Non è facile capire quale sia la posizione politica di Sinistra Comune a Palermo. La sensazione è che questa formazione politica vada un po’ di qua e un po’ di là per cercare di riuscire a ad avere, come si dice dalle nostre parti “a vutti china e a mugghieri ‘mbriaca”…
Cos’è la coerenza per la ‘sinistra’ di Palermo, o presunta tale? Ce lo chiediamo leggendo due comunicati stampa diffusi da Sinistra Comune, forza politica a metà strada tra cartello elettorale e partito presente nel Consiglio comunale di Palermo dopo il ‘celebre’ spoglio delle schede durato oltre un mese, tra anomalie e irregolarità (SE VI VOLETE DIVERTIRE CON LE ANOMALIE DEL ‘CELEBRE’ SPOGLIO ELETTORALE LEGGETE GLI ARTICOLI ALLEGATI IN CALCE).
Ma oggi il tema che vi sottoponiamo è la ‘coerenza’ di questa forza politica di ‘sinistra’ (dentro troviamo Rifondazione comunista di Palermo e SEL) che, proprio nelle stesse ore in cui il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, annuncia il progetto per la realizzazione di un Hotspot nel quartiere ZEN del capoluogo siciliano, fa sapere di essere contraria all’Hotspot, ma di voler continuare ad appoggiare l’amministrazione comunale Orlando!
Leggiamo il primo comunicato di Sicilia Comune:
“L’assemblea di Sinistra Comune, riunita in data 19 maggio presso l’istituto Gramsci, ha approvato a larga maggioranza (tre voti contrari e un’astensione) un documento che dà mandato ad una delegazione di continuare il confronto col Sindaco Leoluca Orlando al fine di definire l’impianto, le priorità politiche e programmatiche per superare l’attuale appannamento amministrativo e per rilanciare l’azione di governo della città.
Sinistra Comune ritiene di poter dare un contributo importante alle grandi sfide strategiche della città perché considera necessario rendere irreversibili e duraturi i cambiamenti di Palermo: questo si può realizzare attraverso scelte che devono caratterizzare l’azione complessiva dell’amministrazione comunale, evitando di consegnare nel 2022 Palermo alle destre o ai populisti”.
“Siamo pronti – prosegue il primo comunicato – a farci carico delle grandi sfide strategiche della città: tra queste rivestono particolare rilevanza il nuovo assetto urbanistico e la tutela di tutto il territorio urbano e dell’ambiente naturale e costruito; la gestione delle opere pubbliche e delle nuove infrastrutture della mobilità di massa; la ridefinizione della mission, dei piani industriali, dei contratti di servizio delle aziende partecipate che devono continuare ad avere una gestione completamente pubblica; la programmazione delle risorse economiche comunali ed extra-comunali per garantire la tutela sociale, i servizi per l’infanzia, la formazione e la crescita culturale di Palermo”.
“La delegazione scelta dall’Assemblea di Sinistra Comune, per il confronto col Sindaco – conclude il comunicato – è composta da Luca Casarini, Giusto Catania, Mariangela Di Gangi, Antonella Leto, Antonio Marotta”.
Dopo di che, qualche giorno prima, un altro comunicato di Sinistra Comune così recita:
“Stop Hotstop, cos’è l’Hotspot e perché non lo vogliamo”: incontro pubblico organizzato martedì 22 maggio da Sinistra Comune”.
Insomma, domani gli stessi dirigenti di Sinistra Comune che hanno deciso di continuare a “dialogare” con l’amministrazione comunale di Leoluca Orlando promuovono un convegno contro l’Hotspot proposta dall’amministrazione Orlando…
‘L’iniziativa pubblica organizzata da Sinistra Comune martedì 22 maggio alle ore 16,00 a Palazzo delle Aquile (Aula Rostagno) – leggiamo mel secondo comunicato – metterà a fuoco il progetto dell’Hotspot e l’insindacabilità del ‘no’ corale alla sua realizzazione. Sinistra Comune coinvolge la città e le associazioni ed organizzazioni operanti nel territorio in una iniziativa politica pubblica in cui si discuterà dell’Hotspot e delle ragioni della contrarietà alla creazione della struttura. Inoltre sarà analizzato e studiato l’atto deliberativo all’ordine del giorno in Consiglio comunale, che a breve sarà discusso in aula”.
Certo che questi signori e queste signore di Sicilia Comune sono particolari: si professano di ‘sinistra’ e appoggiano una Giunta comunale il cui sindaco – il citato Leoluca Orlando – non ha solo aderito al PD renziano ma, insieme con Renzi, alle ultime elezioni regionali ha individuato il candidato alla Regione per il centrosinistra: candidatura, quella di Fabrizio Micari, conclusasi con una rovinosa disfatta.
Per non parlare delle elezioni politiche nazionali, quando lo stesso Orlando, da ‘dirigente’ del PD, ha imposto Fabio Giambrone in lista: altra candidatura risoltasi in una disfatta.
Ora Orlando, in accordo – questo lo dobbiamo dire: quello che è suo è suo – con i ‘valori’ del PD ha proposto il già citato Hotspot: 7 milioni di euro da spendere allegramente per allestire allo ZEN quella che si annuncia come la più costosa tendopoli del mondo.
Infatti: possibile che per ospitare 400 migranti occorrono 7 milioni di euro di tende? O forse i migranti da ‘ospitare’ nell’Hotspot (leggere recludere) saranno mille e 500, 2 mila o forse di più?
Intanto Nadia Spallitta, esponente della Sinistra di Palermo, non risparmia critiche a Sinistra Comune:
““Credo che il gruppo consigliare Sinistra Comune debba uscire da quello che, a mio avviso, è un ambiguo sostegno ad un’amministrazione comunale a conduzione ‘renziana’. Questo gruppo consiliare dovrebbe prendere le distanze da scelte che contrastano con i principi di solidarietà sociale della sinistra e iniziare, da questo momento, una sana e costruttiva opposizione. Ciò servirebbe a garantire una maggiore trasparenza e democrazia alle scelte che riguardano la città”. (QUI IL SUO COMUNICATO PER ESTESO).
Parole che devono aver fatto innervosire i ‘compagni’ di Sinistra Italiana…
Concludiamo con la solita domanda: cosa pensano – ammesso che pensino – i dirigenti del PD e della Lega di Palermo?
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