Personale dei Parchi siciliani ‘comandato’ presso il Corpo Forestale: qualche precisazione

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Non abbiamo nulla contro i dipendenti dei Parchi siciliani. Visto che, come ci hanno fatto notare, sono vincitori di concorso, perché dovrebbero andare a togliere il posto di lavoro a giovani siciliani che potrebbero partecipare a un concorso pubblico bandito dal Corpo Forestale? Quanto alla stabilizzazione abbiamo solo anticipato uno scenario che conosciamo dai primi anni ’80  

Il nostro articolo sui dipendenti dei Parchi siciliani che dovrebbero passare, da ‘comandati’, presso il Corpo Forestale della Regione siciliana ha suscitato un vivace dibattito. Torniamo sull’argomento per chiarire alcuni punti.

Replicando al nostro articolo, ci hanno fatto sapere che i dipendenti dei Parchi siciliani sono stati assunti con regolare concorso pubblico. Su questo non possiamo nutrire dubbi: come farebbe, altrimenti, il Parlamento siciliano ad approvare una norma che ‘comanda’ questo personale presso gli uffici del Corpo Forestale della Regione?

Diciamo di più: noi siano certi che il personale dei Parchi siciliani è stato assunto previo concorso pubblico del quale avrà dato di certo contezza la Gazzetta Ufficiale della Regione.

Detto questo, ci chiediamo e chiediamo: se il personale dei Parchi siciliani è stato assunto con pubblico concorso, regolarmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione, perché mai, tale personale, dovrebbe andare a togliere il possibile posto di lavoro a giovani siciliani laureati in Scienze Agrarie, Scienze Forestali, Biologia o Scienze naturali che potrebbero partecipare a un concorso bandito dal Corpo Forestale della Regione siciliana?

Gli attuali dipendenti dei Parchi siciliani – che, lo ribadiamo ancora una volta, hanno vinto un concorso – perché dovrebbero essere ‘comandati’ presso il Corpo Forestale?

Ve lo diciamo noi il perché: perché gli attuali amministratori dei Parchi, con i fondi che vengono erogati ogni anno dalla Regione, non vorrebbero più pagare gli stipendi a questo personale per utilizzare tali risorse in chissà quali altre ‘operazioni’. 

Così hanno pensato bene di caricare il costo di questo personale sul Corpo Forestale, con la scusa che in questi uffici della Regione manca il personale.

Ma così facendo – lo ribadiamo ancora una volta – si toglie la possibilità a tanti giovani laureati della Sicilia di partecipare a un concorso pubblico per accedere al Corpo Forestale della Regione. Cosa che noi riteniamo moralmente sbagliata.

Converrete con noi che non si può imprecare sul fatto che i giovani siciliani laureati sono costretti ad emigrare per mancanza di lavoro e poi, quando c’è la possibilità di bandire un concorso pubblico – in questo caso nel Corpo Forestale – questa possibilità viene vanificata perché gli amministratori dei Parchi siciliani vogliono scaricare sul Corpo Forestale della Regione gli stipendi dei dipendenti!

Tra l’altro, così, per capire: i dipendenti dei Parchi verrebbero ‘comandati’ negli uffici del Corpo Forestale lasciando sguarniti di personale gli stessi Parchi siciliani? E che senso avrebbe?

Oppure, pur venendo ‘comandati’ presso il Corpo Forestale della Regione, resterebbero al servizio dei Parchi? In questo secondo caso saremmo davanti a un raggiro contabile ai danni del Corpo Forestale, che acquisirebbe personale – pagandolo – senza poterlo utilizzare!

Chi presenta in Parlamento un progetto di legge del genere ha tenuto conto di tutto questo?

Andiamo alla ‘stabilizzazione’. Ci hanno fatto notare che nel disegno di legge non si parla di stabilizzazione, ma di comando. L’avevamo notato.

Bene, cerchiamo di non essere ipocriti. Noi abbiamo anticipato uno scenario che abbiamo vissuto dai primi anni ’80 del secolo passato ad oggi.

Prima si fa una norma che consente al personale di transitare negli uffici della Regione, dei Comuni e delle ormai ‘buonanime’ Province regionali. Dopo di che – dopo un anno, due anni o giù di lì – arriva una nuova norma nella quale si legge:

“Tutti quelli che…” e ci siamo capiti.

Insomma: noi restiamo della nostra opinione: il Corpo Forestale della Regione, per reperire il proprio personale – specializzato! – deve bandire i concorsi per i giovani laureati della Sicilia.

Foto tratta da mabsicilia.it   

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  • Buona sera sono un Guardiaparco , voglio chiarire alcune ombre che avete sulla nostra cronistoria in merito ai Guardiaparchi, siamo in totale, "in tutta la Sicilia" n. 30 unità di cui 2 Ispettori e 28 Guardiaparco, assunti con regolare concorso pubblico, pubblicato in GURS n. 8 del del 25-07-1998.
    - Preciso che fonte normativi attribuiscono al personale di vigilanza dei parchi la qualifica di Polizia Giudiziaria e Pubblica Sicurezza.
    - Come si evince nella GURS n. 8 del 25/07/1998 siamo equiparati economicamente e giuridicamente al Corpo Forestale della Regione Siciliana,
    - Sentenze inoltrate dal Corpo di Vigilanza, contro il Parco, presso i Tribunali di Patti e Messina, vinti grazie alla nostra equiparazione economicamente e giuridicamente col Corpo Forestale della Regione Sicilia.
    Ribadisco che il disegno di legge presentato dal Governo non parla di comando dei dipendenti dei Parchi come voi erroneamente o volutamente avete scritto, ma di comando del Corpo di Vigilanza degli Enti Parchi
    Sono d'accordo che il nostro Governo Regionale deve bandire un concorso ai nostri giovani per sopperire alla carenza d'organico del Corpo Forestale della Regione, "attualmente non mi sembra che sia in cantiere".
    Le 30 unità che dovrebbero essere comandati presso il CFRS, non possono risolvere il problema della carenza del personale in divisa, ma sicuramente essere più utili, alla collettività con l'unione dei due Corpi presenti sul territorio.
    Come sicuramente sapete esistono Distaccamenti Forestali con 1-2 unità, che rischiano la chiusura, e nell'arco di due anni lo smantellamento del CFRS.
    Vediamo! queste 30 unità come un "massaggio cardiaco" al nostro CFRS affinché il nostro Governo Regionale dia la possibilità ai nostri giovani laureati e non, di realizzarsi nella nostra amata Sicilia.
    Cordiali saluti

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