a disposizione del santo puttaniere “delinquente naturale”.

Rosatellum d’annata. Oggi finalmente le due sinapsi e i tre neuroni di Giorgio Rosato si sono casualmente incontrati e ne è sortito un profondo pensiero politico. Questo: “Il governo che sta nascendo è troppo spostato a destra”. Disgraziato! E tu, insieme agli altri disgraziati del tuo disgraziatissimo partito, che cosa hai fatto per evitarlo!??

Erbaccia sarà lei! Troppi marciapiedi delle strade di Palermo sono invase da erbacce, scrivono i giornali, corredando le notizie con tante fotografie.
Erbacce? Erbacce sarebbero la parietaria officinalis, la malva silvestris, la sinapsis specialis (senape), l’alyssum maritima, la bellis perennis (pratolina comune), la oxalis acetosella, e il sonchus aleraceus (cardella?). Erbaccia sarà lei! Teniamocela cara quest’erbaccia. Sarà l’unico verde a Palermo dopo la deforestazione orlandiana.

Questione di nomi. Dopo avere lanciato una sorta di fatwa nei confronti di Conte, il candidato premier di Lega e 5 Stelle, reo di non essere in possesso di requisiti da lui stesso dichiarati; dopo averlo crocifisso sui social e con twitter infuocati, qualcuno nel PD ha dichiarato che loro non fanno questione di nomi, ma di programmi. Meno male, ci eravamo cascati!

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