MATTINALE 53/ La politica da accattoni: ‘cantieri di lavoro’ e Palermo che si svuota

9 maggio 2018

La politica d’accatto della Sicilia ha partorito non un progetto di sviluppo, ma i cantieri di lavoro per tenere buona l’orda famelica di migliaia di disoccupati che lavoreranno qualche mese per una mancia. Non subito, ovviamente, ma entro due anni. Intanto Palermo si svuota. Altre 12 mila persone sono andate via in cerca di un futuro dignitoso che la città non assicura. Rimangono i grotteschi appalti ferroviari, la munnizza per le strade e i miserabili e accattoni che la controllano

Due ‘buone notizie’ per i nostri politicanti d’accatto.

La prima. E’ cominciata la distribuzione a pioggia della incentivazioni al lavoro. Droghe leggere e leggerissime ma utili, utilissime per tenere buona l’orda famelica dei disoccupati dai 18 ai 66 anni. Tre i mesi di lavoro previsti, che inizieranno alla fine di meccanismi procedurali che, al netto dei prevedibili errori digitali e/o analogici, e dei ricorsi che saranno esperiti da esclusi e simili, con conseguenti annullamenti e rifacimenti di graduatorie, inizieranno tra due anni.

Ritardi, lungaggini e impedimenti che sono giovamento per quei cialtroni che stanno al governo. Terranno “appizzati” migliaia di disperati che “nella’attesa che venga quel giorno”, penderanno dalle loro labbra, andranno ad informarsi, a raccomandarsi, e, da pecoroni senza dignità, a prendere indicazioni per chi votare alle prossime elezioni comunali.

La seconda buona notizia. E’ ufficiale: Palermo si sta spopolando. Nel 2017 si sono avuti 12 mila nuovi emigrati. E’ il segno di un’orbita maligna che sta attraversando la nostra Isola sempre più in mano di farabutti e mascalzoni che sono risusciti ad avviare e perfezionare un percorso infame e scellerato. Questo: comprarsi i posti di potere; esercitarlo dando risposte solo a chi si genuflette e prostra; causare e assecondare un processo di disgusto per la politica, cioè per loro stessi, e per le istituzioni da loro stessi indegnamente rappresentate; inoculare la certezza che da questi miserabili, ovvero da loro stessi, non ci si può aspettare nulla e cercare altre vie, quali l’emigrazione.

Tutta salute. Il disegno criminoso si compie. Si aprono così maggiori spazi per amici e sodali, quali ad esempio i portaborse di gruppo A e B all’Assemblea regionale sicilia (ben 350, raccattati dalla strada). Faranno numero con i gabinettisti e i componenti delle fantomatiche segreterie tecniche della Presidenza della Regione e degli assessorati regionali.

Un ammasso che si aggirerà, se ne avrà voglie e tempo, senza costrutto in giacca e cravatta nel “più antico Parlamento d’Europa”, e negli uffici della Regione che, nel frattempo, sarà diventata ‘bellissima’.

Un compostaggio di miserabili e miserabilesse, pescati nello stesso humus dove guazzano i loro padrini, tutti senza dignità e senza onore, tutti imparabilmente figli, figlie, nipoti, mogli, amanti, concubine, cinedi, eunuchi e amichetti vari di quegli stessi politici d’accatto, e i cui nomi sono vergognosamente e rigorosamente nascosti sotto una cappa massonico – mafiosa di silenzio truce e colpevole.

Durerà questo orrido pasto? Stando al rapporto tra le risorse a disposizione e il numero di soggetti da beneficare, almeno per questa e la legislatura successiva.

Poi “le deluge”.

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