Il PD siciliano, già sputtanato da cinque anni di Governo Crocetta, adesso si sta sputtanando pure con Gianfranco Miccichè, che è il vero ‘Padre padrone’ della politica siciliana: oltre a ‘dare le carte’ al Presidente Musumeci, il ‘capo’ di Forza Italia in Sicilia ha messo il ‘cappello’ anche sulla commissione Antimafia regionale. Non si capisce quale sia la posizione del presidente Claudio Fava: fa finta di non capire?
La commissione Antimafia del Parlamento siciliano lavorerà all’insegna di un ‘Patto’ tra il PD renziano e Forza Italia? Sembrerebbe proprio di sì. Due gli elementi che lo fanno pensare: il probabile rientro nel Partito Democratico degli eletti nella lista Liberi e Uguali e l’elezione dei due vice presidenti: Luisa Lantieri, centrista riciclata nel PD di Enna (dove è stata eletta) e la berlusconiana Rosanna Cannata. Mentre Giuseppe Zitelli – eletto nella lista Diventerà bellissima del Presidente Nello Musumeci sarà il segretario.
L’elezione dei due vice presidenti e del segretario è il frutto di un accordo siglato dal presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, con i renziani del PD (che all’Ars sono la maggioranza) e con lo stesso Musumeci.
Insomma: da quello che avremo una commissione Antimafia governativa metà renziana e metà berlusconiana: e biri chi manci, direbbero a Oxford…
Non si tratta di una novità: lo stesso Miccichè è stato eletto presidente del Parlamento siciliano con il sostegno del gruppo parlamentare del PD, dove, su undici deputati, ben nove non hanno nulla a che vedere con la tradizione comunista e di sinistra.
E si vede: i parlamentari del Partito Democratico, infatti, si guardano bene dal fare opposizione al Governo Musumeci, se è vero che in tutti gli assessorati sono piuttosto conosciuti…
“L’ennesimo inciucio del PD con la maggioranza tiene fuori il M5S dall’ufficio di presidenza della commissione Antimafia. È chiaro che siamo una forza politica scomoda, che fa paura”.
Così i deputati del MoVimento 5 stelle commentano l’esito della votazione per l’elezione dei due vicepresidenti e del segretario della commissione guidata da Fava.
“Non si è tenuto conto della composizione del Parlamento – dicono Roberta Schillaci e Antonio De Luca, componenti della commissione -. La forza politica nettamente più votata in Sicilia viene lasciata fuori dalla porta dall’ennesimo scambio di favori tra PD e maggioranza, cosa che ha portato, tra l’altro, all’elezione di Miccichè e a garantire tra PD e maggioranza vicendevoli sponde nel corso di questa legislatura”.
“Si è preferito dare la vicepresidenza all’ex segretaria di Cuffaro (il riferimento è a Luisa Lantieri ndr), nel segno di una pericolosa continuità col passato, piuttosto che assecondare la volontà dell’elettorato. È un’azione a dir poco intollerabile, specie in un momento in cui la guardia contro i fenomeni mafiosi e corruttivi deve essere più alta che mai, come il caso Montante deflagrato in questi giorni testimonia ampiamente”.
“La votazione di oggi – concludono i deputati – rappresenta l’ennesima occasione sprecata da parte di questo Parlamento che, se non cambierà mentalità, non potrà di certo garantire ai siciliani un futuro libero da ombre. La commissione Antimafia poteva e doveva partire sotto i migliori auspici, ma dopo la mancata elezione all’unanimità del suo presidente, oggi ha compiuto l’ennesimo passo falso”.
Resta da capire che cosa farà il presidente Claudio Fava che, a propria volta, nei giorni scorsi, si è guardato bene dal prendere le distanze salamelecchi con i quali Miccichè ha commentato la sua elezione a presidente dell’Antimafia regionale.
Ora Fava si ritrova circondato da renziani e berlusconiani: una bella antimafia…
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